Gli stabilimenti della Giessegi ad Appignano
«Facciano un condono tombale per gli evasori se vogliono far ripartire i consumi prima che sia troppo tardi». La proposta arriva da Gabriele Miccini, ceo della Giessegi spa di Appignano, azienda leader nel settore dell’arredamento con oltre 500 dipendenti e 100.000 metri quadri di capannoni industriali. Miccini, che proprio ieri ha donato cinque dispositivi di ventilazione all’ospedale di Torrette per malati Covid in Rianimazione, come altri industriali, è critico sulla manovra da 25 miliardi improntata col decreto Cura Italia del governo per fronteggiare la crisi economica dovuta alla pandemia. Non solo, secondo l’imprenditore, che così si inserisce nel dibattito lanciato da Cronache Maceratesi, l’emergenza è stata anche affrontata in ritardo e con una pericolosa confusione tra i vari livelli di potere: Governo, Regioni e Comuni. «Quando non ci sono regole chiare e non è chiaro chi debba farle rispettare – dice – ogni autorità, fino al livello più basso, si sente in diritto di comandare. Ma così la democrazia finisce e si entra in anarchia dove vige la legge del più forte».
Gabriele Miccini, ceo della Giessegi
Ingegner Miccini, cosa non l’ha convinta del decreto Cura Italia?
«Al momento per le aziende come la nostra, con oltre 500 dipendenti e più di 100 milioni di fatturato non c’è niente. E’ prevista solo la cassa integrazione, che dovrebbe pagare l’Inps, speriamo almeno in tempi utili. Poi non capisco come facciano a presupporre che con un decreto da 25 miliardi si possa generare un indotto da 350 miliardi, questo dovrebbero spiegarcelo. Se poi riescano a introdurre qualche altra misura non lo so, ma visto l’andazzo ci credo poco. Speriamo che rispettando le regole si possa riprendere quanto prima».
Secondo lei quale potrebbe essere una mossa valida per dar fiato all’economia in questo momento di crisi?
«Certo, adesso non è facile. Però se è vero come viene detto che in Italia c’è un’evasione che vale circa 100 miliardi l’anno, potrebbero iniziare con un condono tombale, dando la possibilità di spendere a chi ne ha la capacità, visto che non abbiamo tutta questa liquidità. Così potrebbero ripartire i consumi prima che si arrivi alla miseria».
L’Europa dovrebbe fare la sua parte con un politica economica comune, ma siamo ancora alla solita lotta fratricida. Come giudica la presa di posizione di Conte dell’altro giorno?
«Innanzitutto è chiaro ancora una volta che questi non sono gli Stati Uniti d’Europa, ma un insieme di nazioni unite solo dalla moneta. Poi, per quanto riguarda il governo, è facile sbattere i pugni sul tavolo per chiedere misure comuni, possiamo farlo tutti. Il punto è che i soldi bisogna trovarli facendoseli prestare, ed è difficile fidarsi, o meglio costa molto di più chiedere fiducia, quando si è un Paese come l’Italia con un Pil di 1.800 miliardi e un debito pubblico di 2.400 miliardi. Senza considerare che non c’è neanche un minimo di solidarietà tra i popoli».
Vedrebbe bene Mario Draghi, da più parti invocato come possibile guida per traghettarci fuori dalla crisi economica?
«Sicuramente Draghi sa di economia molto di più quanto ne sappiano Conte e gli altri, che credo siano il peggio che ci potesse capitare in questo momento drammatico. E’ stato Draghi che ci ha aiutato ad uscire dalla crisi del 2008 immettendo liquidità, che poi l’Italia ne sia uscita più tardi degli altri è solo da imputare alle storiche storture del nostro sistema, burocrazia in primis. Quindi sì, credo che Draghi al momento sia l’unico che abbia le competenze necessarie».
E’ molto critico con il governo sul piano economico, anche per la gestione dell’emergenza pensa abbia sbagliato?
«Se fossero stati lungimiranti, già tra la fine dello scorso anno e i primi di gennaio, con quello che stava succedendo in Cina, avrebbero dovuto iniziare a prendere provvedimenti. Innanzitutto con una quarantena preventiva per tutti coloro in arrivo dalla Cina e poi con un inventario a livello sanitario: quanti posti di Rianimazione c’erano, quanti strumenti necessari per le terapie intensive avevamo a disposizione, quanti presidi di protezione, dove si sarebbero potute allestire le prime strutture per contagiati fuori dagli ospedali? Ecco, un minino di prevenzione avrebbe richiesto quantomeno un’analisi di questo tipo. Invece non solo governo e governatori non l’hanno fatto fin dall’inizio e sono partiti in ritardo rispetto all’emergenza, ma ancora oggi sono impreparati dal punto di vista sanitario e organizzativo. Per esempio sui ventilatori e sulle mascherine perché la Consip (Centrale acquisti della pubblica amministrazione, ndr) ancora non fa in modo che tutti gli enti pubblici possano acquistarli allo stesso prezzo standardizzato?».
