Sono perfettamente d'accordo con il sig. Roberto Cherubini. Io credo peraltro di avere titolo ad una risposta da parte dei dirigenti locali del PD che non potevano ignorare che la partecipazione del Meschini alle 'primarie'del PD altro non era se non una grave turbativa,che si sarebbe sommata a quella costituita dalla ripetuta presentazione da parte del segretario locale del PD di Carancini e Mandrelli quali 'i due candidati'del PD 'quando invece il candidato del PD , alternativo a Carancini era Mandrelli e ciò non poteva non essere chiaro, almeno ai dirigenti del PD sin da quando avevano imposto le primarie perla scelta del candidato.-Graziano Pambianchi
Caro Cerasi,hai capito come funziona il meccanismo ? In questo caso piu' fasullo dell'orologio swatch: il mostro pugnalatore di ostie si aggira nei vicoli e per le strade della città',sicché' guerra santa sia anche per che' il nemico non c'e'e comunque usa soltanto le armi del pensiero e della parola,neppure bugie e diffamazioni.Finita la 'bagarre' e terminati i festeggiamenti parrocchiali, impegniamoci seriamente a dar vita ad un serio confronto sul tema 'clericali e laici a Macerata dai primi moti risorgimentali ad oggi'.
Alfonso Cacchiarelli e la dirigenza tutta della “Filarmonica” meritano un plauso incondizionato. Il loro progetto non era alternativo a quello di Fontescodella.
Carancini aveva provato a crearsi un nuovo nemico , utile anche per sviare l’attenzione dalle vicende infinite ed intricatissime del progetto di Fontescodella, in cui trovano posto anche tre piscine.
Bene ha fatto la Filarmonica a non cadere nella “trappola” : oggi è la benemerita Società ad iniziare i lavori, mentre l’Amministrazione Comunale si aggroviglia nella produzione di delibere ed atti addirittura Chiosati da spiegazioni “teleologiche” tanto dotte da apparire null’altro che “fumo negli occhi”.
In un suo commento, in tema di piscine ed in occasione del rilascio di una fideiussione da parte della “FontescodellaS.p.a.”, Mario Iesari ha scritto che”….bisogna vedere tutte le carte…” prima di giungere a conclusioni.
Ha ragione Iesari, ma le carte si vedono se chi le ha in mano te lo consente. A Macerata non è facile: non crederci, ma sembra che questa Amministrazione non consenta l’accesso in tempi decenti “agli atti neppure ai Consiglieri comunali, siano di maggioranza , cosa più grave, di opposizione, eletti dal popolo, che tutti si ostinano a chiamare “sovrano”, per L’esercizio delle loro funzioni. Un esempio per tutti: il parere dell’Avv. Alessandro Lucchetti su cui si basa l’ultima delibera della Giunta in tema di piscine, quella che, nella sostanza dovrà consentire la riduzione del credito del comune nei confronti di Fontescodella s.p.a. NON è allegato alla delibera e non viene mostrato a chi lo chiede, neppure per una breve consultazione. E’ questa la trasparenza con cui, in un crescendo davvero impressionante, finisce la cosiddetta “nuovo storia”.
Quanto alle fideiussioni, per carità, la massima attenzione, anche se sono sicuro che non è questo il caso, ma colgo l’occasione per ricordare agli immemori e per far conoscere ai tanti che, purtroppo, non la conoscono una ben stana storia. All’Amministrazione Comunale della città, nel passato, vennero ” rifilate” a garanzia delle obbligazioni assunte da una Società che si “convenzionava” per una rilevantissima lottizzazione all’interno del Piano Casa, “polizze fideiussorie indiscutibilmente false” : altre Società, a Macerata ed altrove si produssero in identiche performances.
Accade però che a distanza di quasi due anni, la nuova Amministrazione, a perfetta conoscenza di quel che era accaduto sia ” riuscita” , con una abilità degna di miglior causa a farsi “rifilare” , in sostituzione delle ” polizze fideiussorie false” altre polizze che, al dunque, si sono rivelate ” inesigibili” (tradotto: carta straccia).
