Maceratese in Terza categoria:
domanda incompleta,
Figc verso il rinvio

CAOS BIANCOROSSO - Il consiglio federale che si riunirà domani dovrebbe prendere più tempo per poter analizzare i documenti della Rata: il presidente Cellini resta in attesa del report su crediti e debiti chiesto alla Lega Pro. Bollette non pagate al campo di Collevario, Crucianelli replica a Carancini: "Perché agire ora per vie legale dopo che si sono succedute diverse proprietà?"

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Cellini-e-Martino

A sinistra, il presidente della Figc Paolo Cellini

 

di Mauro Giustozzi

Rata in Terza categoria: la federazione potrebbe allungare ancora i tempi. Andrà in scena domani pomeriggio il consiglio federale della Figc Marche che, tra le altre cose, dovrebbe esaminare le posizioni di club come Anconitana e Maceratese che hanno presentato domanda di iscrizione alla serie più bassa del calcio dilettantistico. Ma mentre per il club dorico si profila  un quasi certo avanzamento di categoria, con la possibilità di una ripartenza dalla Prima e non più dall’ultimo gradino calcistico, per il club biancorosso del presidente Carlo Crucianelli potrebbe verificarsi un nulla di fatto. Ossia un rinvio per consentire di completare la domanda di iscrizione che, come affermato dal presidente regionale Paolo Cellini pochi giorni fa, è giunta agli organi federali regionali ma potrebbe risultare non completa in alcune sue parti. Come quella dellaccompagnamento e accreditamento del sindaco Carancini che ovviamente non c’è. Inoltre grava sulla Rata la questione legata alla richiesta di un report su crediti e debiti chiesto proprio da Cellini alla Lega Pro di Firenze, che sarebbe una motivazione più che valida per rinviare il tutto più avanti. Staremo a vedere ma questa sembra essere la via d’uscita più indolore al momento. Per una Maceratese che, bene che vada, ripartirebbe unicamente dalla Terza categoria. Pur con un percorso ad ostacoli tra problemi di campo dove giocare (che al momento non c’è) e soprattutto le questioni legate ai molti creditori che potrebbero far avere vita brevissima al club che ha presentato la domanda di iscrizione con lo stesso numero di matricola della società esclusa dalla serie C poche settimane fa.

Carlo-Crucianelli

Carlo Crucianelli

LA QUERELLE – Nel frattempo, dopo le dichiarazioni rilasciate  dal sindaco Romano Carancini sulla vicenda del campo sportivo di Collevario – con il Comune che ha revocato la concessione alla Maceratese per bollette non pagate (36mila euro di debiti con l’Apm) e ha dato mandato a un avvocato per riavere il campo –  arriva la replica di Crucianelli. “E’ evidente il tentativo del sindaco di Macerata e dell’assessore allo Sport –scrive Crucianelli – di affossare la S.S.Maceratese s.r.l. anche mediante le ultime paventate azioni legali. Va subito chiarito che quelli tanto declamati dal sindaco sono debiti (presunti) sorti nel corso dell’amministrazione Tardella. Sfido il sindaco ad affermare il contrario. Perché agire adesso dopo che alla Tardella sono succedute altre 2 proprietà quindi altre gestioni (Spalletta e Liotti) senza che l’amministrazione abbia mosso paglia? Perché il Comune si è sempre rifiutato di ascoltare le proposte del sottoscritto volte a salvare la Maceratese, ostacolandone l’attività e creando, anche, evidenti malintesi all’interno della Figc? Perché, guarda caso proprio all’inizio dell’attività agonistica e del settore giovanile il sindaco esce con queste dichiarazioni atte a creare solamente confusione?”. Crucianelli contesta anche le affermazioni del primo cittadino che ha dichiarato di aver provato in tutti i modi, ma invano, ad incontrare i dirigenti della Maceratese, prima di passare alle vie legali. “Il 7 agosto –racconta Crucianelli – mi ha telefonato l’assessore Canesin invitandomi a presentarmi in Comune lo stesso giorno alle 16 in quanto avevano bisogno di parlarmi. Ho accettato l’invito e mi sono recato a Palazzo Conventati. Alle 16,15 è arrivato  il sindaco impegnato in una telefonata: non si è degnato nemmeno di rivolgermi lo sguardo. Poco dopo si sono presentati l’assessore Canesin e il dottor Puliti che mi hanno invitato a seguirli nell’ufficio di Canesin”. Qui, secondo Crucianelli, l’assessore gli avrebbe comunicato l’imminente revoca della concessione per morosità, invitandolo a presentarsi in C0mune qualche giorno dopo con le chiavi della struttura per la riconsegna. “Ho comunicato immediatamente  – conclude Crucianelli – che ero assolutamente certo che tutte le utenze, compresa quella idrica, erano regolarmente attive e funzionanti, ma sia Canesin che Puliti hanno insistito nella loro linea. A quel punto la decisione di fare assoluta chiarezza sulla situazione attraverso una denuncia presentata in procura”.

 

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