Fabio Giulianelli
«Trovo francamente scomposta e imbarazzante la presa di posizione di Fabio Giulianelli sulla gestione di una situazione di drammatica e straordinaria emergenza che il paese sta vivendo». Oppure: «Complimenti. Un intervento degno di un nuovo personaggio di “Bar Sport” che è la perfetta sintesi tra “il tecnico” e “l’incazzato”». Le prime parole sono del deputato dem di Potenza Picena Mario Morgoni, le altre di Alessandro Savi, consigliere comunale d’opposizione a Macerata. Entrambi criticano duramente le parole del patron della Lube, che ieri su Cronache Maceratesi si era scagliato contro il premier Conte e il governo per la gestione dell’emergenza dovuta alla pandemia da Coronavirus e in particolare per il decreto economico Cura Italia (leggi l’articolo).
Mario Morgoni
«Innanzitutto mi pare evidente che, al di là della Cina con la quale il confronto non è proponibile viste le differenze di sistema e di dimensioni – attacca Morgoni – l’Italia sia uno dei paesi del mondo occidentale che sta affrontando in modo più convincente di altri una situazione dove la presenza del virus è, almeno ad oggi, la più diffusa. Siamo alle prese con la sfida più difficile dal dopoguerra e non è responsabile, da parte del massimo rappresentante di un gruppo imprenditoriale importante come la Lube, apostrofare il premier come “uno che fino a ieri faceva l’ avvocato” – come se essere avvocato fosse un marchio d’ infamia – e condannare come “classe di governo incompetente e non in grado di affrontare il mare in tempesta” coloro che hanno la responsabilità di scelte del tutto inedite, molto complicate e a volte dolorose. Scelte molto più facili da giudicare che da assumere. Comunque, a parte l’accusa assai bizzarra di aver tenuto una conferenza stampa senza contraddittorio, sembra del tutto sfuggire a Giulianelli che ogni scelta del governo è accompagnata dai migliori tecnici, scienziati ed esperti di calamità naturali di cui il paese disponga. Così come Giulianelli dimostra di ignorare che gli emendamenti si presentano per modificare i decreti ed è quindi del tutto normale che non vengano scritti prima o contestualmente al decreto. Così come dalle sue parole sembra che il governo avesse dovuto chiudere le attività molto prima dell’ultimo decreto ma se si fosse fatto così il danno economico alle imprese e al paese che lui lamenta sarebbe stato di gran lunga maggiore. Il governo ha giustamente agito con prudenza cercando di tenere in equilibrio le ragioni della salute con l’ esigenza di salvaguardare la tenuta del tessuto produttivo e quella sociale. Ma quello che sorprende di più nell’intervento di Giulianelli è l’ insulto gratuito rivolto alla politica come patria dell’incapacità e dell’incompetenza. Forse non è proprio così se un’azienda come la Lube, da piccola realtà artigiana di paese è diventata tutto sommato in pochi anni un grande colosso industriale, ha prodotto lavoro, fatturato e risultati dentro un sistema Italia governato dalla politica. E forse non è proprio vero che la politica e chi la pratica siano da buttare nella spazzatura se in questo paese quando la politica ha battuto in ritirata e le redini sono state assunte da un grande imprenditore ci siamo trovati dopo pochi anni sull’orlo del default. E dopo l’ imprenditore è arrivato il comico ma anche lui non ha certo prodotto grandi risultati. Sono il primo ad essere critico nei confronti di una politica che ha perso qualità, progettualità, coraggio, che appare ostaggio dell’umore popolare, troppo spesso di profilo etico inadeguato e che non vive certo di ideali come dice Giulianelli. Magari. Ma la storia ci insegna che non esistono scorciatoie né surrogati . Quando la politica è debole e malata va aiutata a guarire e non va uccisa perché senza una politica all’altezza del compito un sistema paese va verso il declino. Abbiamo bisogno di buoni imprenditori, tecnici e professionisti ma abbiamo ancora più bisogno di ottimi politici. Voglio ricordare a Giulianelli – chiosa Morgoni – che Aldo Moro era laureato in giurisprudenza ed Enrico Berlinguer aveva la maturità classica».
