di Luca Patrassi
«Il sistema economico così rischia il collasso, più tempo si passa in questo stato e più difficile sarà per le imprese rialzarsi ed uscire dalla crisi. L’Italia ha le eccellenze, le professionalità giuste per affrontare l’emergenza ed allora usiamole. Nulla contro il premier che è un avvocato ma credo sia necessaria una task force guidata da personaggi capaci, tipo Draghi per fare un esempio. La risposta non può essere un decreto non chiaro annunciato a mezzanotte». L’imprenditore recanatese Domenico Guzzini, presidente della territoriale maceratese di Confindustria, spiega la situazione che oggi sta vivendo chi al mattino si sveglia e apre aziende, laboratori, negozi per fare impresa, creare occupazione e benessere. «Peraltro il decreto di Conte lo abbiamo ricevuto anche tardi provocando un ulteriore senso di sbandamento, non ci sono direttive chiare e in molti non sanno ancora se possono aprire o star chiusi. In tutto questo sono basito nel leggere che c’è chi pensa addirittura a scioperi, tipo Landini. Ma dove sono, in che mondo vivono questi? Bisogna lavorare insieme e insieme trovare le soluzioni giuste affidandosi agli uomini migliori. Il Governo continua a dire che sta lavorando con le opposizioni anche se il Parlamento è chiuso, non voglio fare politica, osservo anzi che siamo tornati ad una economia di guerra, di diverso c’è che vi assistiamo comodi, seduti a casa e non al fronte come hanno dovuto fare purtroppo i nostri avi. Restare a casa non mi sembra un sacrificio che limiti le libertà costituzionali».
Il riflesso economico del decreto: «Non è ancora noto nel dettaglio chi potrà continuare a produrre ma – più o meno – si tratterà di uno stop al 70% delle attività produttive. Se la produzione ha un valore di 1800 miliardi all’anno, si capisce che fermare per un mese il 70% delle imprese ha un costo di cento miliardi. Non sono cifre irrilevanti, tradotto il decreto nel territorio significa che sono molte le imprese maceratesi che sono allarmate giustamente non sapendo se avranno la forza di riaprire alla ripartenza». L’appello: «Il decreto della scorsa notte non indica nemmeno la durata dello stop per le aziende, un mese? Due? Da un lato non si dice nulla quanto al sostegno economico alle imprese e dall’altro si prendono iniziative assurde come il rinvio di 4 giorni per il pagamento dei contributi o la proposta folle di un clic day per partecipare alla lotteria dei 600 euro di contributo alle partita Iva ». Quindi, secondo l’amministratore della Flli Guzzini, «c’è bisogno di finanziamenti alle aziende, specie per il tessuto delle piccole e medie imprese, che a brevissimo rischiano la morte per assenza di liquidità prese in mezzo tra i fornitori e gli stipendi da pagare e le entrate che non ci sono per effetto del fatto che i clienti non riescono a vendere perché i negozi sono chiusi. Il problema non è di un singolo ma del sistema Paese: se salta il sistema delle imprese, a catena verranno contagiati tutti, dalle banche al sistema previdenziale. In questa situazione c’è però chi minaccia gli scioperi, gente fuori dal tempo e dalla realtà» . Il da farsi: «in questa situazione dobbiamo capire che bisogna lavorare insieme ed uniti con il sostegno del governo italiano e dell’Europa. Siamo ancora vivendo l’emergenza sanitaria per la quale anche noi ci siamo mossi, come azienda e come associazione, con donazioni agli ospedali e alle associazioni in prima linea. Giustamente prima viene la vita, l’assistenza ai malati ma non bisogna perdere troppo altro tempo nel dare la terapia salvavita all’economia, a riprendersi non servirà la flebo data finora dal governo. Per uscire da questa crisi ci vogliono gli specialisti riconosciuti nel mondo come eccellenze italiane, lo ripeto ancora una volta e con me tanti imprenditori. Chi è al governo dovrebbe avere l’umiltà di fare un passo indietro e dare la scena a chi ha competenze specifiche di alto profilo». Un giudizio positivo arriva invece per l’operatore del governatore Ceriscioli: «Osservo che in questa fase si è mosso bene, ha avuto il coraggio delle scelte, anche in difformità dalle linee indicate dal governo: ha fatto bene e lo abbiamo sostenuto». Guzzini comunque, nonostante tutto, guarda al futuro con una dose di ottimismo: «Quando usciremo da questa emergenza, ne usciremo cambiati nei modi di vita, nei consumi. Stiamo pensando oggi a cosa fare per farci trovare pronti domani alla ripresa, stiamo pensando a nuovi prodotti facendo incontri, progetti anche con l’università. Il mondo cambierà, ma noi imprenditori vogliamo essere della partita e saremo in campo con creatività e capacità di innovazione anche tecnologica. Purchè oggi governo italiano ed Europa ci diano l’attenzione che il momento drammatico merita, non perdiamo altro tempo e affidiamo le scelte alle nostre eccellenze. Le soluzioni non possono essere decreti non chiari fatti a mezzanotte o gli scioperi».