Poiché più di un Ufficio è stato messo a conoscenza con dovizia di particolari e di documenti, della suddescritta vicenda, voglio augurarmi che chi è depositario del potere /dovere di farlo e che per altro situazioni ,taluna forse meno “corposa”, si è mosso rapidamente e meritoriamente, voglia prendere in considerazione l’ipotesi che la norma violata da certi comportamenti sia quella posta a tutela della pubblica Amministrazione dal reato di truffa in suo danno, sperabilmente prima che intervenga la “prescrizione ” a cancellar tutto. Infine, poiché potrebbe ritenersi che l’Amministrazione comunale in carica abbia trattato malamente (diciamo così) la società a r.l. “Il Bracciale” , occorre osservare che un decreto ingiuntivo per E 900 000 può sembrare un colpo di cannone, ma in realtà esso rappresenta soltanto una “cortina fumogena” ad effetto, quando i buoi sono già usciti dalla stalla , sotto forma di appartamenti venduti.
Da ultimo l’Amministrazione Comunale in carica dovrà rispondere ad una precisa domanda da tempo posta che scaturisce dalla lettura di atti notarili di compravendita: la stessa domanda è stata posta formalmente dall’Assessore Avv. Luciano Pantanetti, al’incirca da un mese.
La domanda è questa: è possibile che la “lottizzazione ” convenzionata dalla società “Il Bracciale” in quel di Piediripa, che dagli atti del comune non risulta realizzata secondo il progetto autorizzato (del”fotovoltaico”, ad esempio non c’è traccia, così come di altro ancora ) abbia ottenuto l”‘agibilità” in forza dell’assenso formatosi a seguito del silenzio degli Uffici del Comune preposti all’urbanistica( è noto che per lo più il silenzio – assenso è il modo con cui si dice “si” quando la risposta non potrebbe che essere “no”).
Mi scuso per la lunghezza del mio scritto ma non ho l’obiettivo di avere tanti lettori, bensì quello che chi mi legge abbia tutti gli elementi per giudicare, se non me, almeno le vicende di cui mi interesso ed il motivo che mi spinge a farlo: il principio della imparzialità della pubblica amministrazione.
Alfonso Cacchiarelli e la dirigenza tutta della "Filarmonica" meritano un plauso incondizionato. Il loro progetto non era alternativo a quello di Fontescodella.
Carancini aveva provato a crearsi un nuovo nemico , utile anche per sviare l'attenzione dalle vicende infinite ed intricatissime del progetto di Fontescodella, in cui trovano posto anche tre piscine.
Bene ha fatto la Filarmonica a non cadere nella "trappola" : oggi è la benemerita Società ad iniziare i lavori, mentre l'Amministrazione Comunale si aggroviglia nella produzione di delibere ed atti addirittura Chiosati da spiegazioni "teleologiche" tanto dotte da apparire null'altro che "fumo negli occhi".
In un suo comento, in tema di piscine ed in occasione del rilascio di una fideiussione da parte della "FontescodellaS.p.a.", Mario Iesari ha scritto che"....bisogna vedere tutte le carte..." prima di giungere a conclusioni.
Ha ragione Iesari, ma le carte si vedono se chi le ha in mano te lo consente. A Macerata non è facile: non crederci, ma sembra che questa Amministrazione non consenta l'accesso in tempi decenti "agli atti neppure ai Consiglieri comunali, siano di maggioranza , cosa più grave, di opposizione, eletti dal popolo,
che tutti si ostinano a chiamare "sovrano", per L'esercizio delle loro funzioni. Un esempio per tutti: il parere dell'Avv. Alessandro Lucchetti su cui si basa l'ultima delibera della Giunta in tema di piscine, quella che, nella sostanza dovrà consentire la riduzione del credito del comune nei confronti di Fontescodella s.p.a. NON è allegato alla delibera e non viene mostrato a chi lo chiede, neppure per una breve consultazione. E' questa la trasparenza con cui, in un crescendo davvero impressionante, finisce la cosiddetta "nuovo storia".
