Un’area sae a Camerino
di Monia Orazi
Scadrà il 31 maggio prossimo il termine per dichiarare alla Protezione civile di essere in possesso dei requisiti per continuare a rimanere nelle Sae o a percepire il contributo di autonoma sistemazione, ma la novità è che si farà tutto online, non si potrà più consegnare domanda cartacea al Comune.
Inoltre servirà la carta di identità elettronica, spid o carta nazionale dei servizi: l’identità digitale servirà ai terremotati che dovranno confermare il diritto a percepire il contributo di autonoma sistemazione o a rimanere nelle soluzioni abitative di emergenza. La compilazione dovrà avvenire esclusivamente online, su una piattaforma web in fase di predisposizione da parte della Protezione civile. A denunciare la situazione di difficoltà per i tanti anziani dell’entroterra è Diego Camillozzi, presidente dell’associazione La terra trema noi no: «La Protezione civile nazionale vorrebbe introdurre la presentazione telematica. Ancora una volta abbiamo dimostrazione di quanto poco si conosca il tessuto sociale dei comuni più colpiti dal sisma. Ma non ci stupisce visto che Curcio il capo di Protezione civile non si è mai degnato di avere un confronto con chi a differenza conosce molto bene le problematiche del territorio. Stesso capo della Protezione Civile che, nonostante i nostri appelli, ha deciso di ricorrere contro i terremotati nella causa sul Cas che ci vedeva in parte vincitori riguardo le gravi discriminazioni di trattamento. Per l’altra causa siamo ancora in attesa della fissazione dell’udienza». La preoccupazione di Camillozzi riguarda i tanti anziani che stanno nelle Sae o percepiscono il Cas: «Queste persone si rendono minimamente conto di quanta popolazione anziana ha il nostro territorio? È già tanto chiedere una presentazione telematica, figuriamoci se dovrà essere fatta tramite Spid, la maggior parte delle persone non sa nemmeno cosa sia, assurdo. Ancora più assurdo è chiedere di far tutto in meno di 20 giorni visto che il modulo da presentare ancora non esiste. A differenza del commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, della Regione Marche con l’assessore Guido Castelli, di molti politici e del suo predecessore Angelo Borrelli che si sono sempre mostrati disponibili all’ascolto delle problematiche. Curcio, capo della Protezione civile non pervenuto. Chiederemo a Chi l’ha visto». Già da dividersi giorni il Comune di Visso ha avvisato i propri cittadini: «Da quanto informalmente comunicato dagli uffici della struttura commissariale, per la compilazione della documentazione per il mantenimento dei benefici (Cas e Sae), ad oggi improrogabilmente fissata nella data del 31 maggio 2022, sarà necessario possedere l’identità digitale (spid, carta identità elettronica o carta nazionale dei servizi). Si comunica inoltre che, rispetto a quanto avvenuto negli anni precedenti, la compilazione della documentazione da parte dei percettori Cas ed assegnatari Sae dovrà avvenire online in una piattaforma in fase di predisposizione da parte degli uffici competenti. Pertanto, salvo diverse indicazioni, non sarà più possibile presentare la documentazione cartacea agli uffici comunali come effettuato negli scorsi anni».
Ogni anno la Protezione Civile impone che facciamo questa comunicazione ai Comuni per far sapere se ancora abbiamo bisogno della SAE e del CAS quando il Comune stesso queste cose GIÀ LE SA. Il Comune sa se un nucleo familiare ha cambiato composizione, visto che all'anagrafe hanno tutti i registri con informazioni su nuovi nati, morti, trasferimenti di residenza, matrimoni, divorzi ecc... ecc... Così come è sempre il Comune a rilasciare l'agibilità della casa una volta ultimati i lavori, quindi in Comune sanno perfettamente se ho di nuovo casa mia oppure se è ancora inagibile... Allora perché la Protezione Civile continua a tartassarci con questa inutile ulteriore pratica burocratica che è una seccatura per noi cittadini e un modo X ingolfare gli uffici Comunali?
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