«Facciamo appello alla Regione perché vengano rimandate le decisioni in campo sanitario. Tutta la sanità va ridisegnata e riprogrammata, dobbiamo trarre spunti dal contesto storico che stiamo vivendo». I sindaci di Civitanova (Fabrizio Ciarapica) e Camerino (Sandro Sborgia) uniti sulla questione dell’ospedale unico. Il loro intervento arriva alla luce del parere favorevole del Dipe, come anticipato da Cronache Maceratesi, che ha fatto fare un importante passo avanti al progetto della struttura che dovrebbe sorgere alla Pieve di Macerata. I due sindaci guidano due dei comuni che sono al centro della gestione dell’emergenza: entrambi hanno un ospedale trasformato in Covid hospital e Civitanova si appresta ad accogliere anche la nuova struttura da 90 posti per terapia intensiva. I due primi cittadini chiedono di «Fermare le decisioni in campo sanitario nella nostra regione e avviare, dopo l’emergenza Coronavirus, una riflessione seria e condivisa su come riordinare gli ospedali sul territorio. Stiamo assistendo all’impotenza totale del nostro sistema sanitario di fronte ad un’emergenza che ha messo in ginocchio ogni struttura ospedaliera da Nord a Sud. La sanità tutta e anche la nostra, è allo stremo e oramai si regge solo sul grande senso di responsabilità dei singoli operatori sanitari – medici, infermieri e oss – che sono in prima linea e che non dormono, non mangiano e non possono andare neppure in bagno (a causa dei complicati dispositivi di sicurezza che devono adottare) per salvare vite umane.
Siamo alle corde e questo anche a causa dei tagli messi in atto in nome dell’austerità». I due primi cittadini ritengono che «questa emergenza sia l’occasione storica per riaprire un ragionamento sul modello di sanità che sia scevro da condizionamenti di partito. La salute non è né di destra né di sinistra, non ci sono malati di serie A o di serie B, e oggi purtroppo lo abbiamo capito bene. In ballo ci sono le vite delle persone. Allora chiediamo ai decisori regionali uno stop, una pausa su quanto programmato sin qui. Ora appare necessario che ogni risorsa, sia economica sia progettuale, sia indirizzata a sconfiggere il grave problema attuale rappresentato dal Covid 19. Solo dopo che si sia superata l’emergenza, si potrà pensare a una riprogrammazione di un modello sanitario adeguato alle nuove sfide che la società del nostro tempo ci pone dinanzi. Questo non è il momento di decisioni avventate dalle quali poi sarà difficile, se non impossibile tornare indietro. Questo è, piuttosto, il momento della responsabilità e dell’unità. Tutta la sanità, a nostro avviso, andrà ridisegnata con criteri diversi. L’assunzione di responsabilità che ha visto le comunità di Civitanova e Camerino coprire un’intera area dal mare alle montagne e rispondere alle esigenze gravi della pandemia che sta falcidiando la nostra popolazione deve fare scuola e dare l’esempio a tutta la politica che questo non è più il tempo delle decisioni solitarie e frettolose». Quindi: «L’invito che rivolgiamo al governo regionale è di incentrare ora tutta l’attenzione possibile all’emergenza Covid. L’ospedale unico può attendere».
In questi ultimi tempi hanno permesso taglio posti letto, chiusura reparti , servizi affidati a ditte esterne , non va ridisegnata ma le decisioni Regionali vanno cancellate e iniziare a ragionare con cervelli diversi e fare il bene del paese , l’ospedale di Civitanova Marche deve rimanere è nel caso deve essere ampliato . Bravo Sindaco.
ma il problema è la gente in giro..pora Italia...
Complimenti a questi due sindaci bella iniziativa finalmente qualche politico lungimirante.
Nuovo ospedale e milioni di euro da spendere...prima facessero funzionare bene le strutture che già ci sono... bisogna assumere medici, infermieri...no creare solo cantieri e poi chiudere le strutture....
