Umbria e Marche si incontrano a Colfiorito
Si apre la sfida allo sviluppo dell’area
La Civitanova-Foligno pronta a giugno

GRANDI OPERE - Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Lupi ha inaugurato il nuovo tratto a Serravalle: "Il progetto della Quadrilatero dovrà essere integralmente realizzato entro il 31 dicembre 2017". Il presidente Guido Perosino: "Senza senso le polemiche sull'intervalliva di Macerata proprio adesso che stiamo procedendo bene". Mario Baldassarri: "Io venditore di tappeti? Questo è quello che mi piace di più"

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(In alto la galleria fotografica di Guido Picchio)

L'inaugurazione

L’inaugurazione

di Maurizio Verdenelli

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I monti e Colfiorito alle spalle, la strada per le Marche e il mare negli occhi. Catiuscia Marini, presidente dell’Umbria, un po’ protesta per le ‘terga’ mostrate coralmente alla sua terra ed anche per il lato destro che le tocca a fianco del ministro (quello sinistro è per Gian Mario Spacca). Sarebbe un selfie perfetto per un incontro che neppure a Teano…s’era visto mai visto tra due regioni confinanti ma tra loro un po’ ‘freddine’, se non fosse per la foltissima pattuglia di fotografi e cameramen impazzita di fronte ad uno storico, inedito ‘taglio del nastro’.

Molti i presenti all'inaugurazione di questa mattina

Molti i presenti all’inaugurazione di questa mattina

Che poco prima, il pierre di Anas, Giuseppe Scanni aveva quasi dovuto giustificare visti i tempi: “Il tricolore è lo stesso delle fasce dei sindaci qui riuniti, è quello del popolo italiano al cui esclusivo vantaggio è destinata l’opera”. Solo la ‘luce’ non è quella giusta per una foto: l’azzurro squillante come l’inno di Mameli che ha preceduto il ‘taglio’ aveva lasciato il posto, appena fuori dalla galleria dove s’era consumato il rito dell’inaugurazione, ad una giornata ventosa, piena di nuvole ed autunnabonda (per dirla con Neruda). Il mutamento climatico non ha tuttavia rovinato la ‘scampagnata’ attorno a questo tratto della superstrada di appena 9 km, di cui quasi 2/3 in galleria che unisce Umbria e Marche sull’altopiano di Colfiorito. Tratto realizzato dalla società Quadrilatero, da questo pomeriggio preso in carico dall’Anas e ‘restituito’ finalmente ai suoi ultimi, naturali utilizzatori, gli automobilisti dopo il magnifico lunch finale allestito per i tantissimi ospiti in galleria.
E’ stata una mattinata lunghissima resa più estenuante dal maxi – ritardo di circa un’ora e mezzo (puntualissimo invece il suo vice, sen. Riccardo Nencini a lungo colloquio con il Commissario del porto di Ancona) da parte del ministro delle Infrastrutture e Trasporti. Che provenendo da Roma, ha detto di aver potuto considerare ‘con mano’ l’utilità di questa strada che rompe l’isolamento atavico dell’altopiano e quindi della provincia di Macerata sul versante montano.

L'intervento del ministro dei Trasporti Lupi

L’intervento del ministro dei Trasporti Lupi durante la cerimonia inaugurale di questa mattina

E’ stata una lunga, trionfale ‘Inauguration day’ (dopo i monti ci sarebbe stato il mare di Civitanova  con Nencini al Palas)…ballando con Lupi. Tuttavia gli applausi più convinti, i “bravo!!” reiterati sono andati al piccolo grande uomo. L’ospite non previsto nella scaletta di quella che è stata definita una ‘festa’. Poteva mancare il sen. Mario Baldassarri (guai a chiamarlo così: ‘accetto solo il titolo di professore acquisito per concorso’): il ‘papà’ della Legge della Quadrilatero e dunque della fatidica, volponiana ‘strada per Roma’? No certo. Tanto che appena uscito dall’auto blu, il ministro ha chiesto di lui. “Dov’è Baldassarri?”. E tutti a cercarlo in fondo alla chilometrica fila delle autorità, a cominciare da Francesco Massi. Il coordinatore Ncd, che aveva proposto di intitolare a lui la superstrada. Alla fine l’ex vice del ministro Tremonti (“I due quasi non si parlavano” ci aveva rivelato il presidente della Provincia, Pettinari) sale sulla piattaforma delle autorità accolto con un affettuoso, leggero ‘scappellotto’ da Lupi. Il ministro assediato dai cronisti, poco prima aveva ricordato: “Neoeletto alla Camera, nel 2001, io e i colleghi della maggioranza accogliemmo con scetticismo la proposta del viceministro. Un progetto che ci sembrava davvero impossibile ma che si realizzò grazie alla sua tenacia ed anche alla sua qualità di segretario del Cipe, l’ente finanziatore”.
E Scanni, uno strappo al protocollo lo ha fatto doverosamente per l’ex vice ministro delle Finanze, oltre che per il presidente del consorzio Valdichienti, Bruno Fabbri.