Alessandro Savi
Più o meno sulla stessa linea l’intervento di Savi. «Le parole dell’amministratore unico del gruppo Lube sono le stesse che si ascolterebbero nei tanti Bar Sport se solo fossero aperti – critica il consigliere comunale – Eppure da un imprenditore di tal guisa ci si aspetterebbe una fiumana di proposte concrete e non un vaniloquio come questo. Procedo con ordine. “La salute prima di tutto ma così fra due mesi saranno morte tutte le imprese”: si faccia una domanda, signor Giulianelli, e risponda rivolgendosi ad una platea di persone intelligenti e assennate, non ai clienti del Bar dello sport: esiste un altro modo per fermare il contagio rispetto a questo? Siete stati proprio voi a fermare la produzione prima del blocco imposto dal decreto, non le sembra di cadere in una ridicola contraddizione? “Una classe di governo non in grado di affrontare il mare in tempesta”: è vero, la pandemia è stata inizialmente sottovalutata da questo governo così come da tutti gli altri governi in Europa e nel resto del mondo ma oggi – non può negarlo – il “modello Italia” sta facendo scuola. Non è un caso se anche l’Oms cita il nostro Paese come quello che, prima e più degli altri, ha condotto una battaglia serrata per sconfiggere questo maledetto Covid-19. “Il premier fino a ieri faceva l’avvocato e fa le conferenze stampa a mezzanotte”: quindi? Se Giuseppe Conte faceva l’avvocato ciò necessariamente significa che non è in grado di fare il premier? De Gasperi era laureato in Lettere, Scelba era avvocato civilista, Leone insegnava Procedura Penale, Moro insegnava Filosofia del diritto e Diritto penale, Andreotti era laureato in Giurisprudenza, Spadolini era un giornalista, Conte è professore ordinario di Diritto privato all’Università degli studi di Firenze. Qual è il problema e, soprattutto, qual è il limite che impedirebbe ad un avvocato di rivestire la carica di Presidente del Consiglio? Sul fatto che lo stesso indica conferenze stampa a mezzanotte probabilmente lei, signor Giulianelli, non ha capito che questa guerra che stiamo combattendo non ha orari e che, quando si tratta di salvare la vita dei cittadini anche con provvedimenti drastici, non c’è tempo per dormire. “Oggi, dopo il decreto, non si sa ancora quali aziende lavorano e quali no”: c’è un allegato al decreto, lo legga e lo scoprirà. Per quanto mi riguarda, rimprovero solo una cosa al governo: aver ceduto, almeno in parte, alle richieste di Confindustria perché il solo modo per assicurare un futuro al Paese è quello di salvare la vita dei suoi cittadini. Probabilmente, dunque, la serrata doveva essere ancor più incisiva. Per quanto riguarda il suo sfogo, signor Giulianelli – conclude Savi – mi permetta di definirlo innanzitutto fuori luogo e inopportuno: in un momento in cui contiamo migliaia di morti e il nostro sistema sanitario è vicino al collasso, lei dovrebbe avere la decenza di starsene zitto e a casa come tutti noi o, al limite, potrebbe provare a fare ciò che ha fatto il suo collega Giovanni Fileni il quale ha donato 500mila euro ai suoi dipendenti, alla Regione Marche e ai Comuni di Cingoli, Jesi e Castelplanio; in alternativa, invece di lanciare invettive sterili, potrebbe provare a suggerire soluzioni alternative. Facile, troppo facile, dire “piove, governo ladro”. Funziona – e fino ad un certo punto – solo dentro al Bar dello sport. Con tutto il rispetto per il Bar dello sport».
(redazione CM)
evidentemente alla sinistra dà fastidio che qualche imprenditore importante stia dall'altra parte
Ha detto la verità, il top dell'incompetenza al governo
HA ragione che vuoi contestare!!
