Casa di riposo più grande,
c’è la posa della prima pietra

MATELICA - La struttura della fondazione Tommaso De Luca-Enrico Mattei si arricchirà di un nuovo padiglione. Un anno per i lavori, 28 posti in più per gli anziani

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Il sindaco Massimo Baldini, l’assessore Guido Castelli e il vescovo Francesco Massara posano la prima pietra

di Monia Orazi

Sarà ampliata la casa di riposo fondazione Tommaso De Luca-Enrico Mattei di Matelica. I lavori dureranno circa un anno, affidati alla ditta Mecella di Matelica e consentiranno di costruire un nuovo padiglione destinato ad ospitare 28 anziani, con la necessità di ampliare anche la dotazione di personale che attualmente ammonta a 50 addetti alla cura dei nonnini.

casa-di-riposo-matelica-9-488x650È stata una scelta difficile, quella del cda guidato da Margherita Lancellotti e dal suo vice Egidio Montemezzo, perché gli alti costi non hanno permesso di ricostruire totalmente la struttura, di cui una piccola ala è rimasta danneggiata dal terremoto ed è in attesa dei lavori. Così si è scelto di ampliare la casa di riposo, dove inizialmente saranno collocati gli anziani della zona interessata dai lavori, successivamente sarà aperta a nuovi ospiti provenienti da tutto il territorio. Il progetto è stato redatto dall’architetto Fagnani e dal geometra Gianni Trampini.

Alla cerimonia per la posa della prima pietra, oltre all’intero cda della fondazione, è intervenuto l’arcivescovo Francesco Massara insieme ai parroci ha ricordato che «la ricostruzione che non è solo quella strutturale, che serve, ma dobbiamo porre attenzione alla ricostruzione sociale che dobbiamo fare quella cioè dei cuori, dell’anima, per un servizio che si fa alla comunità, agli anziani, alle famiglie». Il presule si è anche complimentato con le suore, per il lavoro che questa struttura svolge incontrando personalmente anche alcuni ospiti e dipendenti e mostrando vicinanza e paterna attenzione alle persone interessate.

casa-di-riposo-matelica-5-488x650Presente l’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli che ha detto: «La ricostruzione a cui stiamo assistendo è un pezzo della ricostruzione che non è mai sufficientemente riconosciuto che è quella dei più fragili, più deboli, pensiamo giustamente agli edifici, ai diritti, agli indennizzi, però dietro quelle pagine sconvolgenti c’è anche la storia di tante persone che evidentemente ne hanno risentito dal punto di vista psicologico, umano e fisico». Il sindaco Massimo Baldini, presente insieme al vice sindaco Denis Cingolani e agli assessori Rosanna Procaccini, Maria Boccaccini, Giovanni Ciccardini, Graziano Falzetti, ha ribadito l’impegno della sua amministrazione, anche tramite i tecnici comunali, nel venire incontro e risolvere le problematiche che si manifestano al fine di perfezionare un servizio prezioso per tutta la comunità e si è complimentato per come è stata gestita la pandemia.

Sono intervenuti le suore francescane clarisse che svolgono il servizio religioso presso la struttura, i carabinieri di Matelica, il rappresentante della Bcc di Recanati che ha erogato il mutuo necessario a finanziare i lavori.

 

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