di Matteo Zallocco
Con un occhio guarda verso lo Sferisterio e corso Cairoli, con l’altro “sorveglia” la piazza più bella di Macerata. Giuseppe Mazzini da oggi è a casa. Il suo busto è stato collocato nella piazza a lui dedicata, sul lato sinistro scendendo dalle “scalette”.
Separati da qualche centinaio di metri da quasi 90 anni, il busto e la piazza da oggi si sono finalmente uniti. Per la prima volta. Perché fino al 1932 il volto di Mazzini campeggiava in piazza Cesare Battisti, poi il trasferimento in Largo Donatori del sangue, i giardinetti di via Don Minzoni. Lì è stato fino allo scorso 19 novembre quando è stato spostato per i lavori di ripulitura. Oggi gli operai hanno lavorato per diverse ore. E voilà! Poco dopo le 17 il busto di Giuseppe Mazzini si è palesato. E ha parlato ai maceratesi: “Venite a trovarmi, questa è la piazza più bella che abbiamo, non continuiamo a trattarla come un deserto”.
Giura di non averlo sentito l’assessore all’urbanistica Silvano Iommi, uno dei pochi maceratesi passati da quelle parti. Ad essersi sentito bene è stato quel “Finalmente!” gridato dall’assessore. «Aspetto questo trasferimento da 13 anni – dice Iommi – Nel 2008, quando ero consigliere di minoranza, la mia mozione sul trasferimento del busto fu approvata all’unanimità. Ci abbiamo messo un po’ di tempo per portarlo nel suo posto naturale ma è una bella soddisfazione».
I lavori saranno ultimati nei prossimi giorni: «Andrà rivestita la base in cemento che sarà circondata da aiuole». Il busto risale al 1992: «E’ un’opera dello scultore contemporaneo Sandro Piermarini, fu realizzato subito dopo il furto dell’originale di Ettore Rosa».
Iommi pensa anche di rivalorizzare Largo Donatori del Sangue, rimasto orfano di Mazzini. «Quel cortile, che non è cortile né giardino, è nascosto da una vegetazione esagerata e incongrua. La nostra idea è di farla diventare una piazza a raso con una gradinata ma senza muro di recinzione. Diventerà largo “Li Madou”, in onore di padre Matteo Ricci».
E per piazza Mazzini l’assessore ha altre idee: «In futuro vorrei spostare qui anche il busto di Lauro Rossi che ora si trova lì vicino, nell’omonima via e che pure andrebbe restaurato. L’idea (ma non c’è ancora alcun progetto) è creare un perimetro intorno alla piazza a mo’ di cornice con una serie di busti». Quanti? «Quattro». Se per ognuno ci vorranno 13 anni dovremmo aspettare il 2060. Intanto andiamo a fare quattro chiacchiere con Giuseppe Mazzini.
(foto di Fabio Falcioni)
Giuseppe Mazzini si trasferisce, iniziati i lavori per spostare il busto (Foto)
Il busto di Giuseppe Mazzini si trasferisce nella piazza a lui dedicata
Applausi
Era ora
Giusto.
Andava a diesel?
Il senso di spostare anche gli altri busti? Non sono dei soprammobili o cimeli da spostare a piacimento dell'assessore di turno. Rischia di diventare un teatrino volgare e raccapricciante, offensivo nei confronti di beni storici della collettività, posizionati ormai da un secolo in determinati posti della città.
A me l’idea piace, lo avrei messo però in mezzo alla piazza, per dargli più valore. Così messo di lato sembra una cosa buttata lì così per caso
Bella soddisfazione
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In merito a Lauro Rossi non sarebbe più opportuno lasciarlo nell'omonima piazzetta e riflettere su come valorizzare quella?
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Concordo sul fatto che questa è la piazza più bella di Macerata e che sia troppa vuota… direi quasi sempre desolante… Articolo molto bello e divertente!! Benvenuto a Giuseppe Mazzini!!!
Bravo assessore Silvano Iommi!
Nella propria piazza il busto ha molta più visibilità (e senso) che nella precedente location.
Finalmente la rivalorizzazione della città prende forma.
Concordo sulla maggior visibilità del busto di Mazzini nel suo “habitat naturale ” e andrebbe valorizzato il fatto che la scultura è opera del nostro grande artista concittadino Sandro Piermarini, che saluto con affetto e ammirazione e, soprattutto, augurandogli che il comune sia ancora mecenate per realizzare altre sue opere.
Portare il busto di Giuseppe Mazzini nella Piazza a lui dedicata, ci sta, sperando che in questo modo vengano sempre più valorizzate la figura di Mazzini e la bellissima Piazza. Però la storiella che “Mazzini viene finalmente portato a casa” non è corretta, perché semmai è stato portato nella sua “casa più grande”. La sua prima collocazione fu in Piazza Cesare Battisti (all’epoca: De Vico) a fine ‘800; nel 1931, demolito il convento di San Francesco per costruire il Palazzo degli Studi, il busto fu spostato. L’attuale Piazza Mazzini già c’era, denominata così fin dal 1882, ma evidentemente al fascismo Mazzini non piaceva troppo, e così quella grande piazza divenne Piazza del Littorio e a Mazzini fu dedicato il piccolo slargo prospiciente Palazzo Marefoschi, che fu piantumato e denominato Giardini Mazzini, come da lapide tuttora lì. Finita la guerra e abbattuto il fascismo, la bellissima piazza cancellò il littorio e tornò Piazza Mazzini, ma evidentemente gli stessi mazziniani dell’epoca preferirono lasciare il busto ai Giardini Mazzini, preferendo magari la sua maggiore centralità accanto alla piazza grande della Libertà (e forse pure perché “due è meglio di uno” …). Oggi si porta il busto di Mazzini dai Giardini Mazzini a Piazza Mazzini: un bene per la Piazza, un bene forse per Mazzini, ma certamente un gran male per i Giardini, che non solo qualche anno fa hanno visto aggiungere alla lapide in marmo un cartello metallico che ha aggiunto un nome un po’ stonato, ma ora rischiano addirittura – unico spazio alberato in pieno centro storico – di scomparire.