«La Regione non ha nessuna intenzione di frenare o di fare passi indietro sull’ospedale provinciale». Parola dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti che interviene nel dibattito sulla nuova struttura che sorgerà alla Pieve a Macerata. «L’ospedale provinciale è indispensabile e il progetto va avanti senza nessun tentennamento – prosegue – la pandemia ha dimostrato semmai ce ne fosse stato bisogno, che per il nostro territorio la realizzazione dell’opera è ancor più necessaria. Non voglio alimentare nessuna polemica perché questo è il momento dei fatti e non delle chiacchiere inutili; mi astengo quindi dal commentare il fatto che ci sono rappresentanti di una certa parte politica o sindaci che ancora parlano di ospedale unico e non di ospedale provinciale».
Dello stesso avviso Narciso Ricotta, candidato del centrosinistra alle prossime elezioni comunali: «Se ci fosse stato l’ospedale unico avremmo potuto reagire più tempestivamente sia dal punto di vista logistico che di posti letto di terapia intensiva».
«Questa drammatica emergenza che stiamo vivendo nulla toglie alla validità del Progetto di Ospedale Provinciale, al servizio del territorio intero. Fa bene la Regione ad andare avanti, ancor più alla luce di questa emergenza sanitaria». Nulla è cambiato secondo Ricotta rispetto alle valutazione fatte in precedenza: «questa vicenda del virus che stiamo vivendo conferma semmai l’importanza di avere un Ospedale provinciale di quelle dimensioni. Tutti gli altri argomenti per un ripensamento della struttura alla Pieve sono strumentali, argomenti che non hanno a cuore la funzionalità del servizio sanitario ma logiche campanilistiche».
È una vergogna
Giusto ...... spendiamo!!!! Tanto siamo in piena ripresa!!!
A Torrette è difficilissimo gestire la mole di pazienti che si è riversata sui reparti. E l'ospedale unico di Macerata dovrebbe invece cavarsela agilmente?
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anche oggi avete perso l’occasione di stare zitti.. pensate a stare a casa e dire meno cavolate entrambi… fra un po’ la pacchia finirà anche per voi
Non c’è alcuna logica campanilistica se vengono rafforzati i tre principali ospedali di MACERATA, CIVITANOVA e SAN SEVERINO MARCHE ognuno per la sua area di competenza costiera, mediana e montana ed inoltre con divisione fra i tre delle varie specializzazioni per evitare duplicazioni si avrebbe ugualmente efficienza oltre al vantaggio di maggior vicinanza ed accessibilità agli utenti. Il problema semmai è un altro, come già detto, e cioè l’insufficiente personale medico ed infermieristico dovuto ad una mancata programmazione a livello nazionale che deve impegnare maggiori risorse in questo versante anziché per costruire il nuovo ospedale onde ridurre le attese di visite specialistiche ora anche di mesi se non al prossimo anno. Inoltre la scelta dell’area con il famoso algoritmo non è altro che un tentativo di far credere ad una soluzione infallibile come verità assoluta in realtà è il risultato di variabili e scelte politiche discrezionali inserite.
È chiaro che gli altri più piccoli ospedali provinciali devono essere adibiti a funzioni diverse da come lo erano fino a qualche anno fa.
Quella di Sciapichetti e di Narciso Ricotta è la stessa logica che ha portato alla drammatica situazione attuale. Eppure tirano avanti, come se nulla fosse successo. Un dramma nel dramma.
Occorre ripensare interamente le scelte della sanità marchigiana e soprattutto mettere fine al voluto dominio della sanità privata.
Ma allora sto sciapichetti non ha capito niente…..
Cotanta determinazione, ostinazione, caparbietà, mi impone un sospetto: che ci siamo altre … finalità?? Suvvia; quanto mai è successo!!
ERRARE È UMANO PERSEVERARE È DIABOLICO.
Si parla tanto di cambiamento, ma dove sta questo cambiamento? Cambieranno i suonatori ma la musica sarà sempre quella.
Eccalla… stavo proprio per chiedere perchè sento sempre parlare di ospedale unico (un solo ospedale), quando la cosa è oggettivamente falsa. Quindi, secondo Sciapichetti, lo slogan è stato coniato dalle opposizioni e, a forza di ripeterlo, è entrato pure nella testa dell’estensore dell’articolo, visto che si attribuisce a Ricotta la difesa dell’ospedale unico mentre su Facebook parla due volte di ospedale provinciale (anche questo termine però è fuorviante). Insomma, capisco la semplificazione del linguaggio, ma non è ora dire le cose come stanno (e questo riguarda ovviamente tutto il mondo politico) ?
Fa tanto brutto parlare di ospedale di I livello ? Far capire i vantaggi (o gli svantaggi) nel fare questa scelta ? Io per ora non vado oltre, devo ancora studiare come funziona la cosa. Certo che però, dopo 5 anni di sterili polemiche…
Mi collego a quanto scritto da Castellucci, sull’ipotesi di distribuire le risorse sulle tre sedi elencate. Praticamente, quanto già avviene nel caso di Marche Nord https://www.ospedalimarchenord.it , con due sedi a Pesaro e una a Fano. A parte le differenze sostanziali, distanza tra le sedi e concentrazione di popolazione, non credo che si possano spartire tutte le specializzazioni in maniera uniforme (penso al pronto soccorso). Inoltre, non sottovaluterei il problema “direzione”, ossia chi fa la sede principale e chi il distaccamento. Per quanto mi riguarda, non credo che sia la migliore soluzione, nel rispetto degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi, a parità di risorse economiche utilizzate. Magari mi sbaglio…
Sbaglierò, ma questi qui non hanno capito che il nuovo reparto che si sta realizzando a Civitanova Marche, in previsione che il coronavirus non si liquida con le buone intenzioni, fa saltare tutti i piani di un ospedale unico a Macerata e tutti le azioni partitiche per liquidare Ceriscioli.