Anche loro sono in servizio con mascherine e tute di protezione: sono le guardie giurate al lavoro all’ospedale di Macerata che hanno messo in piedi una task force per affrontare l’emergenza. Questa settimana hanno dovuto intervenire per ben due aggressioni a personale del pronto soccorso e da oggi nel reparto che fa fronte alla prima emergenza è al servizio una guardia in più. «Anche se ad oggi non viene messo molto in risalto – dicono le guardie giurate –, in questa drammatica situazione che ci accompagna da mesi, causata dall’emergenza Coronavirus, tra i servizi essenziali ed indispensabili in una qualsiasi struttura ospedaliera c’è anche quello della vigilanza privata armata.
Nell’ospedale di Macerata è ormai operativo da 6 anni circa l’istituto di vigilanza Vigile picena di Ascoli, presente da tempo anche nel territorio maceratese, che con il suo personale in forza all’Asur, capitanato in particolare da un paio di guardie con molti anni di servizio alle spalle in questa postazione, gli agenti Emiliano e Giorgio, congiuntamente con il resto dei colleghi, fin dall’inizio di questa emergenza, anche loro sono stati sottoposti a più mansioni e si sono messi a piena disposizione proprio per aumentare il lavoro della sicurezza e della organizzazione inerente qualsiasi tipo di modifica o intervento legata a questa emergenza e dei disagi annessi». Gli agenti sono al lavoro svolgendo turni anche piuttosto lunghi per necessità di servizio e «buona volontà stiamo cercando di dare il nostro apporto nonostante le difficoltà, e nonostante ad oggi anche in ogni puntuale ritrovo celebrativo con ringraziamenti ed inni di Mameli da parte di istituzioni varie verso tutti partendo giustamente dal personale medico e infermieristico e oss, forze dell’ordine, personale di imprese di pulizie e categorie come cassiere e netturbini e via dicendo, non vi sia mai stata fatta seppur minimamente riferimento alla nostra categoria. Siamo incaricati di pubblico servizio e nei casi di situazioni più gravi anche come pubblici ufficiali congiuntamente alle forze di polizia». «Ultimamente proprio per le necessità legate al Covid, a fronte di ulteriori richieste autorizzate dal direttore dell’Area vasta 3, Alessandro Maccioni, inerenti la viabilità nella zona dell’ex padiglione di Malattie infettive, disagi al Sert, e aggressioni al pronto soccorso, in supporto all’ospedale di Macerata, temporaneamente, è stata messa in campo una task force di guardie giurate che in maniera più vasta sono state distribuite in alcuni punti della struttura: partendo dalla zona ex padiglione malattie infettive convertito a reparto covid dove un agente per alcune ore presidia la zona interdetta ad auto e dipendenti e la viabilità della stessa, con l’intervento della polizia municipale qualora ce ne fosse bisogno, un altro operatore è ormai fisso al Sert a contrastare eventuali atteggiamenti violenti dei tossicodipendenti in cura (lì c’era stata la scorsa estate l’aggressione al direttore, Gianni Giuli), una guardia poi svolge il classico e da sempre attivo servizio di vigilanza dinamica pronta ad intervenire in caso di richiesta di interventi, ed un’ultima unità è stata messa operativa da un paio di giorni e si dedicherà al presidio del pronto soccorso, per il personale stesso qualora si verificassero eventuali altre aggressioni, la guardia provvederà ad intervenire quando necessario nei limiti previsti, e chiamando immediatamente polizia o carabinieri in supporto nei casi più gravi». Questa mattina le guardie giurate in servizio all’ospedale sono state tutte sottoposte allo screening con il tampone.
(redazione CM)
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Grazie di cuore per il lavoro che fanno. Anche loro mettono a rischio la propria vita!
Orgoglioso dei miei colleghi.
Grazie ragazzi
Grazie di cuore a tutti voi.
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Ben fatto e buon lavoro