di Francesca Marsili
«Non ho accettato l’idea di dire “chi me lo fa fare”? Se sono qui è grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato a prendere questa decisione non semplice. Ma uno decide se ha anche le persone giuste, e io vi garantisco che nel mio cammino le ho trovate. Le persone che vi presenterò stasera hanno dimostrato di avere coraggio e mi hanno dato coraggio facendomi dire: Perché no?».
Da sinistra, Diego Aloisi, Mauro Sclavi, Elena Lucaroni, Alessandro Massi
Con queste parole il candidato a sindaco per il terzo polo Mauro Sclavi si è presentato alla cittadinanza assieme alla sua coalizione. Location scelta il Politeama di Tolentino, a sottolineare quanto importante sia per la compagine, anche il tema della cultura. Al suo fianco i tre rappresentanti delle altrettante liste civiche a suo sostegno: Elena Lucaroni per Tolentino Civica e Solidale, Alessandro Massi per Tolentino Popolare e Diego Aloisi per i Riformisti Tolentino.
«Siamo espressione civica di persone che vanno da destra a sinistra passando per il centro, vogliamo tornare all’idea di politica partecipata – ha sottolineato il candidato sindaco – Abbiamo un programma con macro aree: sanità, cultura, ricostruzione, lavoro, con una progettualità che sia il più possibile vicino alla cittadinanza, dal basso verso l’alto».
Mauro Sclavi
Meritocrazia, è stata questa la parola ripetuta più volte da Sclavi. «Abituatevi a un modo diverso di fare politica – ha commentato sottolineando la sua idea di lasciare ai futuri possibili assessori ampia fiducia e libertà di amministrare – Sono “Primo inter pares”, ovvero primo in mezzo agli altri, ma siamo pari». Con questa espressione Mauro Sclavi ha voluto ribadire il suo concetto di squadra. «Non ho timore che qualcuno diventi migliore, abbiamo bisogno di persone migliori. Spero sia l’inizio del far bene, senza fuochi d’artificio, ma con concretezza, promettendo sempre il possibile e non l’impossibile».
Il pubblico in sala
Ex infermiere del 118, ora tutor per la medicina d’urgenza al Politecnico di Ancona, Sclavi, ha toccato un tema a lui caro: la sanità, anticipando che la settimana prossima andrà in Regione per parlare di questo tema in relazione alla città di Tolentino. «Abbiamo un programma sulla sanità a breve e uno a lungo termine. I mattoni non curano – ha aggiunto riferendosi ai soldi stanziati per la ricostruzione post sisma del nosocomio locale – curano le persone. Se abbiamo un ottimo ospedale ma non una parte sanitaria non abbiamo nulla. Vi promettiamo che il nuovo ospedale diventerà realtà oggettiva, con diagnostica, ambulatori e servizi. Quella a breve – ha concluso – si chiama assistenza di prossimità. I nostri programmi sono in fase di crescita. Proponete le vostre idee, vogliamo realizzarle “Insieme” come scritto nel nostro slogan».
Per quanto riguarda le forze della coalizione a suo sostegno, la prima a prendere la parola è stata Elena Lucaroni per la lista Tolentino Civica e Solidale da cui proviene anche il candidato a sindaco. «Ho risposto alla chiamata di Mauro per amicizia e perché realmente ho pensato di mettermi al servizio di Tolentino per le mie competenze, come gli altri. Non sono un politico – ha aggiunto- sono un chirurgo e come gli altri sanitari della lista siamo abituati ad affrontare l’emergenza e lavorare in equipe che nasce dall’esigenza del paziente. Un’amministrazione che lavora bene affronta le esigenze del cittadino. Dal punto di vista della sanità non vi vogliamo fare promesse che non possiamo mantenere, vi promettiamo il possibile interagendo con l’Asur, quello che non potremo ottenere ve lo diremo. E’ importante far tornare a Tolentino dei percorsi di prevenzione e assistenza domiciliare. Nessuno deve essere costretto a cercare fuori da qui quello che Tolentino può offrire».
Per i Riformisti Tolentino, lista civica composta da varie anime tra cui Azione (presente il coordinatore provinciale Massimiliano Fraticelli) e Italia Viva e i Socialisti, ha preso la parola Diego Aloisi. «E una lista nata da poco. Ci tengo a dire che siamo totalmente civici con dei valori fondamentali: competenza, pragmaticità e meritocrazia. Non ci piace intendere la politica per slogan, amiamo metterci la faccia. Vogliamo formare una squadra preparata – ha spiegato Aloisi anticipando il programma – Tolentino non è mai stata punto universitario, occorre ripopolare la società attraverso la cultura. Mauro è stato in grado di ascoltare e unire. Crediamo che Tolentino con questa compagine possa davvero cambiare».
Alessandro Massi
Per Tolentino Popolare, l’ex assessore Alessandro Massi: «Si avvia un percorso nuovo, affascinante con un capitano propenso all’ascolto. Sono sicuro sarà un percorso vincente. E nella mia esperienza è la prima volta in cui non devo guardarmi le spalle – ha commentato Massi riferendosi chiaramente alla sua esperienza al fianco del sindaco uscente Pezzanesi – Ho più volte detto quanto queste elezioni siano fondamentali per agganciare il futuro: o ora o mai più. Noi oggi siamo una via alternativa all’amministrazione attuale, civica e sana. Dobbiamo ricostruire il senso di comunità, la gente è rassegnata. Abbiamo anche questo dovere. Dobbiamo trovare al centro degli spazi per stare insieme»
E in ultimo un tema a lui caro che gli costa la cacciata da assessore. «Finche c’è un barlume di speranza affinché la scuola Don Bosco non vada via dal centro lo perseguiremo e a oggi ancora c’è. È un delitto lasciare quella scuola per una mera speculazione edilizia. Vogliamo dare un senso al centro storico partendo da qui, non esiste Tolentino uno e due, c’è Tolentino e dobbiamo valorizzarla tutta, da est a ovest».
Tra il pubblico l’ex assessore Alessia Pupo che è recentemente entrata in “Tolentino Popolare” dopo aver lasciato Forza Italia
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