Alferio Canesin, Alberto Crocioni, Romano Carancini, Giammario Cappelletti e Fabio Roscioli della Macron
di Michele Carbonari
(foto di Fabio Falcioni)
«Dobbiamo lavorare per vincere, la voglia c’è. Da tifoso dico: vogliamo vincere, forza Maceratese!». Sono le parole del sindaco Romano Carancini, per lanciare la “sua” squadra durante conferenza stampa di questa sera allo stadio per l’inizio della preparazione in vista del prossimo campionato di Promozione. Il primo cittadino è stato forse il principale fautore della nascita del club, sostenendo e appoggiando il patron della vecchia Helvia Recina Alberto Crocioni a diventare il presidente della nuova HR Maceratese.
Quel «vogliamo vincere» è la frase simbolo per rivitalizzare un movimento ed un ambiente che sembra volare ancora troppo basso, tanto da abbracciare una parte della posizione presa dai tifosi: «Il loro comunicato è comprensibile e giustificato. È una presa di posizione di chi ama la Maceratese, come tutti noi che vorremmo vederla in alto. Sono convinto che i tifosi torneranno. Emozionante vedere tanti tifosi a questa conferenza stampa – aggiunge il sindaco – Il compito dell’amministrazione era di riportare il calcio all’Helvia Recina, nello stadio della Rata, con il nome della Maceratese e con i colori biancorossi. La maglia è strepitosa, bellissima e semplice. Un pensiero va ad Alberto Crocioni, persona generosa che ha ascoltato il richiamo della città e non si è tirato indietro. Avrà sicuramente il nostro appoggio. Spero che rinasca anche una nuova Helvia Recina». Nel primo giorno di allenamento, a fare gli onori di casa nella salta stampa del principale stadio di Macerata è il presidente Alberto Crocioni. «Dal 19 giugno ci siamo attivati per mettere a punto la situazione. Siamo partiti da zero. Cambiare nome e organizzarci ha impiegato del tempo. Abbiamo fatto il massimo che potevamo fare. Abbiamo lavorato sotto traccia sia per la prima squadra che per il settore giovanile, che hanno gli stessi costi. I fatti li abbiamo messi in pratica, ora la parola passa al campo».
Nell’occasione è stato presentato anche il nuovo attaccante biancorosso Mario La Cava, 37 anni, che con Mongiello avrà il compito di concretizzare la manovra offensiva biancorossa: «Alla mia età l’unica squadra che può rendermi felice è la Maceratese. Sono stato vicino a questa squadra qualche anno fa, con Magi in panchina. Ho fatto tre amichevoli ma poi non abbiamo chiuso. Il mio obiettivo è quello di far gol per la Maceratese e non per me stesso». Entusiasta di questa nuova avventura anche mister Francesco Moriconi: «È una sensazione unica. Siamo di fronte ad una realtà importante. Vogliamo partire bene e creare entusiasmo. In base ai giocatori che ho punterei sul 4-2-3-1 o in alternativa ad un 4-3-3, trovando una soluzione relativamente agli under a disposizione. A mio avviso serve ancora un centrocampista».
A fare il punto sul mercato è il direttore sportivo Gianmario Cappelletti. «Tutti i giocatori che abbiamo preso fin qui sono stati voluti dal mister, che già conosceva. Non dimentichiamo che la maggior parte di loro con il Loreto due stagioni fa ha disputato la finale playoff in Eccellenza contro il Fabriano Cerreto. Mario La Cava invece in 48 ore ha fatto tanti chilometri per parlare, ci siamo stretti la mano e ci siamo dati appuntamento per oggi pomeriggio – afferma il ds, appoggiando la linea del presidente Crocioni -. La prima squadra ha portato via tanto tempo ed energie. Abbiamo mantenuto un profilo basso per non perderci in argomenti che trovano il loro tempo. Mi ha fatto effetto oggi entrare al campo. Non pensavo di poter tornare ad aiutare la Maceratese. È un sacrifico che faccio volentieri, ci vuole passione. Un conto è essere l’Helvia Recina e un conto la Maceratese». Presente anche l’assessore allo sport Alferio Canesin «Finalmente è finita l’epoca delle chiacchiere e delle scommesse. L’unico concreto è Alberto Crocioni, che lavora con umiltà e semplicità».