E per quanto riguarda la chiusura delle aziende, anche la sua al momento è ferma, è un provvedimento che si sarebbe dovuto prendere prima?
«Ci siamo arrivati gradualmente e questo non ha fatto altro che alimentare il panico. Ormai c’era diffidenza assoluta ed era difficile produrre in quelle condizioni, non c’erano più le condizioni psicologiche per continuare a lavorare. Per questo sarebbe stato meglio chiudere tutto per due o tre settimane fin da subito. Oltretutto se chiudi i canali di vendita, che senso ha lasciare aperta un’azienda come la nostra? Noi nel frattempo ci stiamo attrezzando per la ripartenza, abbiamo acquistato 1.000 mascherine e misuratori di febbre, ma tempo che ci vorranno mesi prima che si torni a regime. E nel frattempo dovremmo affrontare grossi problemi, credo che dal prossimo mese, aumenteranno gli insoluti».
(redazione CM)
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Francamente non riesco a capire perchè un condono fiscale dovrebbe essere una misura economica che fa ripartire i consumi. Fra l’altro avvantaggia proprio coloro il cui comportamento ha oggettivamente diminuito le risorse a disposizione dei servizi pubblici, in particolare il sistema sanitario. Credo sarebbe una scelta iniqua e socialmente odiosa.
Inziamoli a metteli in galera gli evasori, meglio definirli parassiti della società, ladri e delinquenti perché quello sono.
Altro che condono tombale, in galera finché non tirano fuori tutti i soldi sottratti alle persone oneste, vediamo poi quanti sono disposti a rischiare la galera per evadere.
Se questa è la nostra imprenditoria allora sì che ci troveremo nella miseria.Prima spera nel rispetto delle regole poi vorrebbe un condono tombale per gli assassini che ci stanno privando dei servizi primari che in questo momento salverebbero molte persone.Ma per loro l’importante sono i consumi non la salute e qualsiasi metodo anche se vomitevole è buono per ottenere risultati commerciali.Sono avvoltoi che svolazzano intorno al moribondo in attesa di spolparlo.Il tono e i modi degli ultimi giorni è chiaro: Noi siamo noi e voi non siete un c…o!
Negli ultimi 35 anni, con le più variopinte scuse, ci sono stati diversi condoni fiscali, urbanistici, esattoriali, ecc. ecc….
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E gira che ti gira che ti rigira sono sempre stati gli stessi che ne hanno beneficiato.
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Ed anche oggi i nostri illuminati imprenditori tornano alla carica.
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In tutto il mondo gli evasori vanno in galera, anche per molti anni.
Solo in Italia vengono premiati: che fantastico Paese è il nostro.
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L’evasore utilizza il bene comune (strade, scuole, ospedali, sicurezza, ecc ecc ecc) ma non paga…
Quindi froda lo Stato 2 volte.
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Ma che fantastica Nazione che è l’Italia.
