di Luca Patrassi
Ai tempi del coronavirus il passaggio dallo smart working allo smart walking è breve. Anche il pellegrinaggio Macerata- Loreto cede il passo al Covid 19. Il comitato ha già pubblicato sul sito dell’associazione l’annuncio che l’edizione 2020, programmata per il prossimo 13 giugno, non si svolgerà nei modi consueti. Per la prima volta dal debutto avvenuto nell’ormai lontano 1978, anno della prima edizione. In tempi di smart working anche il pellegrinaggio si converte per assumere la forma di un cammino forzatamente “intelligente” legato al coronavirus. Non ci saranno di sicuro i centomila pellegrini in cammino e si sta discutendo su due possibilità operative per il pellegrinaggio. La prima ipotesi è quella di un cammino fatto di pochissime persone- tipo i riti pasquali in piazza San Pietro – trasmesso in diretta, la seconda è una veglia notturna nella Santa Casa di Loreto, sempre con testimonianze, preghiere e con le varie dirette. «In questi giorni – rileva Ermanno Calzolaio sul sito del comitato del Pellegrinaggio – tanti ci hanno scritto per chiederci: il pellegrinaggio si farà? Ci siamo sentiti provocati da questa domanda, a partire dalla quale abbiamo cominciato a muovere alcuni passi, emersi durante un dialogo nei giorni scorsi e che desideriamo comunicare e condividere….Il pellegrinaggio è ora. Questa rinnovata apertura alla realtà che cosa ci chiede? Benché l’andamento della situazione sia imprevedibile, sembra poco realistico pensare che per giugno tutto potrà essere come prima e, comunque, ci sembra sconsigliabile un assembramento così imponente di persone e poco ragionevole chiedere l’impegno dell’assistenza sanitaria e delle forze dell’ordine. Questo non ci impedisce di metterci in cammino e di scoprire la pertinenza del tema che abbiamo scelto: “Mi sono scoperto all’improvviso un bisogno di impossibile”. Da qui tre proposte: mantenere un legame tra di noi e con i responsabili dei gruppi che ogni anno organizzano i pullman e i gruppi, utilizzando anche ogni mezzo che la tecnologia rende possibile, raccogliere e inviare intenzioni di preghiera e recitare l’Angelus ogni giorno al risveglio». Quale che sia la soluzione finale, il cammino sarà un cammino di fede. Come accade dal 1978.
Tempo di decisioni anche per la prossima stagione lirica allo Sferisterio. “Il Macerata Opera Festival, compatibilmente con le disposizioni attuali, desidera mantenere – si legge in una nota dell’associazione Sferisterio – le proprie abitudini di condivisione e partecipazione attiva. Così, giovedì 16 aprile alle ore 18, invita mecenati e sponsor a un aperitivo virtuale in cui il presidente Romano Carancini, il sovrintendete Luciano Messi. la direttrice artistica Barbara Minghetti, il direttore musicale Francesco Lanzillotta illustreranno alcuni dettagli della programmazione e il percorso che si sta compiendo in relazione alle disposizioni delle autorità sugli spettacoli”. Secondo alcune fonti, l’associazione non ha ancora definito il da farsi e diversi sono gli scenari possibili. Il primo è quello dell’annullamento secco della stagione lirica, il secondo è legato a spettacoli rispettando la distanza di sicurezza e quindi con pochi spettatori in platea ed il terzo è una stagione di spettacoli senza pubblico ma in diretta sulle varie piattaforme come stanno orientandosi alcuni grandi teatri. Questione di difficile soluzione visto che sono in ballo diversi fattori, dal lavoro a rischio per centinaia di stagionali maceratesi a 700/800 mila euro in meno di incassi per l’eventuale taglio degli spettatori passando per i tanti costi comunque da coprire. Dal canto suo il Ministero ha comunque assicurato che i fondi per lo spettacolo saranno regolarmente erogati, quale sia la formula scelta, ma si parla di una cifra che copre una piccola parte del bilancio del festival.
Di seguito il messaggio sul sito dell Pellegrinaggio Macerata-Loreto:
penso che per un anno se il pellegrinaggio salta non succede nulla. Dopo manifestaizoni sportive annullate concerti annullati, ci stiamo chiedendo cosa fare di un pellegrinaggio che attira non so quante mila persone? Non ho parole
No al pellegrinaggio a piedi...si a una veglia notturna nella Santa Casa di Loreto con testimonianze preghiere...il tutto per rispetto a chi ci ha lasciato, a chi sta lavorando in ospedale e per chi deve rimanere a casa...alla fine può andare bene una riflessione senza niente
Se salta un anno non more nisciù
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Fatela, la Stagione lirica. Fatela ridotta, fatela con meno particolari per gli allestimenti e magari più attenzione alla musica. Trasmettetela in streaming, con a latere videoconferenze esplicative, interviste ai protagonisti, schede storiche, che possano coinvolgere i giovani, le scuole, i cittadini poveri ma appassionati di melodramma. E diffondetela, così, nel mondo. Non è detto che questa edizione – così alternativa – alla fine non si riveli il miglior trampolino di lancio per quella dell’anno prossimo. Trasformate la notte dell’opera in “Il nuovo giorno dell’opera”. Comunque sia, ma fatela.
Oppure fare la stagione lirica on-line.
Concordo con il Sig. Davoli, cercando di contenere i costi specie negli allestimenti scenici. Già il favoloso muro e l’ampiezza del palco, sono sufficienti. A favore degli artisti(musicisti e cantanti), che certamente vista la carenza degli ingaggi saranno più disponibili economicamente. La trasmissione in streaming sarebbe la più idonea ed efficace. Cercate, cerchiamo di non annullare una tradizione ed una caratteristica ormai radicata nella nostra Macerata. Altrimenti che cosa ci rimane?
‘Mi sono scoperto all’improvviso un bisogno di impossibile’. Mah!
…”due le ipotesi per il cammino”!! Perché, qualche altra illuminata mente aveva altre ipotesi più fantasiose!? Ma per favore!! La lirica on line andrà bene, ovviamente, si incasserà un po’ di meno, probabilmente, ma si può sempre risparmiare sulle ruspe e su tante altre “brillanti” idee o “contributi” di tanti “scienziati” dello spettacolo!! gv p.s.; per chi sostiene che i musicisti saranno più “disponibili economicamente”, sarebbe il caso di dire che i musicisti già da tanto tempo lo sono, a differenza, magari, di altre parti in commedia, assai meno disponibili economicamente e non solo!!