Bravi Sindaci! L’entroterra maceratese non può restare senza un ospedale...noi cittadini paghiamo le tasse come gli altri e non può essere una decisione politica a decidere il nostro destino
Bravi Sindaci! L’entroterra maceratese non può restare senza un ospedale...noi cittadini paghiamo le tasse come gli altri e non può essere una decisione politica a decidere il nostro destino
Ma certamente state solo perdendo tempo ..riaprire gli ospedali che avete chiuso !!!
L'ospedale di Civitanova non va assolutamente depotenziato . Anzi il contrario . Deve essere ulteriormente potenziato e dotato di strutture all'avanguardia . Ricordiamoci che Civitanova è la città più grande della provincia e con un bacino di utenza enorme ed in continua crescita . Ergo ??? Quando si prenderanno decisioni in materia sanitaria ragionare col cervello !!!
Nello Paciarelli e bisognerebbe fermare quella sciagurata decisione che é il Covid-h alla fiera.
Non pensiamo ospedale unico pensiamo di tenere bene ciò che abbiamo , magari rifare quello di Tolentino ecc ecc
D'accordo al 100% con i due sindaci. Spero che altri vostri colleghi vi seguano. L'ospedale unico è solo una gigantesca mangiatoia, basterebbe investire un 20-30% del suo costo per rendere moderne ed efficienti le attuali strutture. Quanto ai tagli praticati negli anni passati, fanno parte di un disegno volto a favorire la sanità privata, che del resto ha finanziato profumatamente la campagna elettorale di Ceriscioli.
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Assolutamente d’accordo a questo riguardo con i sindaci Sborgia e Ciarapica, anche se va detto che i tagli alla sanità pubblica nella nostra regione (ed anche in altre regioni) sino ad oggi sono stati effettuati non solo in nome dell’austerità, ma anche e soprattutto per favorire la sanità privata, sulla base di un disegno tanto osceno quanto perfettamente visibile.
Il comitato Civitanovese e Settempedano con la vice presidente regionale pro ospedali pubblici Marche sostengono il sindaco Ciarapica e Sborgia nel dire che non è questo il momento di riparlare di ospedale unico o nuovo; la pandemia ha scoperto in modo doloroso ed eclatante lo spogliamento della sanità pubblica regionale che va rivista totalmente.
Il futuro si prospettera’ spesso in questo modo con il movimento veloce che gli abitanti del mondo sono in grado di fare, mettiamoci l’ inquinamento che veicolando favorisce di tutto, da tempo lo assistiamo nella vegetazione, ora tocca all’ uomo.
La sanità deve ritornare nazionale.
Scusate ma dai 100 posti da 120000 euro a testa ne sono gia’ rimasti 90?
Da un lato ci deve essere un ripensamento della distribuzione dei presidi sanitari (in Provincia e in Regione) ma, dall’altro, è impossibile pretendere di avere l’eccellenza in ogni presidio.
Che vi debba essere un presidio da “Coppa Campioni” -unico per tutta la provicia- è una necessità.
Non può e non deve essere che solo Ancona e Pesaro abbiano un ospedale da Champions League e le altre provincie giochino sempre in serie B.
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E Macerata, (se si ragione con obiettività e non per campanilismi) da qualsiasi parte la si voglia vedere, è centrica rispetto “ai monti” e “alla costa” e quindi l’ospedale che deve giocare in “coppa campioni” può e deve essere realizzato solo a Macerata.
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Che poi debba essere collegato velocemente agli altri presidi, sparsi sul territorio provinciale, lo si può fare creando una rete aerea (eliporti attrezzati ANCHE per il volo notturno) che possa permettere, da Camerino a Civitanova, un veloce trasporto a Macerata anche se c’è la neve o sono le 3 di notte.
