L’ex assessore Alessandro Massi e la vicesindaca Silvia Luconi
di Francesca Marsili
Lo scenario politico tolentinate, a pochi mesi dalle elezioni comunali, risulta ancora incerto: dal centrodestra unito nessuna conferma sulla candidatura del nome che ad oggi risulta il più accreditato, l’attuale vicesindaca Silvia Luconi, la compagine trasversale che siede all’opposizione formata Partito Democratico, Tolentino Popolare e Movimento 5 Stelle, sta ancora ragionando su una figura proveniente dalla società civile che possa essere unitaria, mentre parallelamente si fa sempre più verosimile l’ipotesi di un terzo polo di centro dove il candidato sarebbe l’ex assessore Alessandro Massi di Tolentino Popolare supportato dai partiti di Azione e Italia Viva qualora non si trovasse la quadra su una candidatura che possa unire le diverse anime che compongono il progetto unitario. Dal centrodestra formato da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Udc Unione di Centro, una risposta definitiva sul via libera o meno alla Luconi dovrebbe arrivare entro un paio di settimane.
La vicesindaca, contattata da Cronache Maceratesi, non conferma la propria candidatura: «devono essere i partiti a fare il mio nome» risponde serafica. Effettivamente, da settimane, il nome di Silvia Luconi è fermo sui tavoli delle segreterie dei partiti. «Stiamo lavorando a una continuità amministrativa» aveva dichiarato Luconi il mese scorso e l’attuale sindaco Giuseppe Pezzanesi riguardo il nome a cui passerebbe il testimone proprio in virtù di quella continuità, interpellato, risponde con un secco «C’è tempo». Indiscrezioni ipotizzano che alcuni partiti di centrodestra stiano ragionando sulla candidatura di una figura maschile che attualmente ricopre un ruolo nella coalizione di maggioranza. Previsti in settimana una serie di incontri dei vari coordinamenti dei quattro partiti che viaggiano uniti in questa tornata elettorale per poi confrontarsi insieme.
Situazione di stallo anche sul versante dell’opposizione che ha imbastito un progetto unitario trasversale che ha come prerogativa un candidato sindaco che provenga dalla società civile. Al momento è in atto una pausa di riflessione all’interno dei vari gruppi: Partito Democratico, Tolentino Popolare e Movimento a Cinque Stelle che stanno ragionando con i propri iscritti. Prevista nelle prossime ora una riunione del gruppo Pd dove il direttivo presenterà il nome di un potenziale candidato. Riguardo allo strettissimo riserbo sul nome del potenziale candidato, qualche mal di pancia sembra manifestarsi proprio in seno ad alcuni esponenti del Partito Democratico che lamentano l’assenza di coinvolgimento nella scelta del profilo da candidare. Successivamente, qualora il nome proposto dal Partito Democratico, dovesse incontrare il parere favorevole di Tolentino Popolare e Movimento 5 Stelle, verrebbe ufficializzato. A quel punto, resterà da capire quali, tra le neonate liste civiche: “Civico22”, “Tolentino Civica e Solidale” espressione della”ex presidente del Consiglio Mauro Sclavi dimessosi nel corso del primo mandato Pezzanesi e “Dipendente da Noi”, sceglieranno di dare o meno il proprio sostegno al progetto politico definito trasversale. In caso contrario, e questa terza ipotesi sempre farsi sempre più concreta, si potrebbe realizzare uno scenario alternativo dove oltre al centrodestra e centrosinistra si creerebbe un terzo polo di area centrale, un progetto più politico rispetto al precedente, con la candidatura a sindaco dell’ex assessore all’urbanistica Alessandro Massi con la collaborazione dei partiti di Azione e Italia Viva. A riguardo, domenica, è arrivato l’appoggio del coordinatore provinciale maceratese di Azione Massimiliano Fraticelli che ha dichiarato, dopo il congresso nazionale del partito, di proporre proprio Alessandro Massi alla guida della città. Questo però non significa che il percorso sia concluso, gli scenari sono ancora tutti aperti.
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