di Laura Boccanera
Si è parlato di sbocco della Quadrilatero, questa mattina a Roma, alla sede del ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Una riunione organizzata per definire i progetti da realizzare in uno snodo fondamentale della viabilità cittadina. Per il comune di Civitanova Marche hanno partecipato il sindaco Tommaso Claudio Corvatta, il presidente del Consiglio comunale Ivo Costamagna, l’assessore ai lavori pubblici Marco Poeta, il dirigente ed il funzionario del V settore Stefano Stefoni e Roberto Guarnieri. Presenti i tecnici della regione Marche e del ministero, il direttore generale della Quadrilatero Fabrizio Romozzi e l’amministratore delegato Eutimio Mucilli, e Massimo Romolini, referente del viceministro Riccardo Nencini. Un vertice che si chiude con un significativo passo avanti per la definizione delle infrastrutture da realizzare per migliorare la viabilità all’innesto tra superstrada Civitanova-Foligno e Statale Adriatica. «E’ stato un incontro molto produttivo – sintetizza il sindaco Corvatta – l’amministrazione ha esposto, come aveva già fatto ad ottobre col viceministro Nencini (leggi l’articolo) durante la sua visita a Civitanova, le motivazioni che la inducono a retrocedere dall’intenzione di costruire il cavalcavia. Abbiamo esposto un’idea di città diversa, votata alla vivibilità ed alla diminuzione del traffico pesante urbano. Abbiamo fatto rilevare inoltre che il cavalcavia non eliminerebbe comunque gli eventuali problemi in caso di esondazione del fiume Chienti. C’è stato un recepimento di massima delle istanze che abbiamo presentato e da qui si inizia a lavorare per dare una risposta compatibile con gli indirizzi dell’amministrazione comunale. I tecnici hanno effettuato un approfondito esame della situazione viaria e degli interventi più opportuni da realizzare nell’ambito della Quadrilatero per rendere più funzionale il tratto conclusivo della superstrada Civitanova-Foligno. Torniamo con la convinzione di aver effettuato un passo avanti significativo che ci consentirà di essere operativi nel corso del 2015».
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Penso che per evitare una volta per tutte il perenne ingolfamento dell’uscita della superstrada ci voglia un tratto(cavalcavia o altro) che bypassi il pezzo di ss adriatica sud , anche perchè la maggior parte del traffico proviene proprio da quella direzione : Civitanova sud, Porto S Elpidio, Casette d’Ete , Cascinare ecc.ecc.ecc.
Ma se sulla carta il cavalcavia non esiste di che cosa si sta parlando?
L’abbandono del cavalcavia è stato uno spot elettorale ed oggi salvaguarda gli interessi di pochi invece di pensare al bene della città. Abbandonare quell’opera e non prendere provvedimenti seri sul passaggio a livello, significa isolare civitanova, che nel giro di qualche anno diventerà una trappola di traffico senza via d’uscita. Complimenti come al solito si fa il contrario di quanto andrebbe fatto.
Quindi ??????????????????????????????????????????????????????????????????????
Parlate troppo di un fantasma. Forse lo volete fare apparire?
Dichiarazioni farcite di cose indefinite note e stranote.Sostanza? tutto resta come era l’anno scorso,due anni fa,tre anni fa quattro anni fa,ecc,ecc.Comunque come nella prima repubblica argomento che qualche notabile di lungo corso userà per le prossime elezioni.
@Rossi. E’ stato uno spot elettorale di cui chi ha curato la sceneggiatura è stata ricompensata con un assessorato. Per quanto riguarda soggetto e regia un sospetto ce l’avrei.
Per superare un intreccio stradale come l’immissione della 77 sulla nazionale esistono solo due modi: un sottopasso o un cavalcavia.
Considerato che i sottopassi a livello del mare sono assolutamente sconsigliabili (inoltre la zona ha un’alta densità abitativa) l’unica soluzione è il cavalcavia.
Non capisco questa contrarietà, in Europa ve ne sono moltissimi, basta pensare a Rotterdam.
Del resto nel suo piccolo mi sembra che a Portorecanati funzioni bene.
Non si possono prendere prese di posizioni per principio, tecnicamente è la soluzione migliore.
Con la politica del no non si va molto lontano.
A Macerata a suo tempo quando nella Quadrilatero fu inserita la bretella della Pieve il Comune disse no. Il risultato è che siamo ancora senza strada e si è ricorsi al Quadrilatero con qualche anno di ritardo.
cercano tante scuse per giustificare la perdita di un opera importantissima , presente in tutte le città moderne grandi e piccole, basilare per la protezione civile e per entrare in centro… la verità viene solo da una cambiale elettorale da onorare. Il futuro della città viene pensato solo nella solita amata zona casello autostradale
Sono pienamente d’accordo con i commenti di Valentini , Paciarelli e Rossi…….aggiungo solamente che per risolvere questo problema die Citanò serve un miracolo!!!
Il cavalcavia è una stupidata che sarà bene non fare, in una comunità civitanovese già piena di mostri edilizi.
Corvatta ha la responsabilità:
– di aver affossato il Treno Urbano che, togliendo 40.000 auto alla settimana dalle strade, avrebbe alleviato notevolmente il traffico;
– di non aver bloccato quel mostro di centro commerciale con palazzo d’inverno incluso;
e di molte altre cose, ma una bella rotatoria è più che sufficiente all’uscita della superstrada… piuttosto, occorre obbligatoriamente rimandare gli italiani alla scuola guida, perché non sanno assolutamente come usarle (le rotatorie).