«Inizio duro al Covid hospital,
grazie a chi ha donato»
Tra le offerte quella di due sorelline

CAMERINO - La dottoressa Gabriella Willi Mazzoli dell'associazione "A cuore aperto" racconta l'esperienza del personale che è in prima linea per combattere il virus

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L’ospedale di Camerino

 

Dalla prima linea dell’ospedale di Camerino, diventato Covid-hospital, la lettera di una dei medici che combattono l’emergenza e che ha voluto ringraziare tutti quelli che hanno fatto una donazione per aiutare. Tra questi anche due sorelline che hanno donato 15 euro, ciò che potevano. A scriverla è Gabriella Winni Mazzoli per l’associazione “A cuore aperto”.

«L’inizio è stato molto duro, perché in poche ore abbiamo dovuto trasferire i nostri ricoverati per poter accettare quelli colpiti da questo nuovo e preoccupante virus – scrive Mazzoli -. Noi cinque medici della Medicina, come i colleghi della Terapia Intensiva, abbiamo affrontato con tutti gli infermieri dell’ospedale fin dal primo momento, con senso del dovere e con tanta fatica questa nuova attività costituendo tre postazioni: la Rianimazione, la Semi intensiva ed una grande Medicina-CoVid collocata nei tre piani dell’ospedale: ex Ortopedia, ex-Chirurgia ed ex Medicina Interna. Per fortuna ogni giorno ed ogni momento sono arrivate da voi in mille modi parole di sostegno e di grande solidarietà che ci hanno notevolmente confortato. L’appello dell’associazione “A Cuore Aperto” ad una raccolta di fondi che voleva essere di supporto, vedendo dal di dentro le piccole necessità impellenti, al grande sforzo economico ed organizzativo della Direzione dell’Area Vasta 3 ed inviato a pochi amici, ha dilagato da loro in modo impensabile coinvolgendo altre associazioni e tanti nuovi amici che hanno voluto donarci quello che potevano ed anche di più.

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Gabriella Mazzoli

Ci ha gradevolmente stupito, tra tanti, il dono di due sorelline, una cinque euro, l’altra dieci euro, che hanno svaligiato per noi il loro salvadanaio. Le abbracciamo virtualmente per ringraziarle della grande commozione che ci hanno fatto provare. Grazie a tutti voi, sappiate che spenderemo, con attenzione al centesimo, quello che ci avete inviato (custodito con cura, come sempre, dalla scrupolosa ed efficientissima Barbara Marsili della BCC di Camerino che ci supporta dalle origini) comprando tutto ciò che serve per acquistare ottime attrezzature di cura e monitoraggio, per la sicurezza dei sanitari e per il comfort dei pazienti ricoverati che non possono vedere i familiari se non in videochiamata e quindi manifestano una profonda tristezza che noi cerchiamo con tutti i nostri sforzi di colmare. Vogliamo anche ringraziare con tutto il cuore i Dirigenti che ci hanno magistralmente coordinato fin dall’inizio: la cara, perfetta dottoressa Mosca, il super-infettivologo dottor Chiodera, il bravo e paziente dottor Sartelli ed anche i colleghi che sono venuti in nostro aiuto con tanta generosità. All’inizio, infatti, nei tre reparti eravamo solo noi della Medicina, poi sono arrivati i Cardiologi Irene Giannini e Paolo Bonelli (ora trasferiti alla Semi intensiva), poi i chirurghi Lino Pellerito ed Alessandro Paoloni, quindi gli Ortopedici Maria Grazia Bugatti e Nicola Di Palma ed infine i medici del Pronto Soccorso Angela Coccaro, Daniela Re, Elio Savoretti ed Umberto Caiazza. Con tanta umiltà e lo spirito di servizio che li ha sempre contraddistinti si sono spogliati delle vesti delle loro importanti specializzazioni e sono divenuti in breve degli ottimi pneumo-infettivologi. A loro ed ai preziosi colleghi della Rianimazione e della Semi intensiva ed a quanti da Macerata sono venuti a supportarli ( per fare solo un esempio lo Pneumologo Giordano Riccioni che è subito corso a dare il suo competente aiuto per onorare le orgogliose origini camerti), a tutti gli eccezionali, coraggiosi ed indispensabili Infermieri che lavorano senza soste con noi ed alle cinque fantastiche caposale che li coordinano: Gisella, Rosa, Samantha, Sara e Tina. A loro vada il ringraziamento più sincero, perché tutti insieme abbiamo costituito un Team affiatato ed efficiente, più di sempre al servizio della nostra Comunità. A tutti voi grazie di cuore e la certezza che… “Andrà tutto bene”».

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