Countdown dei bambini, poi alle 18 si accende l’albero di Natale in piazza della Libertà, un abete ricoperto di piccole lucine che regalano al cuore antico della città un qualcosa di magico. «Quant’è bella Macerata, godiamoci questo periodo» ha detto il sindaco Sandro Parcaroli, che ha anche ringraziato tutti gli abitanti di Macerata.
È il secondo evento oggi pomeriggio dopo l’inaugurazione della mostra Inside a palazzo Buonaccorsi e dedicata alla vincitrice del premio Pannaggi (leggi l’articolo). Ad annunciare la bellezza del nuovo albero (più vicino alla tradizione rispetto a quello hi-tech dell’anno passato) era stato l’assessore Riccardo Sacchi che questo pomeriggio ha sottolineato di aver illuminato tutta la città con le luci di Natale. L’assessore nei giorni scorsi aveva spiegato che le luminarie di quest’anno, pagate interamente dal Comune, vogliono dare un «vestito di luce elegante, uniforme, alla città». E l’effetto delle luci, su piazza della Libertà sono quelle di un cielo stellato. L’albero, verde, addobbato di grandi palle colorate, risulta piacevole anche di giorno, la notte poi arricchirà la piazza con tante lucine.
Dopo Parcaroli e Sacchi, parola, anzi voce, al coro della cooperativa di Bolina, la Birbanda. Per i golosi: aperta nei locali adiacenti all’ufficio informazioni di piazza della Libertà della fabbrica di cioccolato. Suggestive anche le luci accese in piazza Mazzini con grandi sfere di luci che riprendono le forme dei pianeti. C’è un albero anche davanti allo Sferisterio: è quello tecnologico che tanto successo aveva riscosso lo scorso anno quando invece era stato allestito in piazza della Libertà.
(foto di Fabio Falcioni)
Per curiosità è un albero vero tagliato?
Mauro Vallesi No, è finto
Sindaco Crazie!!!? Macerata in grande festa
Approvo il ritorno all'abete
Abete ecologico
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Bella piazza Mazzini… purtroppo deserta.
No Non è un Albero È in sintetico speriamo riciclabile Pensare i Grandi Capi (vedi Giorgia e Matteo) si battono per le tradizioni e le radici cristiane e la Civitas Mariae offre prima un traliccio poi un surrogato d’albero e della Natività neanche a parlarne! E i comunisti erano quelli di prima! Ps non restano molti tentativi, speriamo di rivedere un abete a Natale.