Un cantiere a Camerino
«Ricostruzione verso la ripresa» grazie all’ordinanza 126 per far fronte ai costi delle materie prime. A dirlo sono diverse associazioni, ordine professionali e comitati coinvolti nella ricostruzione.
«Un nuovo prezzario per le opere da eseguire nel cratere del Centro Italia e una revisione al rialzo del costo parametrico e dei contributi concessi» che rientrano nell’ordinanza di Legnini sono «Un segnale importante per non arrestare la ricostruzione del patrimonio edilizio e, soprattutto, del tessuto socioeconomico dei nostri territori vessati dapprima dal sisma ed ora dalla speculazione finanziaria del caro energia e delle merci» dicono Ance Marche, Anaepa-Confartigianato Marche, Aniem-Confapi Marche, Cna-Costruzioni Marche, Federazione Ordini ingegneri Marche, Federazione Architetti Marche, Fondazione Regionale Collegi dei Geometri delle Marche, Ordine dei geologi delle Marche, La terra trema noi no, La voce dei terremotati, Mutui sulle macerie. «Previsti nell’ordinanza anche un prolungamento dei tempi di affidamento dei lavori e “l’osservatorio dei prezzi”, un tavolo tecnico dove instaurare una fattiva collaborazione finalizzata a monitorare i costi delle materie prime e favorire il dialogo tra la struttura commissariale, le Regioni e il mondo professionale e imprenditoriale». Hanno inoltre accolto «con grande apprezzamento il meccanismo di compensazione per le opere in corso varato nell’ordinanza, che consentirà alle imprese ristori adeguati e soprattutto in tempi celere». Quanto è stato fatto non è un risultato scontato, resta però da aspettare il visto di legittimità della Corte dei Conti «che ci tiene tutti ancora con il fiato sospeso».
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