L’Anas dopo il caso La Franca:
“Controlleremo tutte le gallerie
della Quadrilatero Marche-Umbria”

GRANDI OPERE - Dopo le verifiche del tunnel effettuate a seguito della denuncia di due operai che segnalavano meno impiego di calcestruzzo sulla volta, la società di proprietà statale annuncia verifiche a tappetto su tutta la tratta dell'opera i cui lavori slitteranno di 6 mesi. Intanto parla Guido Perosino: "Materiale distribuito male ma di maggiore qualità". Partita una inchiesta interna
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La galleria La Franca

La galleria La Franca

 

Guido Perosino

Guido Perosino, presidente della Quadrilatero

di Marina Verdenelli

Il caso La Franca porterà l’Anas a controllare tutte le gallerie della Quadrilatero Marche-Umbria. Lo annuncia la stessa società di proprietà statale dopo i primi risultati di verifica al tunnel (leggi l’articolodove due operai hanno denunciato, due mesi fa, la carenza di calcestruzzo sulla volta tramite la trasmissione Report (leggi l’articolo). Intanto sul caso specifico emergono ulteriori dettagli. Il calcestruzzo mancante riguarda 60 metri lineari distribuiti su due chilometri della galleria La Franca. Occorrerà intervenire e questo fa slittare l’apertura dell’ultimo tratto dell’opera di potenziamento dell’asse Foligno-Civitanova. Tutto rimandato per fine anno. Il tunnel, stando al presidente della Quadrilatero Guido Perosino, non ha mai rischiato un crollo e pur con le carenze del materiale evidenziate è stato ritenuto sicuro. «Non c’è stata una minore quantità utilizzata – chiarisce Perosino – ma solo distribuita male. Il calcestruzzo impiegato è stato addirittura di più e di qualità superiore».

Ma l’Anas annuncia un’indagine autonoma di verifica tecnica su tutte le gallerie della Quadrilatero Marche-Umbria. Intanto rende noti i risultati dei controlli effettuati fino ad ora spiegando che «a fronte di uno spessore che da progetto esecutivo era pari a 50 centimetri è risultato che per tratti pari al 23% e 32% rispettivamente nelle canne nord e sud (le due gallerie gemelle parallele che compongono la galleria La Franca) sono state evidenziate riduzioni di spessore superiori a 5 centimetri dei quali complessivamente il 10% circa presenta entità superiori ai 20 centimetri». Nel 3% della galleria è risultato uno strato di calcestruzzo inferiore ai 20 centimetri.

QUADRILATERO. «Gli operai hanno avuto ragione nel fare la denuncia – continua Perosino – ma non hanno avuto ragione nello specifico perché il tunnel non presenta vuoti e non c’è stato mai un problema di staticità e di sicurezza sull’opera. C’è un problema di sottospessore. Comunque ben vengano le segnalazioni anonime, dovrebbero essere più diffuse». Il presidente annuncia che ha già chiesto di sapere al proprio organo interno come sono stati effettuati i controlli iniziali, attraverso una procedura di audit (indagine interna) che non hanno evidenziato le anomalie poi portate a galla dalla denuncia degli operai. «Voglio sapere – dice Perosino – con quali tecnologie sono stati fatti e con che procedura visto che stando a quel controllo era tutto a posto. Nello specifico erano stati fatti 770 prelievi nel corso delle verifiche sul calcestruzzo e 105 per l’acciaio». Perosino sottolinea come comunque la galleria non aveva superato ancora il collaudo finale e nessuna auto era ancora passata lungo il tratto che doveva essere inaugurato per luglio. La Quadrilatero ha già ordinato il ripristino dell’opera alla società di progetto “Val di Chienti” dove sono confluite più società che hanno come capofila l’austriaca Strabag Ag. «Questo non perché c’è un rischio cedimento – specifica il presidente – ma perché così non è conforme al progetto. L’intervento ora avverrà con l’istallazione di diverse placce di acciaio che seguiranno l’andamento della galleria». I tempi per l’apertura dell’ultimo tratto slitterà di almeno sei mesi.

ANAS. La società di proprietà statale ha spiegato che le indagini sono state avviate dal contraente generale lo scorso 10 aprile, con tecnologie georadar, ed hanno riguardato nel complesso 5 punti chiave della galleria. I rilievi sono stati completati il 16 maggio. Per avere riscontri efficaci al dato rilevato dal georadar è stato eseguito un numero adeguato di prelievi fisici di calcestruzzo, carotaggi, dalla volta della galleria.

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