Solo da noi gli evasori vengono pure premiati
Beh, dopo tutto è stato onesto. Affermando che Draghi se ne intende più di Conte ma non di lui e dopo il discorso sul condono tombale per gli evasori, dovrebbero chiamarlo immediatamente a capo della Confindustria dove troverebbe tutti quelli che per quantità di denaro evaso hanno la priorità. Poi a seguire, Presidente di tutte le altre Conf. con festeggiamenti per meriti speciali partendo dalla Confcommercio. Qualche problema con i soci di Confagricoltura, forse, almeno i più piccoli che si fanno un mazzo tanto e qualche broccolo con due brance d’ensalata magari qualche evasione riescono a farla. Di sicuro quest’intervista è uno scherzo e non è stata fatta da qualche ufficio ma dal lettino di qualche psichiatra anche se prima di dire l’ultima, bisognerebbe constatare se effettivamente al seppellimento con o senza tomba dell’evasione, corrisponderebbero spese folli quasi degeneri. Di certo dopo Giulianelli e Guzzini che pensano più ad un nuovo Ordine Mondiale guidato da Salvini, trovo più simpatica e ponderata questa nuova formula economica. In fondo lui chiede che gli evasori rimettano in giro anche se sotto forma di belle gioie, i soldi rimasti attaccati a mani piedi e capelli mentre gli altri due economisti chiedono che sia lo stato a rimettere in giro capitali nelle loro borse e mentre lui parla comunque di cassa integrazione, gli altri di che blaterano pardon farneticano..cioè volevo dire che se la cantano e se la suonano e se la ballano… pensando comunque a Salvini che, ultima che ha detto, fresca fresca è quella di stampare denaro, magari con la sua faccia che vale pure per la spesa in norcinerie, con sconto dal 10-20% per coppe, prosciutti e lonzoni… Forse non c’entra niente ma dalla televisione mi arriva la voce sempre “sostenuta” della Meloni che dice che minimo bisogna dare 1000 euro a tutti quelli che ne fanno domanda. Sto cambiando discorso, diciamo che in questo momento mi interessano di più le proposte economiche della Meloni. Tutti sta per tutti? C’è qualcuno tra gli informati vicino a FdI da non confondere con Ciarapica che da Alleanza Nazionale si trova adesso fluttuante tra la Lega Salvini e qualche precipizio perché indietro mi sa che non lo riprendono, informato su quante probabilità ci sono che vengano accettate senza condizioni tutte le richieste della Meloni? A proposito di Ciarapica, non traggano in inganno le foto da ingegnere con progetto in mano e speriamo velocemente esecutivo, visto che pare arrivata una telefonata da Della Valle, perché anche in questo caso nessuno ha chiesto il suo parere e non ci ha più detto di quei due piani inutilizzati da 800 metri ciascuno per due uguale 1600 metri all’ospedale di Civitanova, quasi la metà di quelli della fiera? Naturalmente chiedo venia se abbia e a me sia sfuggito, nuovi dati su sti metri inutilizzati.
L’alternativa al condono è il contrasto all’evasione e agli abusi edilizi. Con i controlli incrociati resi possibili dai progressi della telematica il contrasto è tecnicamente fattibile.
Ma questi soggetti si rendono conto o no del momento delicato che l’Italia sta attraversando? Con carcerati che vogliono l’indulto, gente ai supermercati che non vuole pagare la spesa!!
E il genio dell’imprenditore se così si può chiamare che dice??? Facciamo il condono tombale!! Ma si VERGOGNI (come minimo) e impari qualcosa dagli IMPRENDITORI come Della Valle. Che sanno benissimo dei mille aiuti elargiti loro dai vari governi in tempi normali e che in momenti di crisi come siamo ora si mettono a DISPOSIZIONE!!!
Complimenti ingegnere, bella figura de me..a!!
Forza mettiamoli tutti in galera gli imprenditori, poi ci penseranno AL MATTINO gli impiegati statali a mandare avanti le aziende, è ovvio che non si può parlare di pomeriggio lavorativo perché ci sono attività ludiche che non possono essere assolutamente toccate. Il fallimenti di tutte le industrie pubbliche (Alitalia, Alfa Romeo, Italsider-Ilva, Montedison, ecc) non ha insegnato niente a nessuno.
Condono tombale??? Chissà perché…
E’ sconcertante…la soluzione, quindi, sarebbe un “condono tombale” !
Ora, io capisco la grave difficoltà del momento…ed è certamente giusto invocare la ripresa dei consumi e misure adeguate a tale fine….ma capisco anche che – come durante i Mondiali siamo tutti allenatori – oggi tutti si sentono economisti, ma è sconcertante dire nello stesso articolo che ci vorrebbe un condono tombale e poi che “I soldi bisogna trovarli facendoseli prestare ed è difficile fidarsi…quando si è un Paese come l’Italia…” !!…con un condono tombale aumenterebbe la fiducia degli altri Paesi nei nostri confronti ?
Inoltre, si ritiene forse che gli evasori si trattengono dallo spendere poiché tengono da parte il denaro per far fronte alla possibile richiesta delle tasse evase ?…e, quindi, con un condono tombale si libererebbero risorse oggi “congelate” ??…stà scherzando o cosa ??
Spiegategli che in questi momenti di crisi sono proprio quelli che hanno soldi sporchi da riciclare tipo la ndrangheta che aspettano di trovare imprenditori in difficoltà per sfilargli le aziende di mano con due soldi.
Bene, il sig. Miccini ha sbagliato ma ora che il Governo ha deciso di dare 400€. hai lavoratori in mero come lo commentate?