Quanto alle fideiussioni, per carità, la massima attenzione, anche se sono sicuro che non è questo il caso, ma colgo l'occasione per ricordare agli immemori e per far conoscere ai tanti che, purtroppo, non la conoscono una ben stana storia. All'Amministrazione Comunale della città, nel passato, vennero " rifilate" a garanzia delle obbligazioni assunte da una Società che si "convenzionava" per una rilevantissima lottizzazione all'interno del Piano Casa, "polizze fideiussorie indiscutibilmente false" : altre Società, a Macerata ed altrove si produssero in identiche performances.
Accade però che a distanza di quasi due anni, la nuova Amministrazione, a perfetta conoscenza di quel che era accaduto sia " riuscita" , con una abilità degna di miglior causa a farsi "rifilare" , in sostituzione delle " polizze fideiussorie false" altre polizze che, al dunque, si sono rivelate " inesigibili" (tradotto: carta straccia).
Poiché più di un Ufficio è stato messo a conoscenza con dovizia di particolari e di documenti, della suddescritta vicenda, voglio augurarmi che chi è depositario del potere /dovere di farlo e che per altro situazioni ,taluna forse meno "corposa", si è mosso rapidamente e meritoriamente, voglia prendere in considerazione l'ipotesi che la norma violata da certi comportamenti sia quella posta a tutela della pubblica Amministrazione dal reato di truffa in suo danno, sperabilmente prima che intervenga la "prescrizione " a cancellar tutto. Infine, poiché potrebbe ritenersi che l'Amministrazione comunale in carica abbia trattato malamente (diciamo così) la società a r.l. "Il Bracciale" , occorre osservare che un decreto ingiuntivo per E 900 000 può sembrare un colpo di cannone, ma in realtà esso rappresenta soltanto una "cortina fumogena" ad effetto, quando i buoi sono già usciti dalla stalla , sotto forma di appartamenti venduti.
Da ultimo l'Amministrazione Comunale in carica dovrà rispondere ad una precisa domanda da tempo posta che scaturisce dalla lettura di atti notarili di compravendita: la stessa domanda è stata posta formalmente dall'Assessore Avv. Luciano Pantanetti, al'incirca da un mese.
La domanda è questa: è possibile che la "lottizzazione " convenzionata dalla società "Il Bracciale" in quel di Piediripa, che dagli atti del comune non risulta realizzata secondo il progetto autorizzato (del"fotovoltaico", ad esempio non c'è traccia, così come di altro ancora ) abbia ottenuto l"'agibilità" in forza dell'assenso formatosi a seguito del silenzio degli Uffici del Comune preposti all'urbanistica( è noto che per lo più il silenzio - assenso è il modo con cui si dice "si" quando la risposta non potrebbe che essere "no").
Mi scuso per la lunghezza del mio scritto ma non ho l'obiettivo di avere tanti lettori, bensì quello che chi mi legge abbia tutti gli elementi per giudicare, se non me, almeno le vicende di cui mi interesso ed il motivo che mi spinge a farlo: il principio della imparzialità della pubblica amministrazione.
