Il chiosco del Sasso d’Italia a Macerata si avvia ad una trasformazione che sa di ritorno al passato. Lunedì l’assessore Narciso Ricotta ha presentato al Consiglio comunale la proposta di acquistarlo dalla Provincia per affidarlo in gestione e far ritornare quel luogo un punto di aggregazione per giovani, famiglie ed anziani. La proposta è stata approvata all’unanimità.
«L’esperienza del coronavirus – commenta Narciso Ricotta – ci ha insegnato l’importanza del verde all’interno del tessuto urbano, ci siamo accorti che è fondamentale. Quindi il verde diventa sempre più infrastruttura indispensabile». Una consapevolezza già maturata in precedenza dall’amministrazione, come sottolinea l’assessore Ricotta: «La decisione di acquistare il chiosco del Sasso d’Italia è frutto di un percorso iniziato molto prima, in questi anni abbiamo lavorato già su Villa Cozza, sul Parco di Fontescodella, sull’anello dei giardini Diaz, sulla restituzione di Villa Lauri. Questo è un tassello ulteriore e anticipa l’inizio dei lavori che interesseranno l’anello verde intorno a Macerata. Permetterà di girare in aree verdi attorno a tutta la città».
Il chiosco costerà al Comune di Macerata 15mila euro e sarà dato in gestione: «Questo investimento – prosegue Ricotta – si inserisce nella visione del verde come infrastruttura, ma anche nel recupero della parte di città che guarda verso Pollenza. In via Martiri della Libertà i lavori sono quasi terminati, abbiamo risistemato anche il patrimonio arboreo di Viale Indipendenza, a chiusura c’è il Sasso d’Italia». Il Comune continuerà a gestire in comodato gratuito anche il parco del Sasso d’Italia, pure questo di proprietà della Provincia. «In collaborazione con la Provincia abbiamo trovato una soluzione ai problemi burocratici per l’acquisto del chiosco. Lo acquistiamo per darlo in gestione. Quello è un punto di forte aggregazione e servirà ad evitare atti di vandalismo registrati anche di recente. La presenza di un gestore e di persone eviterà questi atti. Tra l’altro il luogo è servito dal parcheggio a valle in via Galilei. Secondo noi è una restituzione di un luogo a cui molti maceratesi sono affezionati». Ricotta è ottimista sui tempi: «Nel giro di qualche settimana concluderemo l’atto di compravendita con la provincia. Poi procederemo con il bando per la gestione».
(a.p.)
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