Lo striscione affisso fuori dall’aula del convegno
di Giulia Sancricca
L’incontro per il rilancio economico delle zone terremotate che si è svolto ieri pomeriggio a Camerino è stata l’occasione per portare all’attenzione del Commissario Giovanni Legnini il problema del ritardo nella costruzione della scuola Betti della città. «Ricostruire la scuola. Basta parole». Recitava così lo striscione affisso fuori dall’aula del convegno. Prima dell’inizio del dibattito, Legnini si è confrontato con il dirigente scolastico Francesco Rosati che aveva richiesto un incontro. «Gli avevo inviato una missiva per conoscere l’evoluzione della vicenda – spiega Rosati – e in attesa che mi rispondesse ho richiesto l’incontro, tramite il commissario prefettizio Paolo De Biagi, approfittando della venuta di Legnini a Camerino».
Giovanni Legnini
Diversi i nodi da sciogliere che frenano la ripresa dei lavori per il plesso scolastico: «L’impresa si rifiuta di stipulare il contratto e di produrre una nuova polizza di assicurazione a garanzia degli obblighi perché l’agenzia che aveva rilasciato la polizza è fallita – spiega Giovanni Legnini – . Si rifiuta di andare avanti con i lavori per via dell’aumento dei prezzi e non deposita la variante che si è resa necessaria a seguito di una sorpresa geologica sanabile che si è manifestata sul sito. Li abbiamo convocati per mercoledì prossimo. A quel punto bisognerà negoziare o dovremmo risolvere il contratto e rifare una gara d’appalto».
Dall’altra parte, Alfio Caccamo, a nome dell’associazione temporanea di imprese, spiega che «I problemi sono due e siamo convinti che il commissario li risolverà egregiamente come già sta facendo. L’impresa ha tutta la volontà di firmare il contratto perché ha investito centinaia di migliaia di euro – spiega l’imprenditore – ha redatto i progetti e iniziato i lavori a settembre 2021. È però necessario risolvere la questione dell’adeguamento dei prezzi e quello della grande quantità di acqua che ancora oggi affiora nell’area. Si tratta di un problema idrogeologico che abbiamo scoperto a settembre quando abbiamo iniziato gli scavi. Sono convinto che nel confronto di mercoledì il commissario ci darà le giuste soluzioni: sono problemi che può risolvere solo lui. A quel punto saremo pronti a firmare il contratto. Il nostro obiettivo è di iniziare e terminare la scuola il prima possibile».
Francesco Rosati
Il dirigente Francesco Rosati ci tiene a evidenziare la necessità che «la scuola venga inserita le priorità nazionali. Entrando nel dettaglio della scuola Betti – aggiunge – Legnini ci ha spiegato che la questione del prezziario sarà risolta nelle prossime ore, come annunciato anche durante il convegno. Ci auguriamo che il disagio delle tre scuole (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) al momento spostate provvisoriamente in altre strutture, finisca presto. La scuola moderna non si limita solo all’aula tradizionale, ma ha bisogno di aule di musica, aule speciali, laboratori. E questo adattamento a cui siamo stati costretti non corrisponde alla vivacità della scuola che aveva portato da tempo il mio predecessore Maurizio Cavallaro. Camerino è una città che ha bisogno di far vivere le scuole. Siamo però felici che il rapporto con il Commissario sia sempre stato stretto, anche grazie alla mediazione del sindaco prima e del commissario prefettizio ora. Sono sicuro – conclude – che anche il nuovo sindaco che verrà sarà attento a questa problematica perchè tutta la città ha bisogno di una scuola nuova».
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