Perchè un "atto di indirizzo" fulmineo, assunto dal sindaco Carancini, presente la Giunta (ad eccezione dell'avv. Luciano Pantanetti) , nell'adunanza del 13 c.m. , acchè il Dirigente dei Servizi Tecnici ing. Tristano Luchetti adotti celermente tutti gli atti necessari per avviare la procedura prevista dall'art. 240 D.L.gs.163/2009 (Codice degli appalti) per chiudere in via bonaria la lite tra il Comune di Macerata e la Fontescodella s.p.a. i cui termini sono a tutti noti sin dal maggio /giugno 2013 controversia che secondo gli Uffici Comunali dovrebbe oggi vedere il Comune di Macerata creditore di ca. Euro 900 000, richiesta che la Fontescodella s.p.a. contesta, opponendo in buona sostanza un credito derivante dall'importo di lavori eseguiti nelle piscine di Viale Don Bosco, la cui gestione era stata chiesta dalla stessa s.p.a. , acchè gli utenti di dette piscine non si disperdessero nell'attesa della costruzione del nuovo polo natatorio in regime di "concessione"( in pratica c'è da scegliere tra l'ipotesi di una sola "concessione" e quella di due concessioni, funzionali tra loro e comunque caratterizzate che, in entrambe i casi, il Comune di Macerata ha di fronte gli stessi concessionari per la realizzazione e gestione del polo natatorio e di parecchio altro a Fontescodella e per la gestione delle piscine di Viale Don Bosco, che per poter essere utilizzate avevano bisogno di alcuni interventi funzionali, nell'interesse, in primo luogo della "gestione"). Che c'è di nuovo, da richiedere una decisione fulminea, che nella sostanza ed anche nella forma del provvedimento in primo luogo sconfessa l'operato di alcuni non disprezzati dirigenti del Comune di Macerata negli anni passati; e che tutto sia fatto dai nuovi chiamati a"spron battuto" onde consentire al sindaco uscente di far giungere un concreto messaggio di pace alla Fontescodella s.p.a., perché sia indotta a far qualchecosa (ad esempio erigere una gru) che dia ai distratti e disinformati (un po'anche per loro colpa) cittadini -elettori maceratesi il convincimento che i lavori di costruzione delle piscine siano in corso ( anzi "fatti" come il sindaco fa scrivere su qualche giornale, che registra e passa oltre, senza adempiere all'obbligo di verifica ...così come per lo svincolo di Via Mattei - La Pieve). Da ultimo una domanda: l'atto di indirizzo ha ben 17 allegati, quasi tutti già noti, ma non il "parere" dell'avv. Alessandro Lucchetti al quale fa frequentemente riferimento, negandone però o comunque ritardandone la lettura a chi ne potrebbe avere interesse, dal momento che il sindaco e i suoi fedelissimi non sono certamente i soli cittadini di Macerata. La ragione adotta per la mancata allegazione del "parere" del legale è francamente risibile: mantenere segreta la linea difensiva del Comune, che ha già deciso di arrendersi ! Suvvia, evitiamo almeno il ridicolo! E' però possibile che l'avv. Lucchetti professionista preparato e serio, si sia spinto nel suo parere sino ad evidenziare le oggettive difficoltà di un percorso che si snoda all'interno di un rapporto tra committente pubblico e concessionario, con il primo che appare pregiudizialmente orientato ad essere"largo di maniche", pur di conseguire il risultato" oggetto del desiderio": la vittoria, per ora, nelle "primarie del partito democratico.
Travolto dall'emozione per l'avvenuta "realizzazione" delle piscine a Fonte scodella il sindaco Carancini si e' lasciato andare a qualche dichiarazione un po' azzardata.
Se il progetto fosse stato abbandonato ..."...la Società Fontescodella p.a.avrebbe potuto rivendicare la corresponsione di centinaia di migliaia di euro per la progettazione realizzata ...".non credo proprio che le cose stessero così, ch'anzi ho l'impressione che gli imprenditori siano stati indotti a sottoscrivere l' "atto di sottomissione" anche in ragione del timore, per me infondato, di qualche azione di rivalsa nei loro confronti e che, comunque ad una loro tanto eventuale quanto incredibile azione giudiziaria, il Comune avrebbe sempre potuto agire in via riconvenzionale per il pagamento delle sei/settecento mila euro dovute dalla Fonte scodella s.p.a. per le utenze di Viale Don Bosco (oppure le abbiamo già dimenticate, Sindaco Carancini?!).