Eh si proprio draghi ci vuole!!!
Draghi??? Hahahahahah
Quando avete spostato il capitale sociale avevate chiamato a draghi?
Non sono d'accordo con Draghi, ma per il resto ha spiegato veramente bene il problema di tante attività! Spero che il messaggio detto da qualcuno che conta possa portare a degli effetti
Sci oh proprio isso serviria
Mi scusi signor Domenico ma quando è toccato a noi come dicono in molti poveri commercianti nessuno ha mosso un dito. E certo adesso che è toccato anche ai grandi si fa rumore, noi siamo piccoli ma è anche grazie a noi che le vostre aziende che non producono beni di prima necessità hanno successo . Quindi voi che siete al potere dovete lottare per voi e per noi insieme . Forza facciamoci sentire !!!!!!!
Fa l’eco all’amministratore della Lube.
Meglio tecnici come Monti o Ciampi quindi? Chiedo per un amico
Al 99% arriveranno Draghi e Cottarelli,in alternativa carestia e miseria stile anni 50
i soldi vanno dati prima a chi non arriva a fine mese.....
Conte avvocato delle cause perse
Bravo Guzzini, così magari oltre alla pandemia una bella rivolta sociale e poi le fermi tu le persone rassicurandolr che le aziende stanno bene bravo
Federica Maracci la Confindustria è la Confindustria che scherzi!!!!
Ma che bella immagine , i grandi imprenditori preoccupati della vita dei loro operari !Che tristezza , il denaro solo il denaro interessa !
Bravo! Fra un paio di mesi arriva Troika! Finalmente! I politici italioti di qualsiasi colore non sono capaci di gestire un periodo come questo. Sono semplicemente tutti, a tutti i livelli inadeguati ed impreparati. Come inadeguata ed impreparata è tutta, salvo rarissime eccezioni, la pubblica amministrazione. Servono urgentissime riforme strutturali che la politica italiota di qualsiasi colore non è in grado di fare. Troika as soon as possible.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Caro Presidente, ha ragione a dire che le imprese soffrono in questa emergenza straordinaria, e che ci sia bisogno di sostenerle per aiutarle a resistere e a riprendersi passata la bufera. Però la sfida non è a dirlo, ma a farlo, in equilibrio con la necessità di garantire ancor prima la salute di tutti. Del resto la sua Associazione, con le altre e i sindacati, è stata al tavolo del governo fino all’ultimo minuto prima della firma del Decreto che ha sospeso le attività non essenziali. E se il Decreto uscito ne è stata la sintesi, può certo criticarlo per quanto Confindustria non è riuscita a far passare, ma non dica fesserie come “il decreto non indica nemmeno la durata dello stop per le aziende, un mese? due?” … Lei che, Presidente, invoca un “governo dei migliori” dovrebbe almeno averlo letto il Decreto che tanto critica: “Art. 2. Disposizioni finali 1. Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data del 23 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020.” Buona fortuna a tutti noi.
E’da veri scriteriati pensare che non siamo già dentro una tragica crisi,forse anche peggiore di quella del primo dopoguerra,quando le potenze vincitrici avevano tutto l’interesse a darci un contributo decisivo pe rimetterci in marcia.Oggi non sarebbe la stessa cosa e l’Europa non ha assunto i ruolo che avrebbe dovuto assumere.Non resta che unire tutte le nostre modeste forze per attenuare i danni,che comunque bisogna mettere in conto.Ma anche in questa circostanza non manca chi fa il furbo,specula con cinismo inaudito.All’estero,nei paradisi fiscali,ci sono enormi capitali italiani che non credo siano di pensionati.Ognuno,nei limiti della sua posizione,deve dare il suo contributo per la salvezza del Paese,anche se nella consapevolezza che niente potrà tornare più come prima.Non resti ancora sulla carta il vecchio auspicio di Garibaldi di fare il popolo italiano,che non è un processo numerico.
Ho come l’impressione che Conte stia fronteggiando più il coronavirus come elemento assassino per le persone che non per i ricconi lamentosi che hanno paura di impoverirsi come i loro operai che se sono intelligenti quanto basta, sanno che stanno sempre sul chi vive con la porta sempre pronta ad aprirsi e da attraversare dopo un bel calcio alle terga. Giulianelli, Guzzini, Boccia…date il buon esempio, andate a lavorare in manovia tutti quanti senza che nessuno vi costringa a fare oscuri sermoni senza capo né coda da cui traspare solo una tremula preoccupazione per i vostri capitali. Portatevi magari anche i vostri esperti in tempi e metodi che vi danno la giusta velocità alla catena di montaggi, Ciarapica e Salvini che prima o poi sarà costretto anche lui a cercare lavoro. Bella la craccata sui denti da parte di Massimo. Ah, poi magari, dopo il pandemico virus, telefonate a Draghi che se non è andato in pensione un consiglio potrebbe anche darvelo, magari uguale al mio.
