Dante Ferretti
di Luca Patrassi
Si avvicinano le “celebrazioni” per il venticinquesimo anniversario dei rapporti tra il Comune di Macerata e il premio Oscar Dante Ferretti, storia iniziata (e subito finita) sul finire degli anni Novanta quando l’allora sindaco Anna Menghi nominò assessore alla cultura il celebre artista di origini maceratese. Ferretti allora fu attaccato dall’opposizione di centrosinistra perchè – il concetto di base era questo – lavorava negli Usa e a Macerata non avrebbe potuto ricevere in assessorato i rappresentanti delle associazioni culturali. Non solo il centrosinistra, anche nel centrodestra in molti non gradirono le nomine esterne al cerchio magico dei partiti. Da allora il nome di Dante Ferretti è stato sempre evocato, tirato in ballo (forzatamente, in occasione dei premi Oscar vinti) anche a parti invertite nei lunghi anni di governo del centrosinistra con il centrodestra che chiedeva riconoscimenti formali e coinvolgimenti artistici nella sua città.
Ora, tornato al governo il centrodestra, è il centrodestra che chiede al centrodestra di fare, di promuovere grandi iniziative, ovviamente di respiro mondiale. C’è perfino il sospetto che Dante Ferretti venga usato per sistemare qualche conticino in sospeso interno alle varie maggioranze, all’inizio contro il centrosinistra e l’ex assessora alla Cultura Stefania Monteverde ed ora contro l’assessora alla Cultura Katiuscia Cassetta.Passati inutilmente 25 anni dai primi movimenti, c’è il sospetto che manchi un piccolo particolare all’organizzazione di uno spazio espositivo, di un museo o di quello che si vuole per omaggiare Dante Ferretti: forse manca l’accordo sui costi, sui contenuti, sulle opere da esporre per rendere attrattivo e un po’ sostenibile l’investimento a carico del Comune, sia quello iniziale che quello legato alla gestione. In Consiglio comunale è stato presentato un ordine del giorno che vede protagonista quasi per intero il gruppo della Lega, primo firmatario Aldo Alessandrini ed unico assente Claudio Carbonari, poi i capigruppo Pierfrancesco Castiglioni (Fdi), Sandro Montaguti (Fi), Alessandro Bini (Parcaroli), Antonella Fornaro (Udc) e il consigliere di opposizione David Miliozzi che ha di recente pubblicato una biografia dello scenografo Dante Ferretti. L’iniziativa parte con una premessa di presentazione dello scenografo maceratese. «Il maestro Dante Ferretti – si legge nell’oordine del giorno – nato a Macerata, é uno dei più grandi artisti della storia del cinema, scenografo e costumista di chiara fama mondiale, unitamente alia moglie Francesca Lo Schiavo, per la sua geniale e premiatissima creatività (ha vinto 3 premi Oscar e 4 Bafta Award, oltre a detenere il record di ben 14 Nastri d’argento e 2 Nastri d’oro)…II maestro Dante Ferretti ha firmato scenografie appartenenti al patrimonio cinematografico internazionale quali II nome della rosa, di Jean-Jacques Annaud, Le avventure del barone di Munchausen dell’ex- Monty Python Terry Gilliam, L’etâ deIl’innocenza, Casinâ (1995), lfundun (1937), Gangs of New York (2oo2) , The Aviator (2004), Shutter Island (2012) ed Hugo Cabret tutti con il regista Martin Scorsese».
Dante Ferretti con la moglie Francesca Lo Schiavo
Ancora su Ferretti: «Il maestro Dante Ferretti Ferretti ha curato le scene di svariate opere liriche, sua altra grande passione, nei più importanti teatri del mondo. Il Moma (Museum of Modern Art) di New York, uno dei più importanti Musei del mondo, tra il 2013 e il 2014 ha dedicato al nostro illustre concittadino una mostra personale dal titolo “Dante Ferretti: Design ad construction for the Cinema”». Le motivazioni: « Il maestro Dante Ferretti ha mostrato ripetutamente e pubblicamente il suo legame (nasce, cresce e si forma alla Scuola d’arte e Mestieri di Macerata) tanto che Macerata viene spesso nominata nei numerosi interventi mediatici del Maestro. Non va sottaciuto come il maestro Dante Ferretti ha contribuito a diffondere il patrimonio culturale ed artistico di Macerata divulgando nei film da egli curati particolari della città (dalla torre deIl’orologio in Hugo Cabret che richiama anche con i suoi meccanismi quella di Macerata, dal ponte levatoio nel nome della Rosa che richiama alI’evidenza Porta San Giuliano, dalle carrozze in Medea e in altri films per citarne solo alcuni)… In città é già stato avviato un percorso di concreto avvicinamento al lavoro e all’opera del maestro grazie alia Fondazione Carima, che dopo aver acquistato diversi bozzetti e un modellino in resina, nell’estate 2021 gli ha dedicato la mostra “Dante Ferretti. Efimero per errore”. II maestro Dante Ferretti ha recentemente pubblicato la sua prima autobiografia, Immaginare Prima»
Siamo alla richiesta finale: «Sarebbe una grande opportunità per la città di Macerata e per tutto il territorio istituire un “Progetto Dante Ferretti”, progetto espositivo, formative e kaboratoriale atto da un lato a dare il dovuto encomio al Maestro e dall’altro a creare un volano culturale formativo ed attrattivo per il nostro territorio. Si invita l’Amministrazione comunale a prevedere uno spazio espositivo dedicato alla genialità dell’opera del Premio Oscar marchigiano e di sua moglie Francesca Lo Schiavo, che, in sinergia con lo Sferisterio, possa fungere anche da spazio laboratoriale sia per quanto riguarda la scenografia che per i costumi; di istituire un tavolo con gli attori principali del territorio (a cominciare da Università di Macerata, Accademia di belle Arti di Macerata, scuole, fondazioni, associazioni locali nonché Ministero, Regione), finalizzato alla costituzione del Centro mondiale della scenografia e del cinema, un polo di Alta formazione artistica, che coinvolga il premio Oscar Dante Ferretti e sua moglie, la tre volte Premio Oscar Francesca Lo Schiavo».
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la cosa incredibile è che sono 25 anni che si parla e non si fa!
Come consiglietra comunale della lista civica ho sempre ritenuto giusto sostenere le continue richieste, che vanno avanti da anni, del consigliere Miliozzi, di celebrare a Macerata il grande artista Ferretti. Queste richieste sono state sostenute da parte mia sia in commissione cultura che in consiglio comunale dove si chiedeva un confronto e condivisione degli eventi da promuovere creando malumori in molti colleghi di maggioranza. Finalmente si riesce a celebrare un profeta in patria!!!
Secondo me e’ utilissimo avere il museo dedicato al nostro concittadino maceratese che si chiama DANTE FERRETTI xche’ potrebbe portare tantissimi turisti sia DALL’ITALIA sia DALL’ESTERO come potrebbe accadere quando tra pochissimi anni con un altro concittadino D.o.C. che si chiama PADRE MATTEO RICCI che potrebbe diventare Santo che adesso e’ verabile.