Il Sindaco favoleggia di una Università che "...avrebbe chiesto indietro i due milioni già versati per il mutuo. Ma questo riguarda il passato".No, riguarda la decenza, che vuole sempre il rispetto della verità: l'Università non ha pagato nemmeno una rata del mutuo e ha più volte dichiarato, anche in documenti ufficiali che pagherà soltanto "piscine realizzate". Dimostrazione questa di straordinaria fiducia in un partner che ha fatto trovare l'Università sempre di fronte al fatto compiuto. Credo che l'amministrazione comunale non abbia neppure avuto la sensibilità di discutere con l'Università il "parere dell'Autorita' anti corruzione che a chiare note ha scritto che l'incremento tariffario previsto non è compatibile con il regime giuridico dell'opera e che pertanto il Piano Economico Finanziario va rivisto.
Il Credito Sportivo ancora non ha concesso il finanziamento, tant'è che l'Ing. Paci dice che se ciò non fosse ci sarebbero altre opzioni da valutare. Se poi davvero qualcuno pensasse di cedere a Fontescodella s.p.a. diritti reali su proprietà comunali per consentire ad essa società di garantirsi il mutuo, dovremmo suggerire a tutti gli imprenditori in difficoltà di mettersi in fila davanti all'ingresso del Municipio per invocare analoghe attenzioni, magari in condizioni di maggiori difficoltà.
Un Direttivo che si sarebbe rivelato inutile, come fin troppo spesso, se non avesse registrato la definitiva "rottura", salvo miracoli ai quali talvolta sono stato costretto a credere, tra il Sindaco uscente Carancini e Sciapichetti, il più' autorevole esponente della "componente" che l'ha sostenuto sino ad oggi, a prezzo dello 'sfaccio" del partito e del sacrificio di alcuni dei suoi uomini migliori, tra i quali mi pice ricordare Bruno Mandrelli, e del logoramento della "coalizione" che non c'è più, nonché dell' esautoramento del Consiglio comunale sul piano istituzionale. Se poi, invece di dare vita ad un comitato i cui compiti non sono affatto chiari, ma che comunque non potrà sostituire l'organo politico, il Direttivo avesse fissato la data delle "primarie", avrebbe, come suol dirsi, fatto "la parte dell'obbligo suo". È ora, infatti, di smettere di fare la "manfrina"e di giocare ogni giorno la schedina dell'"toto candidato". Il partito Renzi (trovo che i "renziani" comincino ad essere troppi, talvolta "pochi ma buoni " non è una disgrazia, se si hanno idee chiare e sufficiente determinazione) deve essere in grado di scegliere il candidato Sindaco per la "via maestra" che si è data: non perdiamo tempo, non logoriamoci inutilmente, non facciamo un inestimabile favore a chi se ne deve andare, ma che, pur di restare, ci farà vedere i "fuochi l'artificio"....... Magari a spese dell' APM. Allora "primarie" al più presto", anche per avere poi il tempo di sanare le inevitabili ferite che un confronto pur aperto e leale avrà inevitabilmente causato, se vogliamo davvero dare con esse l'investitura al candidato "di tutti".
Rolando Angeletti, presidente dell'APM nominato da Carancini, fu costretto a dimettersi per molto meno. A questo punto o si dimette il Dr. Francesco Pallotta, oppure..... E' la storia che deve finire.
Graziano Pambianchi :una precisione a Claudio Sellone. Non ho minacciato alcuna querela per quanto riguarda la cosiddetta "vicenda dell'IRCR".Per due "commenti" sulle mie dimissioni da presidente del CdA del Consorzio Valleverde, pochè gli anonimi "LP" e "mus rugens" non hanno accettato il mio invito ad incontrarsi con me per un chiarimento, dove ed alla presenza di chi avessero voluto, ho sporto due querele per diffamazione a mezzo stampa nei loro confronti, nonchè nei confronti di chi avesse concorso nel reato o eventualmente omesso il controllo di cui all'articolo 57 C.P. -Spero che questa volta il velo dell'anonimato cada: non vorrei scoprire che in questa città, tra le tante libertà vi sia anche quella di diffamare il prossimo, evitando di essere chiamati a risponderne.