La parola passa anche ad Ivano Mattioni, main sponsor del sodalizio biancorosso grazie alla ditta familiare Colfiorito. «Sono un amico di Alberto Crocioni, che è un galantuomo. Io mi sento più marchigiano che umbro. La mia azienda ha una sede a Colfiorito e una a Sambucheto, dove operano circa 40 dipendenti. Anche il Foligno mi cercava come sponsor ma io ho dato la parola a Macerata». Presentata anche la maglietta ufficiale della nuova HR Maceratese, ideata dalla Macron. Per lo sponsor tecnico, Fabio Roscioli spiega la linea seguita nella creazione della muta: «Per noi è un orgoglio aver ridato lustro ai colori della Maceratese. Il classico biancorosso contraddistingue la prima divisa, mentre la seconda è un richiamo al passato, una monocolore nero insieme a richiami biancorossi. Per le partite interne allestiremo dei punti vendita allo stadio, nei quali metteremo a disposizione magliette e gadget per i tifosi».
Resi noti i prezzi degli abbonamenti:
Normale: 70 euro
Over 65: 50 euro
Donne: 50 euro
Abbonamento + maglia: 100 euro
Abbonamento + maglia personalizzata 110 euro.
Lo staff dirigenziale e tecnico:
Presidente: Alberto Crocioni
Vice presidente: Giovanni Idone
Direttore sportivo: Giammario Cappelletti
Dirigenti collaboratori: Francesco Fattori, Enrico Silveri
Responsabile segreteria: Evelina Crocioni
Allenatore: Francesco Moriconi
Preparatore portieri: Marco Ramaccioni
Massaggiatore: Sante Rossetti
Addetto stampa: Benedetto Verdenelli
Responsabile impianto sportivo Helvia Recina: Franco Carciofi
Responsabile impianto sportivo Villa Potenza: Marisa Vecchi, Maurizio Salvatori
Portieri: Tomba, Farroni (1999), Duro (2000), Carletti (2001)
Difensori: Arcolai, Capparuccia, Foglia, Argalia, Brugiapaglia, Ascenzi (2000), Piccioni (1999), Gentilucci (2000), Tartari (1999), Milanesi (2000)
Centrocampisti: Campana, Moriconi, Girotti (2000), Massini (2001), Cervigni
Attaccanti: La Cava, Mongiello, Agostinelli, Cervigni, Stura (1999), Andreucci (1999)
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Siamo risorti finalmente dopo un’ anno senza la squadra del capoluogo, speriamo che sia una squadra vincente.
Speriamo che sia una squadra vincente.
“Sono pienamente d’accordo a metà” con quello che è stato detto dai vari protagonisti alla conferenza stampa di ieri.
Concordo con Alferio, l’unico vero “non venditore di fumo” che si è impegnato per far rinascere la Maceratese è il Presidente Crocioni.
Non sono d’accordo con Romano sul fatto che chi ha scritto il comunicato per la “Curva Just” vada compreso e giustificato, tutt’altro.
I tifosi sono tali se hanno una squadra da tifare, non esiste tifoseria senza squadra.
I tifosi di una squadra , di qualsiasi sport, la tifano a prescindere dai risultati.
Ringraziare Crocioni per aver fatto rinascere la propria amata squadra e dire che non la tifi perchè il progetto non è abbastanza ambizioso, mi sa tanto di mercenario, di “tifoseria professionista” che per tifare ha bisogno di un “compenso”, il “progetto ambizioso”.
Tutto il contrario dei tanto ammirati tifosi del “Massa Kaos”, che proprio per evitare quello che, credo di capire, ancora aspettano quelli della “Curva Just”, l’arrivo di un “falso mecenate” straniero, hanno addirittura comprato la società.
Concludo con un appello: “ritornate ad essere veramente la “Curva Just” ossia una curva di tifosi della Maceratese, che di curve e basta in via dei Velini ce ne sono pure troppe”
Fabio Roscioli, ma che fai??Tu che c’hai il cuore rossoblu…ma che fai la immezzo?
Stemma orrendo…
bastava allargare scritta e vessillo e togliere tutto quel bianco di fondo…
non ci voleva un genio..l’estetica ha un valore
Da ex tifoso della Maceratese non piu’ praticante ma sempre informato, mi permetto un’osservazione: va bene il basso profilo, va bene l’umiltà, pero’ tutto l’ambiente da’ una sensazione di mestizia e tristezza che non trasmette certo l’entusiasmo per una nuova avventura a prescindere dalla categoria di appartenenza……suvvia qualche sorriso e un po’ di grinta! Che sicuramente non bastera’ per abbattere la proverbiale ignavia del maceratese che ama guardare dal buco della serratura con la solita smorfia di sarcasmo…. io , per non predicare bene e razzolare male,mi impegno ad acquistare l’abbonamento anche se difficilmente mi recherò allo stadio.