Il Comune di Macerata
di Luca Patrassi
Cresce il numero delle famiglie in difficoltà, un trend che si materializza anche nelle statistiche ufficiali. Il dato arriva dalla pubblicazione, sull’Albo pretorio del Comune di Macerata della determina che approva lo stanziamento dei fondi previsti dalla Regione Marche per aiutare le famiglie in difficoltà alle prese con il pagamento dell’affitto di casa. Un fondo sociale che si inserisce nell’ambito dei vari progetti sostenuti dalla Regione e volti a cercare di non lasciare indietro nessuno. Operazione complessa in tempi di crisi economica, numeri allarmanti se si pensa che la determina è sì stata pubblicata ora, ma si riferisce alle domande di accesso ai contributo del bando attivato per il 2019, quindi prima della devastante emergenza Covid-19. Numeri preoccupanti che evidenziano la presenza di centinaia di famiglie alle prese con la difficoltà quotidiana di fare fronte alle spese in carenza di adeguate voci di entrata. Le domande di accesso ai contributi dovevano essere inoltrate ai Comuni entro il 30 novembre dello scorso anno, due le fasce Isee previste (una massima di circa seimila euro e l’altra di 12mila) e incrementi percentuali in presenza di famiglie con anziani, figli minori, disabili a carico. Al Comune di Macerata sono arrivate 243 domande di accesso al fondo, 235 quelle risultate in regola con un fabbisogno totale di circa 635mila euro. «Un’azione di sostegno sociale per la quale la Regione lo scorso anno ha impegnato 2,8 milioni di euro, 260mila dei quali per il Comune di Macerata» rileva l’assessore regionale Angelo Sciapichetti. Uscendo dal contesto regionale per rientrare in quello municipale di Macerata, si nota che a fronte di un fabbisogno delle famiglie maceratesi espresso in 635mila euro ne erano disponibili 260mila di fonte regionale. A fronte di questa situazione di emergenza il Comune di Macerata ha integrato la somma con circa 50mila euro e si è arrivati a 300mila euro. Meno della metà dei fondi necessari: il Comune ha “risolto” la questione ripartendo il fondo tra tutti i 235 aventi diritto. Visto che il problema esiste, è auspicabile che il Comune, per l’anno in corso, intervenga per adeguare gli strumenti finanziari alle esigenze reali.
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