di Maurizio Verdenelli
“Le strade sono come le arterie che conducono il sangue al cuore: è una condizione essenziale di vita. Alla stessa maniera le strade garantiscono la vita economica, dunque la sopravvivenza stessa, delle comunità soprattutto di quelle come Serravalle di Chienti tagliate fuori dalle grandi linee di comunicazione”. L’esempio scientifico usato a metà degli anni 70 in un convegno a Caldarola sulla viabilità provinciale, da parte del medico di papi e capi di stato, il professor Giuseppe Giunchi come sindaco di Serravalle troverà inveramento giovedì 30 ottobre con l’apertura del tratto Bavareto-Colfiorito da parte della società Quadrilatero nel suo working in progress verso l’Umbria (conclusione prevista nella primavera prossima). La data del 30 è ancora ufficiosa; tuttavia questa potrà subire un ritardo di pochissimi giorni. Ai primi giorni di novembre, non più in là. Alla Quadrilatero a Roma non fissano ancora date ma confermano la prossimità dell’evento e il termine della primavera 2015 per l’opera completa. Sulla certezza dell’apertura e dunque dell’inaugurazione – la ‘Quadrilatero’ ha voluto cerimonie fortemente popolari anche per salutare la realizzazione di gallerie (leggi l’articolo) – se ne saprà di più il 10 prossimo quando ci sarà una riunione a Serravalle tra il sindaco Gabriele Santamarianova, la giunta e i vertici della società.
Gabriele Santamarianova
“Siamo in ogni caso vicinissimi alla meta” dice Santamarianova “anche se manca l’ufficialità, ma ormai è tutto pronto per il grande giorno che coincide idealmente e quasi cronologicamente (questione di un mese) con il 17. anniversario del sisma umbro-marchigiano. Sarà un evento atteso e molto significativo per la nostra gente che ha tanto sofferto”. Un giorno che Serravalle di Chienti attende con gioiosa ansia essendosi tramutata questa dall’originaria preoccupazione per il primitivo progetto dell’Anas. Questo tagliava fuori il paese prevedendo svincoli per la superstrada soltanto a Muccia e Colfiorito.
L’allora sindaco Venanzo Ronchetti tuonò subito contrò questo piano che a suo dire, era da considerare come un ‘nuovo terremoto’ per Serravalle condannandolo alla morte economica. “Le nuove case, riedificate o restaurate con tanto sacrificio e dispendio di denaro pubblico, resterebbero vuote: scheletri abbandonati da una popolazione costretta ad andarsene per sopravvivere.
E nessuna impresa, artigianale e/o industriale avrebbe l’interesse ad ‘aprire’ in una Serravalle così isolata”. E preannunciò, Ronchetti, barricate e blocchi dei lavori della nuova strada. Il sindaco fece sentire di nuovo la propria voce, a Macerata nell’autunno del 2002 quando al teatro Lauro Rossi venne organizzato un summit sulla viabilità tra Umbria e Marche presente il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Pietro Lunardi, il viceministro all’economia, il maceratese Mario Baldassarri, i vertici dell’Anas, il presidente della Provincia di Macerata Sauro Pigliapoco e il sindaco di Foligno, Salari.
“A Baldassarri si deve –riconosce ora l’ex sindaco- l’intervento decisivo perché fosse realizzato lo svincolo intermedio di Bavareto al servizio del capoluogo Serravalle”. Già, Bavareto: ‘strettoia’ da sempre infernale per i ‘bisonti’ della strada: la carreggiata non ne permetteva il contemporaneo passaggio! “Ogni 15 giorni succedeva un incidente: scontri tra Tir e pure case danneggiate. Da corrispondente locale de ‘Il Messaggero’ e residente di Bavareto spesso documentavo i problemi della viabilità in questo ‘canyon’ incredibile dove si rischiava sempre il disastro: automobilisti e noi residenti che temevano da un momento all’altro che gli autotreni, di cui ogni volta sentivano stridere reni e gomme, le imprecazioni e le risse degli autisti, ci entrassero in casa!”.
Mario Baldassarri e Venanzo Ronchetti
A Macerata, al ‘Lauro Rossi’, 12 anni fa Ronchetti ribadì: “non prevedere uno svincolo della superstrada a Serravalle sarebbe come anticipare l’arrivo di un terremoto dalle conseguenze sicuramente peggiori di quello del settembre 1997. La mia non è una questione campanilistica ma una questione di logica e raziocinio perché non avrebbe altrimenti senso prevedere uno svincolo o a Muccia o a Colfiorito che sono distanti da noi dieci chilometri!”. Il grido d’allarme e la mobilitazione di una popolazione ‘colpita a morte’ dal terremoto venne recepito in ‘primis’ dal padre del progetto Quadrilatero, Mario Baldassarri. E tra qualche settimana, quella battaglia avrà il suo giusto riconoscimento con il taglio del nastro, stavolta gesto non solo formale ma segno di una partecipazione popolare alla soluzione dei propri problemi.
