Luciano Messi, una vita allo Sferisterio, negli ultimi anni è stato sovrintendente della stagione lirica
di Luca Patrassi
Il maceratese Luciano Messi è il nuovo sovrintendente del teatro Regio di Parma. Il Consiglio di amministrazione, riunitosi quest’oggi, lo ha nominato per il triennio 2022-2025. Un grande riconoscimento per il professionista maceratese, peraltro il primo al di fuori del teatro che lo ha visto formarsi, vale a dire lo Sferisterio. Riconoscimento che arriva pochi mesi dopo l’estromissione dal Macerata Opera Festival per effetto dell’oramai celebre bando che chiedeva la laurea tra i requisiti per la nomina del sovrintendente. A Parma la laurea non l’hanno chiesta e si sono evidentemente affidati alla competenza di Messi. «Sono certo, insieme agli altri componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro Regio, che Luciano Messi possa avere le competenze, l’esperienza e la sensibilità per guidare il nostro Teatro verso uno sviluppo artistico, culturale e sociale che dia valore alla nostra città e che mantenga la solidità dei rapporti internazionali costruiti in questi anni» ha detto Michele Guerra, sindaco di Parma e presidente della Fondazione Teatro Regio.
«Il Teatro Regio di Parma è un’istituzione di produzione artistica di riconosciuta eccellenza – dichiara Luciano Messi, – la cui forza risiede nella sintesi tra tradizione e innovazione, e nel capitale umano che ci lavora e lo sostiene. La mia visione è quella di un Regio in dialogo autentico con il suo territorio e al tempo stesso nel cuore delle sfide culturali del nostro Paese, oltre che al centro di una intensa rete di relazioni internazionali. Un teatro inclusivo, sostenibile e generativo, pronto a fare la sua parte nella grande transizione socio-culturale che stiamo vivendo. Sono felice ed emozionato per questo incarico prestigioso e ringrazio il sindaco ed il Consiglio di amministrazione per avermi voluto al loro fianco, affidandomi la cura di questa preziosa eredità».
Maceratese, classe 1971, Luciano Messi è presidente di Atti (associazione dei teatri italiani di tradizione), vicepresidente di Federvivo e direttore della Fondazione rete lirica delle Marche, è stato sovrintendente dell’Associazione Arena Sferisterio di Macerata dal 2015 al 2022. Insomma, a casa di Verdi la laurea non serve, basta la competenza: la tesi (non di laurea) del sindaco di Parma.
Un altro grande successo della giunta Parcaroli
Bel colpo!!
Un Grande sovraintende che ha saputo dare alla nostra città una importante rilevanza internazionale.
Gli elettricisti teatrali vecchia guardia dicevano:"Chi sa fa', fa'! Chi non sa fa' insegna, chi non sa insegná, dirige! "
non è laureato, è diplomato al conservatorio musicale niccolò piccinni di bari in pianoforte....tutti questi problemi non se li sono fatti, aveva anche frequentato precedentemente il liceo classico
"Sono certo, insieme agli altri componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro Regio, che Luciano Messi possa avere le competenze, l'esperienza e la sensibilità per guidare il nostro Teatro verso uno sviluppo artistico, culturale e sociale che dia valore alla nostra città e che mantenga la solidità dei rapporti internazionali costruiti in questi anni", dichiara Michele Guerra, Sindaco di Parma e Presidente della Fondazione Teatro Regio.
il sindaco di parma michele guerra è presidente della fondazione teatro regio, lo conosceva e gli è piaciuto a lui ed agli altri....può darsi che ha inviato anche la candidatura, si vede che a questi di quà non gli piaceva
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Questo è il risultato di questi fenomeni che avete scelto più di 3 anni Ortonovo…”MODELLO MARCHIGIANO”
Complimenti e un un grosso imbocca al lupo. Un incarico prestigioso che premia la tua competenza ed esperienza. Lo Sferisterio è stata la tua casa fin dai tempi delle comparse, il Regio sarà la consacrazione della tua professionalità.
Per quanto riguarda la laurea, Parma è in Emilia o fa parte della ….Repubblica di San Marino?
Macerata con questa storia della laurea ha dato l’avvio a una Fuga di cervelli che non solo regala a Parma questo “teatro inclusivo, sostenibile e generativo” che Verdi se lo sognava ma ci lascia smarriti “nella grande transizione socio-culturale che stiamo vivendo” costretti ad affidarci ad altri Cavalli che portano sempre a Pesaro.
Il nuovo corso amministrativo che inanella perle su perle. Macerata allo sbando , la regione peggio.. Ah il grande amore per questo nuovo corso politico !!!
Nemo profeta in patria…
Guerra è certo che abbia le competenze, non che possa averle!
Rallegramenti e complimenti a Luciano. Una nuova sfida che farai tua con la tua competenza e professionalità. Un grande in bocca al lupo e buon lavoro.
Viste le sue competenze e capacità è giusto che sia andato in una città più sviluppata in una regione più sviluppata. A Macerata non serve l’eccellenza, qui la mediocrità è già un successo.
per sovraintendente è andato via chi la musica l’ha studiata ed è MACERATESE ED è arrivato un commercialista di Pesaro.
non mi sembra che sia stata fatta una buona cosa.
VEDREMO A SETTEMBRE 2023 I RISULTATI E L’AUGURIO E’PER LO SFERISTERIO!