Il taglio del nastro
di Francesca Marsili
«Con questa scelta che io reputo incontestabile, oramai diventata esempio a livello nazionale, oggi consegniamo altri appartamenti, un patrimonio che va non solo alle famiglie di oggi, ma anche a quelle di domani». Così il sindaco uscente di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha ufficialmente consegnato 18 appartamenti, realizzati in sostituzione alle Sae, in piazzale Della Battaglia, lotto B.
Un abbraccio al sindaco durante la consegna delle chiavi
Alla cerimonia erano presenti oltre alle famiglie assegnatarie, il presidente di Erap Marche Saturnino Di Ruscio, il segretario generale di Erap Marche Maurizio Urbinati, il Rup Franco Ferri e la responsabile dell’Area lavori Pubblici del comune di Tolentino Katiuscia Faraoni.
«Il ritardo c’è, lo abbiamo sempre ammesso, ma il risultato è eccezionale – ha commentato il primo cittadino prima di consegnare le chiavi ai destinatari – consegniamo questi 18 appartamenti, pochi giorni fa ne abbiamo consegnati altri 16 in via Otto marzo, ne consegneremo altri subito dopo le elezioni in contrada Pace ora che i lavori sono ripartiti spediti dopo il blocco dovuto all’aumento dei prezzi delle materie prime. Le famiglie che sono qui oggi hanno sicuramente sofferto per l’attesa – ha concluso – ma credo che in cuor loro comprendano quanto sia complicato».
Saturnino Di Ruscio
Soddisfatto il presidente Di Ruscio ha commentato: «E’ stata un’avventura non facile, ma ne abbiamo tirato fuori un posto meraviglioso, sembra quasi di stare in Sardegna per come è curata la parte estetica, con grande qualità. Sarà un posto bello e dignitoso. C’è ancora molto da fare qui a Tolentino, i miei complimenti vanno a Pezzanesi che ha intrapreso una strada che sta dando i giusti frutti».
Il segretario Urbinati ha parlato di numeri «al termine di questa avventura, a Tolentino, ci saranno altri 177 alloggi di edilizia residenziale pubblica. Questa è un’operazione che va a vantaggio delle famiglie che hanno subito danni alle proprie abitazioni e nel prossimo futuro saranno a vantaggio di tutta la popolazione. Operazione che alla fine degli interventi costerà 26 milioni di euro. Abbiamo recuperato case che probabilmente non avrebbero visto un futuro con grande impegno verso la sostenibilità ambientale». L’ingegner Franco Ferri ha espresso soddisfazione «nel consegnare questi appartamenti e i tanti ostacoli superati. Noi sottolineiamo che non abbiamo sforato nelle spese, in questo momento obiettivo importante».
L’edificio è suddiviso in due blocchi dove vengono previsti 9 appartamenti per ogni scala, in numero di tre per ogni piano e quindi per un totale di 18 appartamenti. Ogni appartamento prevede un soggiorno, cucina, tre camere, due bagni e due ampi terrazzi.
Tutte le unità abitative e le parti comuni sono conformi alla legge sulle barriere architettoniche. Gli impianti di riscaldamento sono radianti a pavimento con generatore centralizzato a pompa di calore posti in copertura. La distribuzione è prevista per ogni singola unità con attivatori delle utenze con contabilizzatori dei consumi sia per riscaldamento, con regolazione interna con singoli termostati, che per acqua sanitaria calda e fredda. L’impianto elettrico delle abitazioni a norma con prese, impianto telefonico, tv centralizzato e satellitare. Tutte le opere sono state realizzate nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia urbanistica ed edilizia, igienico-sanitaria, sicurezza, acustica e risparmio energetico.
A seguito degli eventi sismici dell’agosto e ottobre del 2016 il Comune di Tolentino ha avanzato la richiesta di acquisizione dell’area per ottenere abitazioni in sostituzioni delle sae e una parziale revisione del progetto per ottenere, con la volumetria disponibile, un numero maggiore possibili di unità abitative; su 177 appartamenti finanziati, quelli consegnati fino a oggi sono 77.
Queste le famiglie assegnatarie dei 18 appartamenti: Clementini Ugo, Segala Renzo Gaetano, Proietti Andrea, Reali Maria, Forconi Vittorio, Bravetti Lucia, Marcellino Sara, Salvucci Ada, Pagliari angela, Ilari Ezio, Bergamaschi Elisabetta, Corsalini Lamberto, Pazzelli Rosario, Mbaye Ndeye Ndoumbe, Gattari Giovannina, Bibini Nazzareno, Petini Federica, Dioume Mamadou.
Il sindaco Giuseppe Pezzanesi consegna una delle chiavi
Maurizio Urbinati
Il sindaco, con la cassetta delle chiavi da consegnare, insieme a Katiuscia Faraoni
Franco Ferri
Sei...6...anni dopo il sisma. Altro che "strutture di emergenza
Valentina Parrucci ed è andata bene. In Campania c'è chi ormai ha completamente rinunciato dopo il terremoto degli anni '80.
Andrea Candice no non è andata bene per niente. Questa gente ha ancora le proprie case terremotate. Queste erano le case provvisorie che dovevano arrivare qualche mese dopo il sisma. "Strutture di emergenza"
Valentina Parrucci lo so e sono perfettamente d'accordo con te. È molto ironico il mio "è andata bene".
Anche a Macerata dovevano esserci consegnate. Ma che fine avranno fatto?
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Finalmente…..
Anche se in Albania nel giro di due anni dal terremoto sono state consegnate 150 case singole in muratura