Il sovrintendente Luciano Messi e il sindaco Sandro Parcaroli
di Luca Patrassi
Se il curriculum presentato nel marzo scorso da Luciano Messi è ancora attuale, e non dovesse registrare variazioni entro un paio di mesi, l’attuale sovrintendente dello Sferisterio è fuori gioco per effetto della delibera approvata nel tardo pomeriggio di oggi dal consiglio di amministrazione dell’associazione dopo una riunione infuocata, apertasi al mattino e rinviata al pomeriggio per l’eccesso di tensione. Il Cda ha deciso di ricorrere a una selezione pubblica per la selezione del sovrintendente, inserendo tra i requisiti richiesti il possesso del titolo di laurea. Titolo, la laurea, che Messi non ha stando al curriculum del marzo scorso pubblicato sul sito dell’associazione Sferisterio: il sovrintendente uscente ha un diploma liceale, matura scientifica al Galilei con 60/60.
Riserbo quasi assoluto sui contenuti della riunione, l’ordine del giorno prevedeva diversi punti e in coda, nella migliore tradizione, c’era il punto più velenoso, quello appunto della discussione sul bando per la nomina del sovrintendente. Prima del bando per il sovrintendente si è parlato anche di biglietteria e di bilancio economico, ma ai consiglieri non sono stati dati numeri certi sule voci in uscita. Insomma l’azienda Sferisterio, pare di dedurne, non conosce ufficialmente come è andata la stagione: se ne riparlerà più avanti. Circola anche una bozza di cartellone per il 2023, ma anche in questo caso non ci sono state presentazioni ufficiali, solo informali e tra i titoli ipotizzati figura il Don Carlo, andato in scena per l’ultima volta allo Sferisterio nel 2005, e rimasto bene in mente a quelli che si occupavano dei conti perché non fu quello che comunemente si definisce un successo. La scena madre oggi è però andata in scena al momento della discussione sulla selezione del sovrintendente. Il sindaco, e presidente dell’associazione Sferisterio, Sandro Parcaroli è partito esponendo la sua convinzione, quella cioè di rinnovare la fiducia a Luciano Messi, ma ha trovato lo sbarramento dei presenti e il silenzio di quelli che erano collegati da remoto.
Evidentemente il primo cittadino non si aspettava una risposta del genere, forse pensava di poter trovare un consiglio di amministrazione disposto a seguirlo e il no ha scatenato la reazione energica di Parcaroli che se ne è andato rumorosamente per poi aggiornare la seduta alle 16. Infine la decisione, il bando con la richiesta del diploma di laurea per gli aspiranti. Nessuna comunicazione ufficiale a riguardo dal’Associazione Sferisterio, nessuna dichiarazione dal presidente Parcaroli: sta di fatto che nel giro di una settimana si è trovato due volte in minoranza, la prima sulla gestione del mancato rinnovo dell’incarico al dirigente Puliti e la seconda volta oggi.
Sferisterio, Luciano Messi in bilico “Bando per la scelta del sovrintendente”
Non è il titolo che può dimostrare chi è una persona .. mi dispiace per Messi. Speriamo bene. Questa stagione non mi è piaciuta, di solito faccio le tre opere ma questo anno…
Alba De Vincenzis Certamente gli anni di esperienza contano più di una laurea.
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Se il bando prevede il possesso della laurea, questo è il trionfo dell’ipocrisia.
Forse bando pilotato? Considerata la stagione sottotono, salvata da una rappresentazione ideata della precedente Direttrice artistica, si prospettano anni di vacche magre? Vedremo. Quanto a Parcaroli converrebbe dimettersi e presentarsi alle elezioni da solo. Vittoria sicura con persone fidate accanto
Macerata è l’unica città dove quello che funziona bene si cambia e quello che va male si lascia: vedi Sferisterio nel primo caso e parcheggi in piazza nel secondo. D’altronde si sa: chi brilla per capacità fa infuriare i mediocri che, per apparire meno incompetenti, possono solo infangare i migliori. Dal presidente della provincia e sindaco ci si aspetta in ogni caso più potere decisionale, è la seconda volta che gli fanno marameo
Dopo 55 anni di attività (1967-2022) e di splendore (dal 1967 al 1986) lo Sferisterio è destinato a chiudere i battenti, come tutte le cose per le quali i nostri padri e i nostri nonni avevano creduto. Per la nostra cara Macerata “pace eterna”.
Quello che non si capisce è perchè Parcaroli si ostina a difendere alcuni personaggi espressione strettissima della passata e nefasta stagione caranciniana.
Parcaroli, com’è che sta perdendo potere e in Giunta comunale ed è grave e presso la compagnia Amici dello Sferisterio? Qualcuno sta forse attendando alla sua salute psichica? Certo uno che diventa salviniano dalla notte alla mattina seppure per fare il sindaco qualche dubbio me lo dà? ” Sindaco” Parcaroli, parla di più col tuo omologo civitanovese che ancora se la cava sempre bene.