Condizionatore rotto, Ostetricia al caldo

OSPEDALE DI MACERATA - Temperature da record nel reparto dove da circa una settimana l'impianto di climatizzazione non funziona. Alcune mamme si sono attrezzate portandosi il ventilatore da casa

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Una delle stanze del reparto di Ostetricia. Nonostante la finestra aperta e i ventilatori il caldo a tratti è insopportabile

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di Federica Nardi

Stanze affollate, temperature da record e condizionatori rotti. Si annuncia un’estate difficile per pazienti e personale del reparto maceratese di Ostetricia dove, da circa una settimana, l’impianto di climatizzazione non funziona più. Salendo al primo piano della palazzina a pochi passi dalla statua di Padre Pio che arreda il giardino dell’ospedale si entra in un dedalo di stanze e uffici dove il caldo a tratti fa mancare il fiato. Nelle stanze tra le mamme c’è chi riposa, chi festeggia un nuovo arrivato o chi attende pazientemente che il tempo della natura faccia il suo corso. Le più fortunate si sono fatte portare un ventilatore e in alcune stanze ce n’è uno per letto. Anche se, aria calda su aria calda, nei locali dove il sole batte per tutto il giorno le pale che girano portano poco sollievo a chi sta per partorire o a chi addirittura non dovrebbe sudare per non aggravare la condizione di salute. Di notte poi, «ci facciamo un bagno di sudore – dice una delle mamme ricoverate, che preferisce restare anonima – con l’incerata il caldo è insopportabile». «Prima – racconta indicando due letti ora vuoti – c’erano delle donne là che non vedevano l’ora di ansarsene per il caldo. Anche i bambini si agitavano». Nei corridoi frusciano i ventagli, un uomo esce nervosamente dalla stanza semibuia dove riposa la sua compagna: hanno chiuso gli infissi per mantenere più fresca la temperatura. Il personale non commenta, ma il sudore imperla i volti di tutti e non è l’unico reparto dove il caldo diventa un disagio che si aggiunge a quello di chi è già in ospedale per altri problemi. Stesso discorso per chi lavora a ritmi serrati e si prende cura dei pazienti. Anche in altre stanze dell’ospedale l’aria che esce dai condizionatori è calda. E il problema potrebbe non risolversi prima dell’autunno. «Ci hanno detto – dice una delle mamme – che non si sa se dipende dal motore o se è un problema di tutto il sistema. Quindi potrebbero non ripararlo subito ma far passare l’estate».



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