Campus scolastico non prima del 2025,
Pezzanesi: «Tutta colpa della burocrazia»
Mercorelli: «Si è comportato da imbonitore»

TOLENTINO - L'opera accende il dibattito politico. Inizio dei lavori nel 2023 e non entro l'anno come annunciato dalla candidata sindaca Luconi. Minoranze all'attacco

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di Francesca Marsili

L’interrogazione dei consiglieri di minoranza Pd e 5 Stelle sulle tempistiche di realizzazione del campus scolastico in Contrada Pace a Tolentino, ha avuto ieri, nel corso del penultimo Consiglio comunale, una risposta da parte del sindaco Giuseppe Pezzanesi «non prima del 2025». Nove anni circa per la realizzazione di un’opera che, dopo gli eventi sismici del 2016, sarà la casa degli Istituti scolastici superiori della città: Licei classico, scientifico e coreutica “Filelfo”, dell’Istituto Tecnico Commerciale “Filelfo” e dell’Istituto Professionale di Stato per l’industria e l’artigianato. Il primo cittadino ammette il ritardo «Non avevamo fatto i conti con la burocrazia», commenta rispondendo ai consiglieri promotori dell’interrogazione: Gian Mario Mercorelli e Martina Cicconetti del Movimento 5 Stelle e Fulvio Riccio, Anna Quercetti e Luca Cesini del Partito Democratico. Nei giorni scorsi, proprio la minoranza che per le prossime elezioni sosterrà il candidato Massimo D’Este per il centrosinistra, aveva definito l’attuale sede temporanea degli Istituti, gli ex uffici della Quadrilatero, «una non scuola».

«La scelta del Campus cambierà il futuro della città ha argomentato il primo cittadino – ed è stata sostenuta dagli stessi studenti che allora erano alle superiori e che oggi sono all’università, come soluzione ideale. Ovviamente pensavamo avrebbe assorbito meno tempo, non abbiamo fatto i conti con la burocrazia. Ma va sottolineato che noi siamo i guardiani di quest’opera: la pratica è nelle mani degli uffici della Provincia, il Campus è sotto la sua egida».

Stila poi un cronoprogramma. «La validazione del progetto dovrebbe concludersi tra il 15 e il 30 aprile, la pubblicazione del bando credo sia entro il 31 maggio, l’aggiudicazione del progetto esecutivo ha bisogno di 5 mesi, ottobre, poi altri 4 mesi per lo sviluppo dei progetti. Quindi, i lavori non credo inizieranno prima del 2023 e ci vorranno due anni per la costruzione di un’opera del genere del costo di 17 milioni e mezzo integrati con altri 6 milioni dal Commissario Straordinario. Spiace comunicare ai ragazzi che ci vorranno altri due anni e mezzo – tre, circa».

Non più quindi la posa della prima prima pietra entro la fine dell’anno come dichiarato dall’assessora Silvia Luconi nel corso della conferenza stampa per la sua candidatura a sindaco per la coalizione di centrodestra, ma, verosimilmente, per il prossimo anno. «Non sono io ad aver scelto di costruire un campus dicendo che lo si sarebbe fatto in due anni – ha ribattuto Mercorelli – un amministratore è consapevole dei tempi. Quando nel 2017 dice che sarà terminato in un anno e mezzo, dice una cosa che sa benissimo essere falsa. Non si è comportato da buon padre di famiglia, credo che sia stato più un imbonitore. Il problema – ha ribattuto il pentastellato – sarebbe stato risolto se intanto, nell’attesa della realizzazione del campus, fosse stata sistemata la sede dei licei. Ci sarebbe voluto un milione e mezzo, come detto dall’amministrazione, ma intanto gli studenti non si sarebbero trovati per tutto questo tempo ai capannoni dell’ex Quadrilatero».

All’inizio della seduta il consigliere di maggioranza Andrea Crocenzi ha annunciato la sua uscita e quella dell’assessore Silvia Tatò da Tolentino Popolare e l’entrata per entrambi in Tolentino nel cuore, in vista della prossima tornata elettorale. «Lasciamo liberi cosi – conclude Crocenzi – i ragazzi dell’associazione Tolentino Popolare di perseguire i loro obiettivi, che però non condivido».

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