La soddisfazione di Mario Baldassarri e Gennaro Pieralisi

La soddisfazione di Fabrizio Romozzi, Ermanno Pupo, Mario Baldassarri e Gennaro Pieralisi

Baldassarri, da parte sua, ricordando la genesi di Quadrilatero, ha fatto i nomi dei presenti Gennaro Pieralisi, il primo presidente; Ermanno Pupo, il vice; l’arch. Fabrizio Romozzi, tuttora direttore generale. “Non furono occupate poltrone, erano incarichi dati a persone giuste che sapevano lavorare”. E ha scatenato l’uragano degli applausi, Baldassarri sottolineando che “di questa grande opera non si è dovuta occupare la magistratura”. Quasi un urrah! infine ha strappato attribuendosi il fatto che se mai avesse avuto un fondamento la velenosa critica che egli fosse soltanto ‘un venditore di tappeti’ “ebbene la Quadrilatero è un tappeto che mi piace proprio”.
Già, la Quadrilatero e suoi tre prossimi fronti. “Tutti da chiudere entro il 31.12.2017” assicura Lupi. La mare-monti entro giugno prossimo (dichiarano ad una voce il presidente Guido Perosino e il presidente di Anas, Pietro Ciucci), la Perugia-Ancona ed infine la terza corsia dell’A14 nelle Marche. Perosino ha parlato pure del tratto Schifanoia-Valfabbrica, in Umbria, e parla di tempi brevi. Al nostro microfono il presidente della Quadrilatero ha pure ironizzato sulle polemiche nate in questi giorni riguardo ad ‘intoppi’ per la Intervalliva maceratese “giunte intempestive ora che stiamo operando e che finalmente il capoluogo avrà una viabilità di grande scorrimento”.

I presidenti delle Marche e dell'Umbria Gian Mario Spacca e Catiuscia Marini con monsignor Francesco Brugnaro e il prefetto Pietro Giardina

I presidenti delle Marche e dell’Umbria Gian Mario Spacca e Catiuscia Marini con monsignor Francesco Brugnaro e il prefetto Pietro Giardina

Sullo sviluppo del territorio, nessuno ha avuto dubbi questa mattina. Una manna per l’economia post sisma di cui il progetto rappresenta il grande frutto (“Lo promisi sotto le tende a Taverne” ha detto Baldassarri).
Nessuno ha espresso dubbi rallegrandosi giustamente che l’ombra lunga delle centrali malavitose siano state tenute alla larga dagli appalti. La Marini, giaccone grigio, borsa bordeau a quadretti, voce stentorea, lo ha quasi gridato chiedendo che le imprese locali siano sempre più presenti nelle grandi opere dell’Italia ‘che si fa strada’ come ha annotato lo scriscione dell’Anas tra le bandiere allo svincolo di Bavareto dove la ‘festa’ si è tenuta. Sull’abbraccio con le Marche è stata lievemente più circospetta, la Marini: “ Si segna un nuovo futuro di crescita socioeconomica per i territori umbri e marchigiani” si è limitata ad affermare. Mentre Spacca prefigurava una nuova ‘regione appenninica’ che è “forse nella testa pure del ministro” e che sia capace di dettare le strategie mare-monti di cui la superstrada, figlia della Quadrilatero -ricordata l’originaria, segnaletica definizione ‘del terremoto- è importante volano.
Ha tagliato corto il ministro (“sono le 13!”): “Non facciamoci più male: queste sono opere che dimostrano che l’Italia si è rimessa in cammino sulla strada della crescita, del lavoro e dell’occupazione. Ci sono state punte di 1.500 operai lungo il percorso della Quadrilatero, con una media di 800”. Prima ancora il presidente di Anas, azionista di maggioranza della società a capitale misto, aveva sottolineato l’incontro tra due regioni e i due mari. “Un progetto di grande respiro -ha dichiarato Ciucci- basato sul contributo finanziario del Governo che ha stanziato altri fondi con i decreti del Fare e Sblocca Italia e sul contributo degli enti territoriali”. GUARDA IL VIDEO