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Nel vecchio complesso di Santa Lucia, una volta costruito l’ospedale provinciale, potrebbero essere ampliati gli ambulatori e destinare gli altri piani alla lungodegenza/hospice/residenza anziani
Del tutto d’accordo con Giuseppe Bommarito. E con i Sindaci Sborgia e Ciarapica
Leggo da tempo, soprattutto da varie organizzazioni sindacali dei medici ed infermieri, denunce di continua erosione di personale sanitario che lo rende insufficiente per coprire le attuali esigenze degli utenti, ed anche le previsioni fino all’ormai vicino 2025 sono addirittura peggiori: soltanto di medici specialisti ne mancheranno 17.000 e la stima totale della carenza dei medici di famiglia e del SSN arriva a ben 45.000 in Italia per un allargamento della forbice fra i pensionamenti e le nuove assunzioni.
Anche nelle Marche è prevista una carenza complessiva di 937 medici ospedalieri e questo prima dell’attuale emergenza del corona virus il che fa presumere che la stima sia per difetto.
Anche alla luce di queste allarmanti proiezioni che credo realistiche, mi chiedo che senso ha la costruzione del nuovo ospedale unico provinciale…???
Non abbiamo bisogno di immobili ma di personale medico ed infermieristico adeguato alle esigenze degli utenti che lamentano lunghe attese oltre a doversi recare anche fuori provincia oppure a pagamento quasi subito!!!
Basta rafforzare i principali ospedali della provincia con qualcuno che ha addirittura dei reparti vuoti o non completati …
In conclusione la decisione ostinata sull’O.U. da parte della giunta regionale CERISCIOLI appare confusa, inadeguata e spendacciona…!!!
A proposito di decisioni spendaccione da parte di CERISCIOLI, in combutta con altri, ricordo una delle prime dichiarazioni fatte per l’apertura della campagna elettorale regionale, ormai rinviate, su un altro argomento ma sempre illuminante su come certi politici sprecano risorse pubbliche senza il benché minimo senso delle proporzioni e delle priorità: “FAREMO 42 SOTTOPASSI SULLA TRATTA FERROVIARIA CIVITANOVA ALBACINA!!!”
Qualcuno ha idea dove reperire il piano di riorganizzazione della sanità regionale? E, se possibile, esiste il piano alternativo dei comitati contrari? Io intanto vi posso fornire la situazione attuale (per chi non la conosce)
http://www.dati.salute.gov.it/dati/dettaglioDataset.jsp?menu=dati&idPag=18
PS oggi posso navigare solo di smartphone
Perfettamente d’accordo con Cerasi. A me sembra che questa tragedia confermi la necessità di strutture moderne, efficienti, di grandi dimensioni, con reparti di terapia intensiva capaci di gestire anche complicate situazioni di emergenza come questa: pensare di gestirle in tanti piccoli Ospedali di Provincia mi pare pura utopia. Che poi i tagli alla sanità fatti in questi anni da qualsiasi governo di qualsiasi colore siano stati CRIMINALI, siamo tutti d’accordo credo.
Sono d’accordo con chi costantemente ha denunciato lo scempio fatto da Ceriscioli contro la sanità marchigiana anche senza tenere conto dei vantaggi avuti dalla sanità privata che del resto lo ha sostenuto economicamente alle elezioni e che aver tenuto per sé l’assessorato alla sanità dice tutto e di più. Quello che non capisco è questo esser d’accordo con Ciarapica per aver detto mezza parola sulla situazione. Grossa delusione da chi spesso ha corso da solo con le sue idee e con quello che vedeva con i propri occhi. Già si parlasse del sindaco di S. Severino ( che una volta ahimè non mi aspettavo tanta grinta e chiedo scusa) molto più attivo e combattivo in questo campo per la lotta che sta facendo per l’ospedale della sua cittadina, capirei questa giusta presa di posizione, ma tirar fuori Ciarapica come eroe del giorno per aver detto due paroline più per la forma, differentemente da chi questa lotta la porta avanti da tempo e