Il primo Consiglio comunale online di Macerata si è svolto su Zoom
di Federica Nardi
Dal maxi ponte illuminato che fa da sfondo al consigliere Marco Menchi fino a Roberto Cherubini che interviene sulla variazione di bilancio sfoggiando uno scenario di banconote e monetine. A farla da padrone nel primo Consiglio comunale online di Macerata, oltre a un dibattito acceso sui temi dell’emergenza coronavirus, sono gli sfondi virtuali dei consiglieri e tutti gli inconvenienti di un’assise “in smart working”.
Marco Menchi
Dalle voci fuori campo, ai microfoni lasciati accesi un po’ troppo a lungo o dimenticati spenti in votazione, fino a location inaspettate (come Carla Messi che si connette dall’auto). Un Consiglio andato molto per le lunghe, tanto che l’assise è riuscita a votare oggi solo la delibera che designa Paolo Cristiano segretario comunale in condivisione con Tolentino. Una scelta fatta per sopperire al trasferimento di Claudia Tarascio, che ha ricoperto il ruolo fino al 1 febbraio (leggi l’articolo).
Ad accendere il dibattito, non solo in minoranza, il tema delle variazioni di bilancio illustrate dall’assessore Marco Caldarelli. Il Comune chiederà a Cassa depositi e prestiti fino a 2 milioni di euro per pagare fatture di Cosmari e Apm. E poi due variazioni: una relativa ai 220mila euro per i bonus spesa governativi e l’altra per un progetto europeo (Adrinet book) che richiede invece poco più di 1 milione di euro. Un’altra delibera poi è quella che riguarda il bilancio preventivo dell’Istituzione Macerata Cultura (Imc), circa 605mila euro.
Marco Caldarelli
I revisori dei conti, riporta Caldarelli, hanno dato parere negativo sia a questo atto che alla variazione per il progetto europeo, non riscontrandone documentazione per giustificare l’urgenza. Infine l’aggiornamento del regolamento delle entrate, che a Macerata comporta anche due norme transitorie: la sospensione per gli obblighi di accertamento e riscossione della tassa di soggiorno e l’esenzione per l’Ircer dal pagamento di tutte le imposte a suo carico, esclusa la Tari.
Roberto Cherubini
Cherubini (Movimento 5 stelle), sfoggiando prima sullo sfondo l’aula consiliare (in digitale) e poi un mucchio di banconote, ha insistito con Caldarelli sul controllo del residui attivi. «Credo che sia importante, dato che chiediamo prestiti per le spese correnti con interessi per un importo molto alto, non penso siano inferiori a 100mila euro all’anno». E poi ha mostrato condividendo lo schermo del pc il parere negativo dei revisori in merito ai bilanci degli anni passati che si ripercuotono quindi anche su quelli attuali.
Andrea Marchiori
Sullo stesso filone Andrea Marchiori (Lega) si è lamentato del fatto che «la presidente della commissione cultura, Alessia Scoccianti, non ha mai convocato la commissione. Per questo non si è parlato dell’Istituzione. È stata convocata solo per questioni che esulavano dalla questione cultura. Noi quindi ora votiamo il conto della serva e la politica è stata esautorata completamente dal settore cultura, appaltato a persone sicuramente brave e stimate – dice riferendosi al cda dell’Imc -, ma che non hanno nulla a che fare con la politica. Quindi approvatevalo da soli». Marchiori chiede inoltre conto dell’Ati composta da Sistema Museo e Meridiana e che gestisce i musei della città: «Su questo aspetto i revisori dei conti esprimono molto chiaramente le criticità. Oggi i musei sono chiusi. Ci volete dire se nel bilancio dell’Istituzione dobbiamo pagare 174mila euro all’Ati nonostante i musei siano chiusi? O se quella convenzione prevede che il Comune avrà un risparmio e che quel risparmio potrà essere investito o riallocato in altri termini?».
David Miliozzi
Riporta l’attenzione sulla crisi delle nuove povertà indotte dall’emergenza sanitaria ed economica David Miliozzi (Macerata insieme): «Serve un fondo di emergenza. Bisogna fare una manovra radicale e trovare il modo per avere soldi che riescano a costituire un fondo di emergenza prima per i cittadini e penso anche per le attività commerciali e produttive. C’è bisogno di un sostegno sennò saltiamo per aria. La domanda nella cultura è cosa faremo certamente ma ancora più importante è capire come lo faremo».
Riccardo Sacchi
Riccardo Sacchi (Forza Italia), fa eco ai colleghi di minoranza: «Sull’Istituzione non possiamo liquidare questo contenzioso. Non si può dire che i revisori sono bravi quando esprimono parere favorevole e poi liquidarli quando fanno osservazioni. Che per quanto mi riguarda toccano delle criticità che ci sono». Dalle fila di maggioranza Enrico Marcolini (Italia Viva) striglia l’amministrazione: «Se non c’è una presa di posizione su i temi dell’emergenza io non so come posso votarle queste delibere».
Luciano Pantanetti, presidente del Consiglio comunale
La discussione, interrotta poco dopo le 20, riprenderà domani in anticipo rispetto al solito orario. Il Consiglio torna a riunirsi online già dalle 15. Sarà discussa anche la delibera riguardante il contenzioso con Nuova via Trento e l’ordine del giorno della maggioranza per riaprire alle auto il centro storico durante l’emergenza.
Il sindaco Romano Carancini
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