L'intervento del presidente Perosino

L’intervento del presidente Perosino

“Una strada fatta insieme” aveva detto poco prima Perosino evidenziando le modernissime tecnologie usate, a cominciare ovviamente dai criteri antisismici, a tutela della grande (prei)storia dell’altopiano. Nei prossimi mesi, altre sfide attendono il progetto Quadrilatero nella sua complessità: completare la Val di Chienti e normalizzare la situazione dei lavori sulla Perugia-Ancona”. Poi un doveroso ricordo degli operai morti nei cantieri della superstrada (commemorati nella sua benedizione pure dall’arcivescovo di Camerino, Brugnaro) ed una lunga serie di grazie. Con una dimenticanza. Grave. Subito ovviata dal ministro: “I vigili del Fuoco!”. Il grazie era comunque giunto ai tanti sindaci del territorio -presenti tra gli altri quelli di Foligno, Treia, Tolentino, Camerino, San Severino, Cingoli, tra gli altri mentre il primo cittadino del capoluogo, Carancini, si era fatto sostituire dall’assessore allo sport, Canesin. Con loro il prefetto Giardina, i comandanti delle varie Armi e specialità, pubblici amministratori (i consiglieri regionali, il marchigiano Angelo Sciapichetti, ed umbro, Silvano Rometti), il presidente della camera di commercio Giuliano Bianchi ed industriali (Franco Moschini). Mentre ha preferito la contemporanea inaugurazione del palas a Civitanova, il rettore dell’università di Camerino, professor Flavio Corradini probabilmente per una questione di bandiera essendo Unicam sponsor della Lube volley di cui lo stesso Corradini è un appassionato tifoso tanto da conservare la divisa nel suo ufficio a palazzo ducale. GUARDA IL VIDEO
Il primo grazie di Guido Perosino è stato per il ‘padrone di casa’, il sindaco di Serravalle, Gabriele Santamarianova assente (come Pettinari) sul palco della cerimonia. Santamarianova al nostro microfono ha affermato: “Sviluppo all’economia? Certo, intanto contiamo molto sulle prime gare per l’area leader di Taverne. Sarà il primo segnale chiaro circa la capacità di attrazione che avrà operato eventualmente il collegamento veloce, nonostante la crisi, sulle imprese che prima si fermavano a Tolentino, spaventate dalla tortuosità della statale”. Un sindaco che è alle prese con il progressivo spopolamento del proprio comune che perde cento residenti ogni cinque anni.

cerimonia inaugurale quadrilatero (14)Questa la grande sfida che attende adesso le popolazioni dei ‘plestini’, l’antica denominazione della gente dell’altopiano: uscire dal tunnel modernissimo. Non a caso l’elegante plastico ‘in scala’ dell’imbocco della galleria ‘Varano’ (m. 3.464) è stato donato dalla Quadrilatero, al termine della cerimonia dalle mani di una bella ragazza bionda, al ministro Lupi e ai due presidenti di Regione. Prima del taglio del nastro e prima del ‘rompete le righe’ (poi il ministro ha proseguito lungo la 77  per un  incontro con i sindaci a Tolentino, leggi l’articolo). E da domani spetta alla gente del luogo, affacciate sull’opera modernissima e lungamente attesa dal 2009 (al termine del tratto di Pontelatrave per una spesa complessiva di 1,1 miliardo di euro sino a Foligno) dimostrare che ‘le magnifiche opere e progressive’ siano davvero un’opportunità da sfruttare a fondo. Scendendo finalmente come ‘I giganti’ di Pirandello dalla montagna sull’altopiano dove da quest’inverno sono tornati a farsi vedere due branchi di lupi (elle minuscola per favore, proto).

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