non come fa lui, oggi sì e domani neanche forse, sia per tutti gli ospedali sia per quel che ne pensa sull’OU. Tralasciamo per pietoso velo coprente, la squalificante presa di posizione del signor Nì Ciarapica sull’ospedale unico per puro disinteresse sull’argomento anche allargato. Anzi no. Le sue dichiarazioni sulla localizzazione a Civitanova o Macerata sono sempre state sostenute da completo menefreghismo tranne quando veniva tirato per la giacca per fargli dire qualcosa di interessato per l’OU ed anche per la sanità in generale o con due paroline dette ogni tanto sempre perché invitato a farlo sull’ospedale cittadino. Insomma si capisce benissimo se si è più interessati a spostare un campetto da basket perché dà fastidio ad un amico e fare o cercare di fare spregiudicate operazioni urbanistiche che non curarsi dell’ospedale che poi non è un ospedale comune, raccoglie un’utenza molto forte per cui un giorno sì e l’altro pure bisognerebbe farlo presente a chi di dovere e non arrivare a dire che ci sono due piani inutilizzabili come ha fatto adesso ultimamente che c’è il coronavirus e parole sue non per dire che Ceriscioli è un “ mostro “ ma per dire “ ecco come vengono spesi i soldi dei contribuenti” . Ma tu Ciarapica dove vivi? A Monte Cocuzza. L’ospedale dalla piazza non si vede? Ma da Cascinare Scalo si dovrebbe vedere.. e non ti fa venire in mente niente. Non ti fa pensare che un sindaco che non si interessa del proprio ospedale di che cosa si dovrebbe interessare? Ah i campetti…
Apprezzo l’intervento di Castelliucci che ha fatto un commento del tutto pratico e funzionale. Non conosco il sindaco di Camerino e quindi non dico niente ma sono abbastanza informato su Ciarapica e per questo trovo veramente fuori luogo tesserne gli elogi (modo di dire, molto, molto eufemistico) su questo argomento allargato a quanto sopra ampiamente spiegato e riguardante ospedale semplice, unico e sanità marchigiana generale.
Come al solito i campanilismi e gli interessi politici/economici sono più importanti di una discussione costruttiva e non da tifosi da stadio.
Comunque, quanto sta succedendo è il risultato dei tagli senza senso sulla sanità e del voluto aumento strisciante della privatizzazione, e non da meno sono le nomine politiche invece di quelle professionali.
molto interessante:
https://www.youtube.com/watch?v=LFFspGrmL7s
DI COSA DOBBIAMO PARLARE CON ceresciò, VISTO CHE E’ GIA’ TUTTO DECISO A FAVORE DELLA SANITA’ PRIVATA, SPONSOR UFFICIALE DEL NUOVO OSPEDALE, CHE SARA’ UNA TORRE DI BABELE…..
Il Comitato Regionale Pro Ospedali Pubblici Marche apprende con perplessità e stupore che la Regione Marche con Delibera di Giunta Regionale n.360 del 18/03/2020 ha destinato alle cliniche private ben 2 milioni di euro dei 5 milioni totali stanziati alle strutture per l’emergenza Covid-19. Questa la ripartizione delle risorse nella predetta deliberazione:
– 400 mila euro all’INRCA;
– 800 mila euro all’Azienda Ospedaliera di Ancona;
– 800 mila euro dall’Azienda Ospedaliera Marche Nord;
– 3 milioni di euro all’Asur, di cui 2 milioni vincolati agli accordi di convenzione straordinari stretti in data 16 e 17 marzo tra la Regione e le Ville private, ed 1 milione di euro residuo da far bastare per tutti gli altri ospedali regionali facenti capo all’Asur, ossia da ripartire tra tutti gli ospedali marchigiani ad eccezione di Torrette e di Pesaro.
Un impegno di spesa fortemente asimmetrico ed ingiustificato dal momento che in base ai dati aggiornati al 30 marzo pubblicati dal GORES, dei 1.165 pazienti ricoverati per Covid nella Regione Marche attualmente sono accolti negli ospedali pubblici 1.095 persone di cui 167 in terapia intensiva e 307 in semi intensiva, mentre nelle cliniche private convenzionate sono ricoverati solo 70 pazienti di cui NESSUNO in terapia intensiva ed 8 in terapia semintensiva.
