Superstrada 77: “Tra un mese aperta
nel tratto Bavareto-Colfiorito”

SERRAVALLE - Lo anticipa il sindaco Gabriele Santamarianova. Lavori sostanzialmente conclusi nel tratto. La data dell'inaugurazione sarà ufficializzata dopo l'incontro della Giunta con i vertici della Quadrilatero il prossimo 10 ottobre. In primavera sarà percorribile anche la parte umbra

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Il progetto della Quadrilatero Marche- Umbria

Il progetto della Quadrilatero Marche- Umbria

di Maurizio Verdenelli

“Le strade sono come  le arterie che conducono il sangue al cuore: è una condizione essenziale di vita. Alla stessa maniera le strade garantiscono la vita economica, dunque la sopravvivenza stessa, delle comunità soprattutto di quelle come Serravalle di Chienti tagliate fuori dalle grandi linee di comunicazione”.  L’esempio scientifico usato a metà degli anni 70 in un convegno a Caldarola sulla viabilità provinciale, da parte del medico di papi e capi di stato, il professor Giuseppe Giunchi come sindaco di Serravalle troverà inveramento giovedì 30 ottobre con l’apertura del tratto Bavareto-Colfiorito da parte della società Quadrilatero nel suo working in progress verso l’Umbria (conclusione prevista nella primavera prossima). La data del 30 è ancora ufficiosa; tuttavia questa potrà subire un ritardo di pochissimi giorni. Ai primi giorni di novembre, non più in là. Alla Quadrilatero a Roma non fissano ancora date ma confermano la prossimità dell’evento e il termine della primavera 2015 per l’opera completa. Sulla certezza dell’apertura e dunque dell’inaugurazione – la ‘Quadrilatero’ ha voluto cerimonie fortemente popolari anche per salutare la realizzazione di gallerie (leggi l’articolo)se ne saprà di più il 10 prossimo quando ci sarà una riunione a Serravalle tra il sindaco Gabriele Santamarianova, la giunta e i vertici della società.

Gabriele Santamarianova

Gabriele Santamarianova

Siamo in ogni caso vicinissimi alla meta” dice Santamarianova “anche se manca l’ufficialità, ma ormai è tutto pronto per il grande giorno che coincide idealmente e quasi cronologicamente (questione di un mese) con il 17. anniversario del sisma umbro-marchigiano. Sarà un evento atteso e molto significativo per la nostra gente che ha tanto sofferto”. Un giorno che Serravalle di Chienti attende con gioiosa ansia essendosi tramutata questa dall’originaria preoccupazione per il primitivo progetto dell’Anas. Questo tagliava fuori il paese prevedendo svincoli per la superstrada soltanto a Muccia e Colfiorito.

L’allora sindaco Venanzo Ronchetti tuonò subito contrò questo piano che a suo dire, era da considerare come un ‘nuovo terremoto’ per Serravalle condannandolo alla morte economica. “Le nuove case, riedificate o restaurate con tanto sacrificio e dispendio di denaro pubblico, resterebbero vuote: scheletri abbandonati da una popolazione costretta ad andarsene per sopravvivere.

La festa per l'apertura dell'ultima galleria della tratta Civitanova-Foligno

La festa per l’apertura dell’ultima galleria della tratta Civitanova-Foligno

E nessuna impresa, artigianale e/o industriale avrebbe l’interesse ad ‘aprire’ in una Serravalle così isolata”. E preannunciò, Ronchetti, barricate e blocchi dei lavori della nuova strada. Il sindaco fece sentire di nuovo la propria voce, a Macerata nell’autunno del 2002 quando al teatro Lauro Rossi venne organizzato un summit sulla viabilità tra Umbria e Marche presente il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Pietro Lunardi, il viceministro all’economia, il maceratese Mario Baldassarri, i vertici dell’Anas, il presidente della Provincia di Macerata Sauro Pigliapoco e il sindaco di Foligno, Salari.

lunardi ronchetti

Pietro Lunardi e Venanzo Ronchetti

 


“A Baldassarri si deve –riconosce ora l’ex sindaco- l’intervento decisivo perché fosse realizzato lo svincolo intermedio di Bavareto al servizio del capoluogo Serravalle”
. Già, Bavareto: ‘strettoia’ da sempre infernale per i ‘bisonti’ della strada: la carreggiata non ne permetteva il contemporaneo passaggio! “Ogni 15 giorni succedeva un incidente: scontri tra Tir e pure case danneggiate. Da corrispondente locale de ‘Il Messaggero’ e residente di Bavareto spesso documentavo i problemi della viabilità in questo ‘canyon’ incredibile dove si rischiava sempre il disastro: automobilisti e noi residenti che temevano da un momento all’altro che gli autotreni, di cui ogni volta sentivano stridere reni e gomme, le imprecazioni e le risse degli autisti, ci entrassero in casa!”.

Mario Baldassarri e Venanzo Ronchetti

Mario Baldassarri e Venanzo Ronchetti

A Macerata, al ‘Lauro Rossi’, 12 anni fa Ronchetti ribadì: “non prevedere uno svincolo della superstrada a Serravalle sarebbe come anticipare l’arrivo di un terremoto dalle conseguenze sicuramente peggiori di quello del settembre 1997. La mia non è una questione campanilistica ma una questione di logica e raziocinio perché non avrebbe altrimenti senso prevedere uno svincolo o a Muccia o a Colfiorito che sono distanti da noi dieci chilometri!”. Il grido d’allarme e la mobilitazione di una popolazione ‘colpita a morte’ dal terremoto venne recepito in ‘primis’ dal padre del progetto Quadrilatero, Mario Baldassarri. E tra qualche settimana, quella battaglia avrà il suo giusto riconoscimento con il taglio del nastro, stavolta gesto non solo formale ma segno di una partecipazione popolare alla soluzione dei propri problemi.

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Il sopralluogo dello scorso ottobre (clicca sull’immagine per leggere l’articolo)



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