Giuseppe Pezzanesi
di Francesca Marsili
Penultimo consiglio comunale a Tolentino prima della consultazione elettorale prevista per il prossimo giugno. L’apertura dell’assise è affidata al primo cittadino uscente Giuseppe Pezzanesi che pone l’accento su due temi caldissimi al centro della campagna elettorale in corso. La questione la modalità di formazione delle classi per l’anno scolastico 2022-23 che ha visto tagli anche per alcune classi nel Liceo Filelfo e dell’Ipsia, e che vede coinvolti anche diversi Comuni dell’entroterra che nei giorni scorsi hanno puntato i piedi. E poi la ricostruzione dell’ospedale cittadino.
La stoccata del primo cittadino arriva diretta al dottor Marco Ugo Filisetti direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale definendolo “una falce” proprio per le modifiche previste al numero delle classi. «Oggi, al Tg3, Filisetti ha rilasciato ai sindaci dell’entroterra le sue dichiarazioni dicendo che il suo modo di accorpare le classi riducendole al minimo e aumentando la presenza degli alunni nelle stesse, oltre che a far risparmiare, è il metodo migliore per la formazione dei ragazzi – arringa Pezzanesi con tono deciso – Quello che a me pare strano, è che un responsabile dell’Ufficio Scolastico Regionale, non può e non deve usare questo tipo di atteggiamento benché le normative siano stringenti. Soprattutto quando a pagare sono le famiglie e i ragazzi dell’entroterra che hanno avuto una serie di vicissitudini che avrebbero distrutto chiunque. Credo – continua – che la politica abbia delle responsabilità da esercitare e che un responsabile – riferendosi ancora a Filisetti – possa essere nominato cosi come possa essere rimosso qualora ci siano motivazioni di forte attrito con le stesse. Il fatto che nessuno avanzi queste ipotesi mi preoccupa».
Marco Ugo Filisetti
Toni durissimi quelli del sindaco di Tolentino che sottolinea come ogni anno ci si ritrovi sempre nella stessa situazione. « Il 16 di marzo, prima ancora che la discussione diventasse concreta, avevo mandato tre Pec : una al presidente Francesco Acquaroli, una all’assessore regionale Giorgia Latini e una alla presidente dell’Anci regionale Valeria Mancinelli. Tutti e tre hanno prontamente reagito». Ma ad irritare il primo cittadino è stata soprattutto la risposta avuta da Mancinelli. «Abbiamo attivato la commissione dei piccoli comuni» si sarebbe sentito rispondere Pezzanesi e a questa affermazione ha risposto: «Siamo tutti coinvolti, da Tolentino fino a Visso, siamo tutti uniti nel covid, nella ricostruzione, nelle economie, ma non si può parlare di scuola che viene tagliata solo per i piccoli comuni. L’Anci deve rappresentare tutti. Un comune di 18.500 abitanti – aggiunge riferendosi a Tolentino – non può essere trattato come un mondo che non c’è. Ci sono anche quelli medi che hanno gli stessi problemi dei piccoli». Mentre L’assessore regionale all’istruzione Latini e il presidente Acquaroli, hanno chiesto appuntamento al ministro Bianchi che ne vedrà un prossimo, con degli aggiornamenti, il 4 aprile. Pezzanesi ha poi letto la lettera che Latini ha inviato ai sindaci. Scrive: «Ieri, come anticipato, ho avuto un importante incontro con il Ministro dell’Istruzione Bianchi assieme a tutti i presidenti di provincia. Sulla base di un documento sottoscritto da tantissimi Comuni delle Marche, abbiamo ribadito i problemi in relazione al ridimensionamento scolastico. Ci siamo espressi contrariamente alla creazione di pluriclassi alle economie scolastiche, alla soppressione e accorpamento di prime classi e in favore delle deroghe concesse per il sisma. Al ministro abbiamo ricordato che la nostra Regione è costituita da tanti piccoli comuni con collegamenti infrastrutturali insufficienti che talvolta obbligano le famiglie e i ragazzi a affrontare lunghe trasferte. E’ una situazione che penalizza i percorsi educativi insieme ai presiedenti di provincia abbiamo chiesto di difendere la scuola marchigiana evitando azioni incoerenti: se da un lato, con il Pnrr e i fondi sisma, stiamo intervenendo sull’edilizia scolastica, non possiamo dall’altro far si che queste strutture restino inutilizzate perché qualcuno taglia”.
Il Consiglio comunale di Tolentino
«E quel qualcuno è ancora lì che dice che sta facendo il bene dei ragazzi» aggiunge il sindaco chiaramente riferendosi a Filisetti. “Il ministro – continua la missiva – ha accettato le nostre istanze, attivandosi da subito, ci ha dato conferma per il mantenimento dell’organico nonostante la riduzione della popolazione scolastica, la notizia positiva è che avremo 766 posti in più rispetto a quelli che sarebbero stati assegnati rispetto al numero degli iscritti. Immediatamente dopo l’incontro , secondo gli accordi presi, ho chiesto ai presidenti di Provincia che incontrerò di nuovo lunedì 4 aprile, di integrare le informazioni in possesso della regione sulla criticità della scuola e Parcaroli sta predisponendo il documento.
L’altro tema affrontato da Pezzanesi nei 12 minuti di intervento di apertura del Consiglio Comunale, è quello della ricostruzione dell’ospedale di Tolentino. Microfono in mano, ha risposto ai tanti commenti sui social network che nutrono perplessità sulle tempistiche del rifacimento post sisma del nosocomio facendo il punto sullo stato dell’arte. «Il Suap, che è l’ufficio competente da tre mesi a questa parte sta svolgendo un lavoro intenso che è nella fase conclusiva soddisfacendo le richieste dell’Asur. Il finanziamento da parte della regione, 23,5 milioni di euro è stato deliberato, quando si parla di “chiacchiere e non fatti” bisognerebbe fare attenzione – sottolinea il primo cittadino anticipando il cronoprogramma per la ricostruzione – nel mese di maggio dovrebbe essere fatto l’appalto per la realizzazione che vede anche quello per la demolizione. Naturalmente i servizi verranno in gran parte mantenuti eccezion fatta per la dialisi che verrà ripartita tra gli ospedali di Camerino e Macerata tenendo conto della zona di provenienza dei dializzati. Avremo potenziata la diagnostica, gli ambulatori, tac, radiologia, mammografia, cardiologia, feriti complete, ambulatorio per le mamme, punto prelievo e 40 posti letto per la lungodegenza a cui abbiamo aggiunto la cura del covid nelle fasi intermedie con la ventilazione forzata. Si prevede anche un ampliamento della casa di risposo che vorremmo dedicare agli ospiti non più autosufficienti che potranno usufruire delle cure ospedaliere».
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