Mi sia consentito un commento ai commenti sulle mie dimissioni da Presidente del Consorzio Urbanistico Valleverde.
Quanto al completamento delle opere di urbanizzazione fa fede il “collaudo” eseguito dall’ing. Floriano Passamonti e consegnato al Comune il 25 maggio 2011.
C’è necessità di un chiarimento con l’ITALGAS, al quale il Comune avrebbe dovuto chiedere un incontro.
L’ENEL non ha ultimato i lavori di due centraline per mancanza di materiali: è difficile ritenere il Consorzio responsabile di ciò.
La polizza fideiussoria “scaduta” cui fa cenno l’avv. Bommarito ha esaurito la sua funzione perché il Consorzio ed i soci (un paio malvolentieri) hanno onorato tutti gli impegni assunti. La polizza di cui si discute è semmai un’altra, che peraltro non va rilasciata al Comune; il Consorzio comunque ha già provveduto a richiederla alla Ditta che ha eseguito i lavori di urbanizzazione ( ritengo, a tal proposito che neppure ciò potrebbe essere ostativo alla presa in carico dei lavori da parte del Comune, comunque garantito dal permanere, per il periodo voluto dalla legge della responsabilità della Ditta esecutrice).
C’è poi il problema di una “rotatoria” che sarebbe stata realizzata non proprio al meglio: poiché però il lavoro non è di quelli eseguiti dal Consorzio, non riesce facile comprendere perché dovremmo metterla a posto noi.
Nel corso dei nove mesi che ci separano dal 25 maggio 2011 sono ogni tanto emerse questioni marginali, che ritenevamo di avere risolto, per poi vedercele inopinatamente riproporre; niente di nuovo, talvolta – sempre per il meglio, sia chiaro – quando si lavora per risolvere un problema, c’è chi – sull’abbrivio – ne “crea “ qualche altro.
Quanto all’anonimo che si identifica con le lettere LP (commento del 3 marzo) che mi da del “faccendiere”, dello “speculatore”, dello “sciacallo” e mi accusa di essermi dimesso perché non c’è più niente da mangiare, desidero invitarlo –dove vorrà ed alla presenza di chi vorrà – ad un incontro in occasione del quale potrà dirmi quando e come l’essere stato io l’avvocato della SOCAB abbia provocato danni a qualcuno, in primo luogo al Consorzio ed ai suoi soci, e/o vantaggi alla Ditta che ha eseguito i lavori dopo avere vinto una “gara di appalto” secondo la normativa europea, credo la prima nelle Marche, fermamente voluta dal Consiglio d’Amministrazione del Consorzio.
Per correttezza faccio presente all’anonimo LP, che, qualora non mi fosse offerta la felice occasione di fare la sua conoscenza, mi vedrei costretto a querelarlo per il reato di diffamazione a mezzo stampa.
Poiché, per esperienza vissuta, sembra che i dati identificativi che la “testata” chiede a chi interviene con commenti non siano sufficienti per identificare i soggetti, non vorrei che i “nobili sentimenti” di chi si rifugia nell’ “anonimato garantito” per diffamare chi neppure conosce, finiscano per creare problemi al Direttore della “ testata”, che non lo merita.
Quanto scritto per LP vale per l’anonimo “mus rugens” al quale va comunque innanzitutto detto
che non è necessario scrivere “ incommensurabili stupidità” , tipo quella che i proprietari dei fondi agricoli di Valleverde, in parte già inseriti in un Piano di Insediamenti Produttivi, prima della costituzione del Consorzio, “……non hanno venduto un solo lotto dei tanti che avrebbero dovuto fare la loro ricchezza… “.
“Mus rugens”, che sembra tanto competente, avrebbe dovuto quanto meno sfogliare le delibere comunali o accedere ai pubblici registri immobiliari, o – se l’ha fatto – ha capito un bel niente!