Fabio giulianelli ha ragione da vendere altroché.......
A volte è meglio tacere.
Tutti devono stare zitti
Zitto che è meglio
Perché dice la verità
La cosa migliore adesso per uno come Giulianelli è farsi ascoltare con i fatti... faccia una donazione alla Regione per realizzare il nuovo ospedale da campo visto che la Lube è una delle aziende più grandi delle Marche e sicuramente non sono sicuramente loro ad avere problemi economici anzi volendo lo possono costruire da soli... nella situazione in cui siamo le parole dette a vanvera lasciano il tempo che trovano...
Christian Pietrella, oltretutto lui non avrebbe problemi visto che a fine mese il bonifico arriva comunque, la "trincea" non solo non l'ha mai vista, ma non riesce neanche ad immaginarsela...
Christian Pietrella ricordati ‘non far sapere alla tua destra quello che fa la tua sinistra’ tu non puoi sapere! Le donazioni più grandi vengono fatte senza pubblicità !!!!
Forse Della Valle non ha gli stessi dipendenti??
Giulianelli ha ragione,pura verità
Cercando di ragionare: c'era un piano strategico per affrontare l'emergenza, come disse Conte, tranquillizzando il Paese sulle misure prese, rispondendo a precisa domanda posta dalla Gruber? Se sì, cosa é andato storto? Sfiga o lacune di sistema?
QUI MI SEMBRA CHE GLI INCOMPETENTI SIANO TUTTI. IN QUESTE SITUAZIONI DRAMMATICHE LE POLEMICHE E LE IDEE POLITICHE DOVREBBERO ESSERE MESSE DA PARTE. SI DOVREBBE LAVORARE TUTTI NELLA STESSA DIREZIONE PER USCIRNE NEL MIGLIOR MODO POSSIBILE.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Imbarazzante è Lei, Sig. nessuno Morgoni!!!
” IL PRINCIPALE MOTIVO PER CUI IN ITALIA CI SONO PIÙ MORTI CHE ALTROVE È IL NUMERO FOLLE, PAZZESCO, INSOPPORTABILE, DI MEDICI E SANITARI POSITIVI AL CORONAVIRUS: IN 5MILA HANNO PORTATO IL VIRUS ALLE FASCE PIÙ DEBOLI, OVVERO ANZIANI NELLE CASE DI CURA, MALATI CRONICI, IMMUNODEPRESSI. ED È TUTTA COLPA DI GOVERNO E REGIONI CHE NON LI HANNO DOTATI DI DISPOSITIVI PER DIFENDERSI PERCHÉ NON AVEVANO UN PIANO ANTI-EPIDEMIA”.
Ma finitela una volta per tutte voi politicanti di fare inutili discussioni e scontri pilitici-partitici un un momento cosi delicato e difficile che stiamo attraversando.
In questi frangeti occorre la massima coesione pissibile e lasciate perdere le lotte di partito perchè ora non servono proprio meno del nulla!
Pensiamo tutti a vincere questa guerra cruenta e devastante uniamoci in uno sforzo comune e seguiamo le direttive emanate; il nostro traguardo deve essere quello di poterci riabbracciare, di poter rivedere i nostri affetti!
Della POLITICA in questi frangenti non mi interessa nulla!
Il leggere questi politici che fanno inutili schermagli mi fà semplicemente ribrezzo e mi fà odiare la politica partitica!
E’ veramente singolare che la maggior parte degli appelli a non fare polemiche venga ora e non dopo l’ intervento del patron della Lube che con molta difficoltà può essere considerato collaborativo e distensivo
Sig. Morgoni!!! il sottocritto fà appelli di questo tipo da tempo!!!!!!!!!!!
Pertanto il suo intervento è inopportuno e politico!
18.000,00 euro lordi al mese di noi cittadini spesi, in questo periodo di crisi, veramente bene !!!!!
Grande rispetto nei confronti di chi dà lavoro, diretto ed indiretto, a circa 1000 persone.
