di Alessandra Pierini
«Eppur si muove» è la frase d’autore più adatta a descrivere lo stato dell’arte dei lavori per la realizzazione dell’impianto natatorio di Fontescodella, diventato nelle ultime settimane centro focale del dibattere tra Romano Carancini e Bruno Mandrelli, i candidati del Pd alle primarie del 1 marzo per il Comune di Macerata. Il movimento di cui si ha traccia però non è quello dei paletti che, “miracolosamente” apparsi in questi ultimi giorni a ridosso del palasport Fontescodella nell’area in cui dovrebbero sorgere le tanto agognate piscine, non potevano passare inosservati. Il passo fatto negli ultimi giorni è molto meno evidente e va cercato nelle decisioni della giunta comunale.
Il 13 febbraio infatti l’amministrazione Carancini ha deliberato, con una certa urgenza, di avviare la procedura per giungere ad un accordo bonario con la Fontescodella spa per chiudere l’annosa controversia relativa alle utenze non pagate nella gestione della piscina di viale Don Bosco che secondo l’amministrazione ammontano a oltre un milione di euro.
Quale collegamento con il nuovo impianto natatorio? Un potenziale nuovo socio vicentino o forse acquirente del consorzio di imprese, orfano della Sielpa che ne era capofila ed è uscita di scena in seguito al fallimento, e di cui si parla da tempo (leggi l’articolo) avrebbe infatti posto come condizione per l’ingresso di chiarire la posizione debitoria nei confronti del Comune di Macerata e la Fontescodella spa avrebbe chiesto una soluzione che permettesse di dare risposte in tempi brevi.
L’amministrazione, anche su parere dell’avvocato Alessandro Lucchetti (atto che non figura però tra i ben 17 allegati alla delibera), avrebbe allora proposto la soluzione adottata e regolata dall’articolo 240 del codice degli appalti che prevede la formazione di una commissione composta da tre soggetti, uno nominato da ognuno dei soggetti coinvolti e il terzo scelto di comune accordo, la quale dovrà stabilire a quanto ammonta effettivamente il debito della Fontescodella Spa nei confronti del Comune.
Ad oggi l’ente ha avanzato alla società richieste per un importo pari a oltre un milione di euro, comprensivo di acqua, gas, energia elettrica e arredi, portati via quando la gestione è stata affidata al Centro nuoto Fiuggi. La Fontescodella Spa ha più volte fatto presente che i contatori erano ibridi, usati da più soggetti, e gli importi segnalati non erano corretti.
Nel frattempo è iniziata la campagna elettorale in vista delle primarie del centro sinistra per la scelta del candidato sindaco. Bruno Mandrelli non ha perso occasione per punzecchiare il sindaco Romano Carancini, suo rivale, sui ritardi per la realizzazione delle piscine. E, oltre a delibere e pareri a ritmo incessante di pochi giorni, ecco apparire i paletti bianchi e rossi che delimitano il perimetro dell’area .
Il presidente della Fontescodella spa Fabio Paci dei paletti non sa niente: «Non siamo stati noi a metterli». Per quanto riguarda invece l’accordo bonario sulle utenze, spiega: «Siamo stati noi a chiedere di risolvere la questione perchè crediamo che trovare la sintesi sia nell’interesse di tutti». Sull’inizio dei lavori: «Dovrebbero partire a breve. Non sono collegati all’esito dell’accordo bonario ma devo dire in tutta franchezza che prima si fa e meglio è». Dopo i paletti, nell’area spunterà anche una gru? «Non so cosa dire, il lavoro non lo faccio io, non so se qualcuna delle altre società ha questo programma».
(foto di Guido Picchio)
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Che la farsa abbia inizio! Pardon, continui!!
Non è che li palitti la missi caranci’…ahaaa dimenticavo oggi è carnevale…
ma si li avranno messi i tecnici del comune.
Al nostro sindaco I paletti glieli avrebbero dovuti mettere in un altro posto…
ma x caso ci sono in vista le elezioni …. ????
arriveranno anche le RUSPE
piano piano la costruiranno!!!! se solo avessimo le conoscenze politiche del ASD civitanova nuoto……
QUAQUARAQUAAAAAAAAA tanto alla fine li votate sempre è inutile che sparlate sparlate è tutta fuffa …….a allora carancini sia per sempre almeno quello che dice fa …………..quaquaraqua si quaquaraquaaaaaaaaa
Già in passato, quando c’è stato un contenzioso che si trascinava da anni, ed il Comune doveva incassare molti denari, si è praticamente calato le braghe, facendo un maxi-sconto da paura che, economicamente, se fatto da una qualsiasi ditta privata, avrebbe fatto urlare al TSO immeditato per l’amministratore.
In soldoni il Comune vantava un credito cospicuo, si misero d’accordo bonariamente, e il risultato fu un bel maxi sconto, in cambio dell’asfalttura di Via Roma (https://www.cronachemaceratesi.it/2012/08/25/al-via-il-rifacimento-dellasfalto-in-via-roma/229230/)
La ditta era al Sielpa, quella che avrebbe dovuto fare le piscine…
Ecco, appunto: avrebbe dovuto fare le piscine…
Adesso si parla di un “mettiamoci d’accordo” che probabilmente (molto probabilmente) significherà un accordo bonario al ribasso (del tipo: ci dovete 100, pertendiamo solo 50e chiudiamola qui).
Al RIBASSO.a
LA IN BASSO, cioè in quel posto dove se lo prendono sempre i cittadini….