Tutti i lotti destinati ad insediamenti produttivi sono stati venduti ad imprenditori: se così non fosse sulle proprietà di chi avrebbero già costruito l’INCA-CGIL e la Dinamica? Sulle proprietà di chi sarebbero stati elaborati i progetti di costruzione di manufatti per attività imprenditoriali, depositati in Comune ed in attesa che qualcuno decida il loro destino?
Val la pena ricordare, infine, che i proprietari originari dei lotti la cui destinazione è stata mutata da “ agricola” in “commerciale” e/o “direzionale” ne hanno venduti almeno cinque.
Certo è che se si continua a perdere tempo senza riuscire a risolvere problemi che resta persino difficile ritenere tali e non si affronta con chiarezza di idee e con tutte le necessarie energie la questione nodale che è quella dell’assetto definitivo della viabilità nell’intera “area di Piediripa”,
il cui rilievo strategico per il territorio maceratese sembra essere da molti ignorato, ed in questo contesto non si realizza lo “svincolo di S. Claudio”, non sarà possibile evitare conseguenze gravemente negative non solo per chi ha investito nei lotti “produttivi”, “commerciali” e “direzionali” del Consorzio ma per il complesso delle attività produttive che insistono nell’ ormai
vastissima zona.
Una domanda infine all’avv. Giuseppe Bommarito, al quale è andata sempre la mia simpatia, non disgiunta da stima anche quando da comunista propugnava idee da me (repubblicano) fortemente e con ragione avversate, tant’è che fu lo stesso Bommarito a riconoscerlo abbandonando il PCI.
Caro Giuseppe, se io sono il principale artefice di una delle operazioni più “ emblematiche” della “scellerata” gestione dell’urbanistica cittadina, complice in “operazioni scandalose” e nella “spudorata” gestione del potere in città ed al centro di “scandali” che grazie all’accanito tuo impegno di questi ultimi mesi, “emergono in maniera palese sulla stampa”, perché quando mi incontri mi saluti sorridente (talvolta ci siamo anche scambiati una stretta di mani) ?
Delle due l’una:
- o tu non ti rendi conto della devastante gravità delle tue accuse e dell’incredibile pesantezza dei termini che usi così che non rilevi la contraddizione tra le cose che scrivi ed il tuo sorriso;
- o tu, non comprendi che le tue accuse non sono “critica politica”, ma ferite profonde alla dignità della persona, che viene giudicata (da te), condannata (da te) e consegnata (da te) al linciaggio della piazza giustiziera.
Avv. Graziano Pambianchi
Credo che il titolo "Pambianchi incalza Carancini"imponga un chiarimento circa il contenuto del mio intervento (inviato al Segretario Mandrelli il 4 sett. e letto in occasione della riunione del Direttivo del PD del 20 sett.).
Tralascio qualsiasi riferimento alla "verifica" ,limitandomi a ricordare che già nell'autunno 2010 il PD ritenne necessario un momento di approfondimento dei rapporti tra le istituzioni cittadine elette e tra esse e i partiti, che-come sanno tutti i difensori della Costituzione - assolvono una funzione fondamentale di raccordo tra i cittadini e le istituzioni e di formazione del consenso.
In occasione del Direttivo, dopo aver espresso la mia solidarietà al Segretario Mandrelli ho cercato di attirare l'attenzione dei presenti sulla necessità che la maggioranza riesamini con coraggio i punti del programma sul quale ha chiesto il voto dei cittadini, perchè la drammatica crisi che stiamo vivendo impone scelte coraggiose e dolorose che debbono essere assunte dal Sindaco, dai gruppi della maggioranza in Consiglio comunale ( auspicabilmente d'intesa con le opposizioni), con il concorso attivo dei partiti politici che hanno determinato la vittoria dell'attuale coalizione alla guida del Comune di Macerata.
Ho sottolineato come il PD debba dedicare tutto il tempo necessario in una occasione da "costruire" non per la "facciata", ma per la reale conoscenza del delicato strumento da parte dei suoi dirigenti, degli iscritti che vorranno dare il loro contributo e dei propri eletti, al bilancio comunale.