La Lube sarà diventata un colosso industriale per merito del suo management e delle sue maestranze e non per merito dei politici.
Sig.ri Morgoni e Savi, persone che hanno sempre campato con i soldi della politica, i nostri soldi, vi vorrei vedere a capo di una fabbrica o di una piccola impresa artigiana se come avreste reagito a tutto questo casino creato dal Governo, in cui chi ci capisce qualcosa è bravo, o meglio come dice Morgoni bisogna essere laureati per capirci qualcosa, forse!!, ma vedo che anche molti “laureati” si stanno contraddicendo. Credo che Voi politici in questo momento dovreste stare soltanto zitti e fare tesoro di quello che dicono chi la mattina si alza e manda avanti l’Italia, con tutti i danni che voi politi fate, vedasi la Sanità come l’avete ridotta, soltanto in silenzio potete rimanere. Poi se gli imprenditori devono essere così generosi nel donare soldi, tra l’altro sudati, per fare quello che negli anni Voi politici avete distrutto, tutti i piccoli ospedali in primis, perché sig. Morgoni e sig. Savi non donate cospicue somme di denaro che ricevete dalla polita e non certo sudate?
Chi semina raccoglie. Certo che deve far rabbia pensar di aver ragione e magari avercela pure e vedere che oramai nessuno ha più fiducia in te. Neanche se si affermasse che ” La neve è bianca” si verrebbe creduti. Si parte da lontano e piano piano si raggiunge la metà. Il palazzo si sgretola man mano che la ” demolizione” va giustamente avanti. Di solito può consolare che non si è mai soli, ” Mal comune mezzo gaudio” anche se non si può sapere di essere partecipi. All’attento lettore che sta già affondando per meriti personali cogliere ciò che le righe nascondono. La vispa Teresa trallalero,
avea fra l’erbetta
al volo sorpresa gentil farfalletta,
e tutta giuliva,
stringendola viva,
gridava a distesa:
“L’ho presa! L’ho presa!”.
A ciascuno il suo, chi non c’ha niente, togliamogli pure quello. Poi una furtiva lagrima, negli occhi suoi spuntò… Non basta…
@Signor Crescimbeni
Solo per precisare, io non vivo proprio di politica perché sono un umilissimo consigliere comunale che percepisce, per il suo ruolo, meno di 1000 euro l’anno (non al mese, badi bene). Per il resto, vivo del mio lavoro (un misero stipendio da impiegato), faccio tanto volontariato e contribuisco, nel mio piccolissimo, ad aiutare chi ne ha bisogno. Mi permetto di risponderle solo perché è sceso a livello personale e si è permesso di farmi i conti in tasca. Ricordo a lei e a tutti gli altri sostenitori del personaggio del Bar dello sport che né il sottoscritto né il Senatore Morgoni hanno avviato alcuna polemica e che, al contrario, siamo infastiditi come tutti proprio da coloro che in un momento del genere si permettono di farlo. Confondere la causa con l’effetto è pura mistificazione.
Sig. Savi, non è per fare polemica, certo questo non è il momento, ma vede noi artigiani siamo allo stremo e sentire parlare Voi politici, se permette, da molto fastidio, a me in particolare, e specie in questo momento, vede noi a fine mese dobbiamo comunque pagare la merce acquistata mentre Lei comunque prenderà lo stipendio, la differenza è tutta qui.
@ Signor Crescimbeni
Nessuna polemica nemmeno da parte mia, ci mancherebbe. E non può immaginare quanto la capisco. A maggior ragione, tuttavia, certi interventi come quello del Sig. Giulianelli dovrebbero irritarla. A me ha suscitato una forte indignazione proprio perché non c’è traccia nel suo scritto della condizione degli artigiani, dei commercianti e delle tante categorie produttive che, se non hanno la possibilità di lavorare per un lungo periodo, rischiano (quelle sì) di finire sul lastrico. E’ assurdo e stomachevole in un momento del genere vedere gente che vive in un mondo dorato piangere, lamentarsi, imprecare contro chi si sta facendo un mazzo tanto per salvaguardare la salute di tutti. Poi, è chiaro, si stanno scontando tagli assurdi fatti alla sanità, possono essere stati fatti mille errori ma, converrà con me, ciò che sta succedendo non era facile da prevedere. Buona fortuna. A lei e a tutti noi. Di vero cuore.