La questione ci lascia increduli ed amareggiati, sia perche’ avvolta da parecchi giorni in un silenzio generalizzato, sia perché costituisce l’ennesimo schiaffo da parte della presente amministrazione regionale alla sanità pubblica che proprio in questa emergenza sta profondendo il massimo dell’impegno, con uomini e donne sul campo che spesso con turni massacranti e dispositivi di protezione personali centellinati, affrontano quotidianamente, con dedizione e senso del dovere, il pericolo della vita propria e dei propri cari.
BEATRICE MARINELLI
Membro del direttivo tecnico del
COMITATO PRO OSPEDALI PUBBLICI MARCHE — con Carlo Ruggeri.
il comico Beppe Grillo ci ha invitato
alla decrescita felice senza sapere che da una ricerca inglese I Ricchi vivono 10 anni in piu’ dei Poveri.
Dall’alto del suo Yacht ci benedice!
La destra non ha mai fatto niente per fermare il piano sanitario regionale e l’ospedale unico provinciale.
Per me è tutta scena.
buon giorno a tutti, alcuni giorni fa già lo dissi che è solo un gran sperpero, di soldi e di tempo fare un’altro ospedale, tutti i giorni vediamo sorvolare nei nostri cieli marchigiani-maceratesi, sempre più spesso il mitico “Icaro” l’eliambulanza….poi alla sera leggiamo su cronache maceratesi: incidente avvenuto a…..anziano caduto da una pianta….soccorso in casa….ecc…portato all’0spedale di torrette ad ancona…..tutto questo perché ? c’è carenza di ospedali ????? oppure carenza di dottori e infermieri…..
Amarcord … ho riletto alcuni articoli dello storico sul tema, quattro anni fa, Ceriscioli e Carancini più giovani, Ciarapica e Sborgia non erano manco nati (politicamente, off course), Silenzi e Corvatta… e gli utenti che se le davano di santa ragione (sempre in senso figurato)… Insomma una guerra di trincea. Adesso il convitato di pietra (il virus) sconvolge tutti i piani, costringendo a uscire dalle trincee e affrontarsi nello scontro decisivo. Il virus ci ha avvertito “Fate voi… io non ho fretta”
Scusate… questo mi pare interessante
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/04/05/coronavirus-perche-in-italia-i-posti-letto-costano-di-piu/5759967/
Sara Svolta
Un parere positivo del dipartimento della programmazione economica con l’indicazione della rivisitazione del piano finanziario alla luce degli effetti nefasti della pandemia covid sull’economia non significa ancora APPROVAZIONE dell’ospedale alla Pieve. Una delle raccomandazioni li invita a Rivedere i termini economici ,cioè ciò che hanno stabilito nella concessione con chi realizzerà l’opera, appunto, chi? Ci è sfuggito o lo sanno già chi farà parte della cordata che avrà in concessione l’opera?
Altra osservazione del Dipe riguarda la mancanza della proprietà del terreno su cui è prevista la costruzione.. La pratica della variante urbanistica è ancora in provincia, chiediamo a tutti quelli che possono di presentare numerose osservazioni possibilmente per allungare i tempi di un mostro di cementificazione senza l’utilità di un ospedale per gli acuti, non avremo un S.Raffaele de nuandri, solo un nuovo ospedale con meno posti letto, ne varrà la pena di avere un unico pronto soccorso? Chiediamo al consiglio comunale di Macerata di valutare bene l’approvazione perché metterà una seria cambiale sul futuro sanitario in provincia. Gli ospedali di Macerata e Civitanova chiuderanno.
Facile conclusione, i soldi pubblici serviranno al business nella sanità, nella salute, soprattutto degli anziani, visto che sono la maggioranza nel paese.
L’aggressività della dichiarazione del “fare prima delle elezioni regionali con la dichiarazione di pubblica utilità “che conclude l’iter in modo da far accettare il tutto a chi subentrerà, denota da un lato la paura di perdere le elezioni e dall’altro la certezza di chi, sconfitto, ha bisogno di rastrellare gli zaini della battaglia. I comitati della provincia sono pregati di attrezzarsi in questo senso e di farsi rappresentare in provincia , in consiglio comunale e di iniziare una nuova protesta.