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Bellissima notizia. Attendo questo evento da venti anni. Ringrazio tutti coloro che si sono prodigati alla realizzazione del progetto e spero come dice l’articolo che alla prossima primavera sia tutta percorribile da Civitanova – Foligno.
Qualche politico locale scommetteva che si trattava solo di propaganda. Questa è la risposta. Orgoglioso di aver partecipato alla progettazione preliminare.
questa opera storica finalmente infrangerà l’isolazionismo del maceratese verso il Lazio e l’Umbria, senza considerare che finchè non finiranno l’altro “lato” del quadrilatero (laSS76) l’intera economia di Marche e Umbria ruoterà intorno a questa arteria (purtroppo con l’inevitabile coda fissa di camion tra Morrovalle e Civitanova). A fine opera dall’A14 a Foligno con lo svincolo per Perugia o Roma basterà poco più di un’ora.
Devo dedurre che avevano già aperto fra Muccia e Bavareto? E’ un pò che non capito più da quelle parti. Quando la apriranno fino a Foligno, una gitarella lì sarà d’obbligo 🙂
Questa si che e’ una grande notizia e l’inaugurazione di una vera opera pubblica!!!……..quando noi promuovevamo questo progetto era il 2000, 2001, 2002,203 …… Qualche politico maceratese scommetteva che si trattava solo di propaganda per vincere le provinciali (quasi tutta la sinistra ..) e che eravamo venditori di tappeti (i venditori di tappeti eravamo Mario Baldassarri, Sauro Pigliapoco, Ermanno Pupo, Giuliano Bianchi, io e pochi altri!!
Questa è la risposta piu’ bella !!.
Orgoglioso di aver partecipato alla sua realizzazione, ad aver accelerato le procedure quando eravamo alla guida della Provincia, di averci creduto e ringrazio i pochi coraggiosi che erano con me anche contro i comitati NO PAV !!
Vedremo ora che dirà che anche Lui ci credeva’??
Franco Capponi
Franco Capponi
Questa si che e’ una grande notizia e l’inaugurazione di una vera opera pubblica!!!……..quando noi promuovevamo questo progetto era il 2000, 2001, 2002,203 …… Qualche politico maceratese scommetteva che si trattava solo di propaganda per vincere le provinciali (quasi tutta la sinistra ..) e che eravamo venditori di tappeti (i venditori di tappeti eravamo Mario Baldassarri, Sauro Pigliapoco, Ermanno Pupo, Giuliano Bianchi, io e pochi altri!!
Questa è la risposta piu’ bella !!.
Orgoglioso di aver partecipato alla sua realizzazione, ad aver accelerato le procedure quando eravamo alla guida della Provincia, di averci creduto e ringrazio i pochi coraggiosi che erano con me anche contro i comitati NO PAV !!
Vedremo ora chi dirà………….. che anche Lui ci credeva’??
Franco Capponi
Franco Capponi
Grazie Baldassari, grazie alla legge obiettivo di Berlusconi.
Grazie infine ai maceratesi che per riconoscenza hanno votato qualcun’altro alla regione ….
E grazie a chi indicava quei politici come venditori di fumo e decise che la via Mattei la Pieve nn doveva essere inclusa nella quadrilatero perché …. ci pensiamo noi …. con ovvi risultati.
Ovviamente i macerstesi hanno avallato e premiato pure questo, tanto loro gnotte tutto.
Infatti adesso i macerstesi percorrono la via Mattei la Pieve ……
Grazie Mario Baldassari, grazie alla legge obiettivo del Governo Berlusconi!! I maceratesi, con la solita lungimiranza, hanno invece votato chi per 50 anni li ha “perculati”! Contenti loro!!
Non riesco a comprendere come mai la bretella Mattei – la Pieve non sia stata inclusa nella Quadrilatero. Forse perche’ i nostri bravi amministratori locali, tanto impegnati in lottizzazioni e cementificazioni varie, non intravedevano nell’opera, a costo zero per la collettivita’, un interesse economico per loro stessi.
suvvia maceratesi, gioite per questa notizia, non siate…..meschini !!
@ stellonealpino
Come autore del preliminare della bretella Mattei-la Pieve affermo che faceva parte del progetto, la giunta Meschini volle che restasse fuori perchè sarebbe stata realizzata con i soldi della regione.
Il primo tratto di quella superstrada l’hanno aperta quando io avevo 16 anni. Adesso ne ho 50………..
ERA ORA <3
Le piu’ vive congratulazioni ed il dovuto riconoscimento a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa opera di inestimabile valore economico e sociale. Siatene giustamente orgogliosi.
>>>>>>>>>>Grazie Baldassari, grazie alla legge obiettivo di Berlusconi.<<<<<<<<<<<<<<<
Come faremo quando non ci sara' piu' Berlusconi.
Bisogna incentivare la riqualifica di queste zone e non lasciarle emarginate.
@ kormoran: no, è un tratto parziale per evitare i tornanti e le case sul ciglio della strada ai camion.
Cavolo però…. disorganizzazione……
avrebbe fatto comodo avere in abbinamento a questo tratto quello tra ponte centesimo e foligno!