Sig. Crescimbeni , lei non mi conosce e si avventura in giudizi profondamente sbagliati . Non vivo di politica ma da 40 anni vivo del mio lavoro che è un lavoro autonomo . Faccio politica da 50 anni e solo per una piccola parte di questo lungo tempo ho ricoperto incarichi retribuiti .Sperando che voglia prendere nota di una realtà diversa da quella che lei immaginava aggiungo che può essere comprensibile la preoccupazione e la rabbia da parte di chi , in una condizione già economicamente fragile , si trova a fronteggiare una situazione drammatica e preoccupante come quella che stiamo vivendo . Non è però tollerabile che lo facciano personaggi che sono beneficiari di un sistema di potere e ne costituiscono parte integrante .
Per quanto riguarda l’ invito a donare cospicue somme di denaro non abbia preoccupazioni : pur non essendo ricco sono abituato a fare la mia parte . Le suggerirei però di rivolgere un analogo e più proficuo invito al sig. Giulianelli che , anche domando solo lo stipendio di un anno di un solo giocatore della Lube darebbe un bel sostegno alla dura lotta contro il coronavirus .
Per Savi. Ciò che succede ora era stato previsto lo scorso gennaio, tant’è che c’è una delibera del Consiglio dei Ministri appunto del 31 gennaio: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/02/01/20A00737/sg
@ Iacobini
Buonasera, il provvedimento che lei cita è semplicemente un atto dovuto per bloccare gli arrivi dalla Cina negli aeroporti italiani. E’ stato infatti promulgato come forma cautelativa all’insorgere dell’epidemia in quel paese. So che la cosa sarà spiegata ben presto alla Camera perché nello stesso fraintendimento è caduta anche l’Onorevole Giorgia Meloni. Nel frattempo, nell’altro articolo, sono intervenute tutte le truppe cammellate della Lube e della Lega a suffragio del Grande Imprenditore Del Vaniloquio. Compreso un consulente direttore artistico dell’azienda. Mi aspetto uno schiaffo morale: l’acquisto di dieci respiratori e l’invio degli stessi in Lombardia.
Signor Morgoni, Signor Savi, il nostro caro Ivano Fossati avrebbe detto ” c’è un tempo per seminare e uno che hai voglia ad aspettare …” , ecco l’incipit di questa meravigliosa canzone ha accarezzato sempre i momenti importanti della mia vita , mi sono sempre chiesto ” è arrivato il tempo dell’azione, della semina o devo ancora aspettare che venga il tempo ?” Ecco forse davanti all’appassionato e accorato appello del Giulianelli dovevate accogliere lo sfogo di chi ha la responsabilità di dar lavoro a settecento famiglie marchigiane e di salvaguardare una rete vendita di dimensioni grossisime con un atteggiamento prudente , arrivare al nocciolo della situazione e condividere soluzioni per quando sarà tempo di seminare.
Sig. Borroni , ad essere sincero io ho letto nelle parole di Giulianelli una inappellabile sentenza di condanna più che un appassionato e accorato appello . Però visto che lei è cosi generoso nei confronti delle parole del patron della Lube, non avrà difficoltà ad esercitare un minimo di umana comprensione per le considerazioni di Salvi e di Morgoni i quali, pur con molta modestia , esercitano un compito di rappresentanza dei cittadini nelle Istituzioni .
Per l’on. Morgoni. Se muoiono le aziende e in particolare le fabbriche, le maestranze vanno in cassa integrazione. In gran parte le maestranze sono operai e gli operai dovrebbero essere difesi, essendo in gran parte persone che vivono di paghe tutt’altro che cospicue.