Il degrado in centro storico
Sono 817 i firmatari dell’appello contro il degrado del Centro storico di Macerata, consegnato questa mattina in Comune. Il documento consegnato al sindaco Sandro Parcaroli e all’assessore Paolo Renna è sostenuto dall’associazione dei residenti del centro storico La Grondaia e dal Gruppo informale di Cittadinanza attiva Spiazzati.
Rifiuti abbandonati in centro
«La raccolta avviata il 18 febbraio su base volontaria di alcuni cittadini – si legge in una nota – ha permesso un confronto aperto delle diverse componenti cittadine e incontrato un diffuso interesse ai temi proposti. In attesa di un riscontro da parte dell’Amministrazione comunale l’appello viene inviato per conoscenza alle principali istituzioni cittadine tra cui il Prefetto Flavio Ferdani, il rettore Unimc Francesco Adornato, il preside dell’Accademia di Belle Arti Luigi Pagliarini, il presidente dell’associazione commercianti del Centro storico Giuseppe Romano, la sezione di Macerata del Fai e di Italia Nostra per favorire la messa in campo di proposte e sinergie atte alla risoluzioni delle problematiche collegate».
Nell’appello che, viene specificato, è fuori dagli schieramenti di partito si punta il dito sul degrado diffuso che «si è intensificato negli ultimi tempi forse anche a causa del difficile periodo di pandemia. esso ha preso forma con lo spopolamento, con lo spostamento di attività amministrative e commerciali all’esterno delle mura, con la scarsità delle politiche per la residenzialità e il recupero». Tra i problemi evidenziati i palazzi fatiscenti, il guano dei piccioni, l’abbandono dei rifiuti a tutte le ore, rumori e molestie, imbrattamenti dei muri con scritte e disegni.
«A fronte di ciò, nessun progetto di riqualificazione della città, potrà rilanciare Macerata se non è collegato a un primario intervento di recupero, ripulitura e costante manutenzione dell’esistente». Poi le proposte, la prima sensibilizzare la cittadinanza, coinvolgere le istituzioni politiche, culturali, educative e le associazioni di categoria: «Il problema non riguarda solo l’educazione civica ma anche il disagio giovanile per cui si potrebbero offrire spazi adeguati ed eventi concordati per dare modi più consoni a queste manifestazioni e un valore di street art favorendo così un’espressione a un confronto giovanile legittimo». Poi promuovere azioni esemplari da parte di istituzioni pubbliche, invitare alla manutenzione straordinaria anche i privati, favorire interventi di volontari e associazioni e favorire un maggior controllo e una migliore informazione agli studenti per una organizzazione più adeguata della raccolta dei rifiuti.
(redazione CM)
Cmq se fate una raccolta firme contro i piccioni è molto probabile che i piccioni non se ne vadano, poiché essi non sanno leggere.
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Questo degrado del centro storico della nostra citta’ dobbiamo ringraziare il mal governo del centro sinistra di 20 anni e anche della movida selvaggia.
L’imbecillità umana non si può arginare però si potrebbero fare più controlli e sanzionare duramente i vandali. La raccolta firme non è mai servita a niente, è compito di ogni amministrazione salvaguardare il decoro pubblico; basta guardare lo stato delle nostre strade per comprendere che non è un interesse primario.