Voi industriali vorreste personaggi alla Monti e alla Draghi, o meglio qualcuno legato alla confindustria. Che ne direste di un dittatore? Ma siccome viviamo in una repubblica parlamentare, nel bene e nel male, devono essere i cittadini a decidere chi mandare al governo e non delle lobbies.
Comincia il fuoco di fila degli imprenditori.
Prima il patron della Lube, ora Guzzini.
Chissà a chi toccherà domani fare campagna elettorale??
ECCONE UN ALTRO, DOPO GIULIANELLI, CHE VUOLE LE DIMISSIONI DI CONTE, PER SOSTITUIRLO CON DRAGHI, CHE NON SAPPIAMO NEANCHE SE LO VUOL FARE. COSTORO E QUELLI CHE VERRANNO DIETRO A LORO DOVREBBERO VERGOGNARSI DI SPECULARE SULL’EMERGENZA PER FARE CAMPAGNA ELETTORALE USANDO, PERALTRO, ARGOMENTI INDECENTI E CHE, DI SOLITO, SONO APPANNAGGIO DI ZOTICI ANALFABETI . AVETE NOTATO LA PICCINERIA DI INCENSARE CERISCIOLI, ADESSO CHE LI BLANDISCE?
La finanza, i mercati vivono di credenze, di illusori sentimenti e noi siamo in loro balìa. La colpa di Conte è la presunzione di credersi all’altezza di una situazione tanto più grande di lui, di non capire che il suo prestigio nei confronti dei mercati è nullo, inesistente, infinitamente inferiore a quello di Draghi. Sarebbe suo elementare dovere dimettersi, passare la mano a Draghi, ma non lo farà mai, è troppo narciso per farlo.
Per Pavoni. Forse Draghi aspira a diventare presidente della Repubblica.
Aridatece Berluscò
bis
Iacobini, per gli americani l’Italia ha attualmente un governo di sciuscià:“Gli italiani di oggi non ricordano una vecchia espressione: sciuscià. Erano gli scugnizzi napoletani che un tempo pulivano le scarpe ai soldati americani. Ecco, oggi il governo italiano è questo, uno sciuscià” – dice a Formiche.net dalla sua casa nel Maryland Luttwak – anche il Bangladesh e l’Afghanistan presto manderanno aiuti, magari anche il Congo. Il Congo Brazzaville, ovviamente. Immagino che sarà preparato per loro un gran ricevimento al ministero degli Affari Esteri (ride, ndr). Questa non può essere una mentalità da Paese G7”.
Io sono sinceramente preoccupato per Conte, tirato a destra e a manca da interessi di parte… prima o poi la giacchetta si strappa e allora che si fà ? Volenti o nolenti, ora abbiamo questo PdC, speriamo che non faccia troppi danni, ma di più non si può chiedere. L’equilibrio tra esigenze di salute (teoriche, nessuno può stabilire la probabilità di ammalarsi andando al lavoro) e economiche (anche qui nessuno può stabilire il punto di non ritorno per ogni singola attività) non lo sa NESSUNO. I danni ci sono e ci saranno.
Un Governo Tecnico c’è stato perchè con il Cavaliere avevamo toccato il fondo.Poi i tecnici non andavano più bene e siamo tornati ai politici con governi di tutti i colori che ne hanno combinate di tutti i colori.Abbiamo chiesto lumi a Cottarelli per evitare gli sprechi ma lo hanno fatto fuori,Cantone per la Corruzione nulla di fatto,Boeri stava risanando i conti dell’INPS ma con quota cento(A sostituire la Fornero che aveva dato una direzione chiara) li abbiamo nuovamente sballati e oggi quei soldi farebbero comodo alle imprese.Se poi vogliamo parlare degli sfaceli dei grandi Capitani d’Industria in ambito Pubblico chiedere ai vari Benetton,Montezemolo,Marcegaglia.Purtroppo uno dei grandi problemi di questo Paese è la mancata applicazione della Meritocrazia,si decide tutto all’interno delle stanze del potere sulla base di interessi privati e non sul benessere sociale.Spero veramente questa situazione compatti i lavoratori che sono la vera carne da macello in qualsiasi situazione,in questo duro momento chi capisce che non sta facendo un lavoro di prima utilità deve fermarsi per salvagurdare la Salute Pubblica.Ora tutti gli Italiani dovrebbero pensare all’ILVA di Taranto dove da decenni si combatte tra la vita e il lavoro e nessuno ha saputo trovare soluzioni decenti e intanto si continua a morire e il lavoro va a ramengo,però tutti saprebbero fare meglio di Conte in una situazione straordinaria come questa che non ha precedenti e non dà tregua perchè si muove velocemente e coinvolge tutto il Paese e sta mettendo in ginocchio perfino la tanto decantata efficienza del Nord.Dalla povertà si può uscire,dalla tomba no.Tutti vorremmo tornare ad essere il Grande Paese che eravamo,ma con la salute non si scherza.EL PUEBLO UNIDO JAMAS SERA VENCIDO!
https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/video-flash-ndash-tanto-ricordare-27-gennaio-scorso-giuseppe-230769.htm