Covid-19, il sindaco di Matelica
scrive a Conte e Ceriscioli:
«Mantenere e potenziare l’ospedale»

L'APPELLO di Massimo Baldini che chiede anche la riapertura del reparto di lungodegenza vista la decisione di dedicare, per l’Area Vasta 3, il nosocomio di Camerino alla cura dei pazienti contagiati

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Massimo Baldini, sindaco di Matelica

 

«Il mantenimento e potenziamento nell’ospedale di Matelica e la riapertura del reparto di lungodegenza, al fine di soddisfare le reali quanto ormai indispensabili ed irrinunciabili esigenze di una popolazione tra le più longeve d’Europa che solo nella città di Matelica conta il 25% degli abitanti sopra i 65 anni». Il sindaco Massimo Baldini e l’assessore alla Sanità Rosanna Procaccini chiedono al premier Conte, al governatore Ceriscioli, al prefetto Rolli, al direttore Asur Marche Nadia Storti e al direttore Area Vasta 3 Alessandro Maccioni un impegno tempestivo che contempli queste soluzioni e una «particolare attenzione e massima tutela nei confronti del personale medico, paramedico e tecnico come disposto dall’ultimo Dpcm del 9 marzo 2020».

Rosanna-Procaccini

Rosanna Procaccini

In merito all’ospedale matelicese si esorta al «potenziamento dei servizi essenziali, di base, ambulatoriali nonché delle prestazioni indispensabili per le popolazioni del territorio compresi gli studenti universitari rimasti nelle città di Matelica, Camerino e zone limitrofe, nonostante la sospensione delle lezioni. In questo particolare e difficile momento storico – prosegue la nota – che sta mettendo a seria prova sia sanitariamente che economicamente il mondo, l’Italia, e quindi la nostra regione, l’Amministrazione Comunale di Matelica sta cercando di comprendere le motivazioni che hanno indotto gli organi di competenza a decidere di dedicare, per l’Area Vasta 3, l’ospedale di Camerino alla cura dei pazienti affetti da Covid-19. E’ intuibile che si è ricercata una struttura in possesso dell’unità di rianimazione sottovalutando che tale struttura sanitaria era il punto di riferimento per svariate patologie e indagine diagnostiche dell’entroterra maceratese – sottolineano sindaco e assessore -. Un’area, quella dell’entroterra maceratese, pesantemente martoriata dal sisma del 2016, le cui ferite sono tutt’altro che rimarginate, di fatto sanguinano ancora sia sul piano strutturale-abitativo che su quello aziendale ed economico. La decisione, giunta a ciel sereno, di trasformare l’ospedale di Camerino in un centro di emergenza per malati da Coronavirus, ha intensificato i dubbi circa la volontà di far ripartire e ripopolare detto territorio. I numerosi spostamenti provenienti da altre aree vaste di pazienti affetti da Covid-19 fanno temere che tale area possa divenire il lazzaretto della provincia di Macerata, un’area sino ad oggi non contagiata dal virus – concludono Baldini e Procaccini – L’amministrazione Comunale di Matelica chiede un’esaustiva ed articolata risposta tesa a scongiurare la desertificazione dell’intera area montana».

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