Dobbiamo sapere su quale gambe si regge il bilancio comunale e quindi se l'appostamento del valore di vendita del 40% della quota dell'APM di competenza del Comune, per averne benefici nel 2012 -2013, sia ancora realistico; del pari quali potranno essere i riflessi negativi sul bilancio comunale della mancata positiva conclusione dell'accordo CONSMARI/SMEA, imprudentemente dato tra i risultati raggiunti dall'Amministrazione comunale; quali siano i cespiti sui cui poter contare per gli investimenti (affrontando, per quanto possibile il problema dell'entità dei diritti di segreteria e degli oneri che gravano sugli imprenditori al momento del ritiro di autorizzazioni a costruire concesse); dovrà inoltre essere affrontato in sede di bilancio il problema della realizzazione del collegamento viario tra Via Mattei e la Pieve che, nessuno, tantomeno da solo, può decidere di eliminare dal novero degli impegni assunti(lo stesso dicasi per la riqualificazione del Centro Fiere nella Vallata del Potenza, che di certo non graverebbe sul bilancio comunale, ma anzi ....;probabilmente diverse cose andranno riviste a tal proposito, certamente per la mutata situazione economica e finanziaria, ma anche - mi sia consentito- tenendo conto che l'Amministrazione provinciale ha realizzato un opera viaria senz'altro funzionale anche al progetto di riqualificazione a suo tempo oggetto di grande impegno).
Ho chiesto al Direttivo cittadino di invitare l'Amministrazione comunale a fornire all'organismo politico precise informazioni, corredate da adeguata documentazione sulle seguenti questioni di cui tutti parlano, meno che nella sede del PD:
1) ampliamento del "Palazzetto dello Sport";
2) realizzazione del "polo natatorio";
3) "conti consuntivi" delle due ultime stagioni liriche e futuro della manifestazione;
4) realizzazione del campo sportivo di Collevario( al quale sembra sia stata interessata la locale Procura della Repubblica);
E'evidente che l'informativa dovrà essere la più rapida ed esauriente possibile: l'attività dell'Amministrazione non può essere intralciata (su questo non ho alcun dubbio ) ma il Direttivo non può essere informato a cose fatte e così dicasi dei Gruppi in Consiglio comunale (quando questo è avvenuto e dovesse avvenire ancora, comprensibilissime sono state le reazioni ed ancora più comprensibili e dure saranno).Personalmente ritengo che la drammatica crisi che stiamo attraversando e che costringerà tutti a gravosi sacrifici, addirittura insopportabili per i più deboli, sempre più numerosi, anche oltre l'area peraltro vastissima degli immigrati sia extra che comunitari, che dovranno essere individuati dall'Amministrazione comunale e "gestiti" con particolare oculatezza, non consente alla città di Macerata di farsi ulteriormente carico della stagione lirica, che seppure previa precisa cognizione delle conseguenze, potrebbe essere (dolorosamente) sospesa per qualche tempo, così come potrebbe essere sospeso il finaziamento di altre pur meritorie iniziative, anche nel settore delle attività culturali e /o di intrattenimento rinvenibili nelle voci di spesa del Comune.
Del pari non dovrà essere concesso più alcun contributo comunale per iniziative e/o manifestazioni di privati che su di esso debbonno sapere di non poter più contare.
Da ultimo ritengo che, salvi i diritti acquisiti da terzi, siano rinunciabili anche l'ampliamento del Palazzetto dell Sport, la realizzazione del polo natatorio e del campo sportivo di Collevario.
Non mi sfugge l'assoluta impopolarità di questo mio intervento, che di certo, per chi mi conosce, non faccio a cuor leggero, ma è mia convinzione che oggi, ogni centesimo debba essere impiegato nelle iniziative volte alla crescita economica della Città e dell'Italia e negli interventi a favore dei bisognosi e delle famiglie in sempre maggiori difficoltà.
Avv. Graziano Pambianchi
Graziano Pambianchi
Utente dal
24/9/2011
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