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In piena cagna elettorale (sebbene il Sindaco avesse promesso, oramai quasi 3 anni fa, che i lavori sarebbero iniziati “a breve” e, conseguentemente, avrebbe perciò dovuto dimettesi perchè NON ha mai mantenuto la parola data pubblicamente: gli indiani direbbero “lingua biforcuta”) ecco che, ipocritamente, si fa vedere che l’inizio dei lavori sarà imminente: messi i paletti, nei prossimi giorni forse la gru, poi una bella recinzione arancione sul cantiere ed infine due o tre operai che fingono di lavorare….
E poi in POMPA MAGNA il solito proclama (stile ventennio) di inizio lavori, spezzeremo le reni alla Grecia, li fermeremo sul bagnasciuga, tra poco nuoterete tutti nelle piscine…
E qualche beccone/beccaccione/farlocco crederà alla favoletta e magari gli darà ancora pure il voto….
Francamente sentire il Presidente della Fontescodella Piscine spa dire che non sa chi ha recintato l’area e che non sa nemmeno se, ed eventualmente da chi, sarà posizionata una gru nell’area di cantiere, è qualcosa di sbalorditivo. Su questo aspetto siamo alle comiche, per fortuna a quelle finali.
Per quanto riguarda invece la commissione per stabilire l’entità del pregresso, si evidenzia ancora una volta la sudditanza dell’attuale Amministrazione rispetto alla Fontescodella Piscine spa e la disparità di trattamento adottata in casi consimili a seconda della vicinanza o della lontananza politica.
Il Presidente della Fontescodella Piscine Spa afferma che non sa chi ha recintato l’area e – udite udite – che addirittura non sa nemmeno se, quando e da chi sarà posizionata una gru!!?? Nel frattempo, il Sindaco decide di affidare ad un “arbitrato” – chiederemo i relativi costi e vedrete che saranno ingenti – per “stabilire qual”è l’entita dei crediti”!!?? Tra poco ci sarà la farsa dell’inaugurazione di un finto cantiere in “stile fantozziano”, con un “addetto” ai pedali per muovere sagome di operai con l’elmetto a fare “ammuina”. L’unico piccolo risparmio sarà costituito dal fatto che di elmetti ne abbiamo già numerosi: quelli indossati dal sindaco quando recita la parte del “sindaco orologiaio” sulla “torre dei pupi”!
Prima di mettere la gru, sono convinto, verrà installato il cartello di cantiere, con tutti i dati precisi dell’opera. Magari prima delle elezioni comunali.
Perchè un “atto di indirizzo” fulmineo, assunto dal sindaco Carancini, presente la Giunta (ad eccezione dell’avv. Luciano Pantanetti) , nell’adunanza del 13 c.m. , acchè il Dirigente dei Servizi Tecnici ing. Tristano Luchetti adotti celermente tutti gli atti necessari per avviare la procedura prevista dall’art. 240 D.L.gs.163/2009 (Codice degli appalti) per chiudere in via bonaria la lite tra il Comune di Macerata e la Fontescodella s.p.a. i cui termini sono a tutti noti sin dal maggio /giugno 2013 controversia che secondo gli Uffici Comunali dovrebbe oggi vedere il Comune di Macerata creditore di ca. Euro 900 000, richiesta che la Fontescodella s.p.a. contesta, opponendo in buona sostanza un credito derivante dall’importo di lavori eseguiti nelle piscine di Viale Don Bosco, la cui gestione era stata chiesta dalla stessa s.p.a. , acchè gli utenti di dette piscine non si disperdessero nell’attesa della costruzione del nuovo polo natatorio in regime di “concessione”( in pratica c’è da scegliere tra l’ipotesi di una sola “concessione” e quella di due concessioni, funzionali tra loro e comunque caratterizzate che, in entrambe i casi, il Comune di Macerata ha di fronte gli stessi concessionari per la realizzazione e gestione del polo natatorio e di parecchio altro a Fontescodella e per la gestione delle piscine di Viale Don Bosco, che per poter essere utilizzate avevano bisogno di alcuni interventi funzionali, nell’interesse, in primo luogo della “gestione”). Che c’è di nuovo, da richiedere una decisione fulminea, che nella sostanza ed anche nella forma del provvedimento in primo luogo sconfessa l’operato di alcuni non disprezzati dirigenti del Comune di Macerata negli anni passati; e che tutto sia fatto dai nuovi chiamati a”spron battuto” onde consentire al sindaco uscente di far giungere un concreto messaggio di pace alla Fontescodella s.p.a., perché sia indotta a far qualchecosa (ad esempio erigere una gru) che dia ai distratti e disinformati (un po’anche per loro colpa) cittadini -elettori maceratesi il convincimento che i lavori di costruzione delle piscine siano in corso ( anzi “fatti” come il sindaco fa scrivere su qualche giornale, che registra e passa oltre, senza adempiere all’obbligo di verifica …così come per lo svincolo di Via Mattei – La Pieve). Da ultimo una domanda: l’atto di indirizzo ha ben 17 allegati, quasi tutti già noti, ma non il “parere” dell’avv. Alessandro Lucchetti al quale fa frequentemente riferimento, negandone però o comunque ritardandone la lettura a chi ne potrebbe avere interesse, dal momento che il sindaco e i suoi fedelissimi non sono certamente i soli cittadini di Macerata. La ragione adotta per la mancata allegazione del “parere” del legale è francamente risibile: mantenere segreta la linea difensiva del Comune, che ha già deciso di arrendersi ! Suvvia, evitiamo almeno il ridicolo! E’ però possibile che l’avv. Lucchetti professionista preparato e serio, si sia spinto nel suo parere sino ad evidenziare le oggettive difficoltà di un percorso che si snoda all’interno di un rapporto tra committente pubblico e concessionario, con il primo che appare pregiudizialmente orientato ad essere”largo di maniche”, pur di conseguire il risultato” oggetto del desiderio”: la vittoria, per ora, nelle “primarie del partito democratico.