Giulio Silenzi (Pd) durante una conferenza del Comitato
«Progetto Dubai, il Comune ha secretato il parere dell’avvocato incaricato di redigere una consulenza sulla procedura». Giulio Silenzi capogruppo del Partito democratico commenta il dietrofront del sindaco sul progetto relativo all’edificazione residenziale dell’area portuale presentata dall’imprenditore Umberto Antonelli.
L’amministrazione infatti ha intenzione di portare in Consiglio il no al progetto come richiesto più volte dai portuali. «Dopo aver esaltato il progetto del porto Dubai, folgorato sulla via delle elezioni e con la paura di perdere consenso, Ciarapica porta in aula consiliare una proposta che esprime parere contrario al piano della Eurobuilding e chiede ai consiglieri e non si sa bene ancora come, di votarlo. A questa tappa arriva dopo aver affidato un parere legale, costato ai civitanovesi 25.376 euro, che è stato secretato dal segretario comunale. Alla richiesta di visione della relazione consegnata dall’avvocato Ortenzi, il segretario generale del Comune ha atteso 29 giorni (3 i giorni da regolamento) per rispondere e alla fine il 17 gennaio ha negato gli atti, con la motivazione che il contenuto poteva sfociare in contenziosi legali. Quel parere negato a tutti è stato però usato dal sindaco in una recente intervista concessa in esclusiva e dalla quale si viene a conoscenza che esiste anche un altro parere del dirigente dell’ufficio tecnico comunale contrario a Eurobuilding, anche questo richiesto e ad oggi non consegnato ai consiglieri. Tutto è top secret a Palazzo Sforza. Nessuno sa nulla e ai consiglieri comunali si chiede di esprimere un voto su una vicenda che non conoscono negli aspetti giuridici e che potrebbe prestarsi e rivalse legali da parte della Eurobuilding».
Uno dei rendering del progetto Eurobuliding
Silenzi sottolinea come al di là della contrarietà del Pd al progetto la posizione del sindaco sia altalenante: «il Pd è stato ed è contro il porto Dubai, così come ha fatto lo scorso luglio e in coerenza con una posizione tenuta fin dal principio, diversamente da un Ciarapica che ha contraddetto tutto quanto sostenuto in precedenza, fino all’apice della seduta consiliare dello scorso luglio quando, pressato dalla protesta popolare, ha mollato Antonelli per riesumare il piano Unicam dell’area portuale respingendo tuttavia – lui e il centro destra – una mozione del Pd che era chiara nel dire no alla Eurobuilding chiedendo di esplicitare in delibera anche lo stop a future previsioni urbanistiche basate sulla realizzazione di cubatura residenziale nel porto. Oggi, con la scadenza elettorale alle porte e mentre la paura del sindaco fa novanta, viene convocata una commissione urbanistica martedì e poi il consiglio comunale giovedì, e i consiglieri sono chiamati a votare con gli atti fondamentali di questa vicenda ad oggi secretati. Il solito Ciarapica che, con la complicità del segretario e della struttura tecnica comunale, calpesta ancora una volta il principio della trasparenza anche nella gestione di atti di rilevante interesse pubblico».
(l. b.)
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Non credo che stia andando verso uno stato depressivo caratterizzato da forte disperazione per la oramai tardiva impresa di riacquistare qualche punto. Lui giocherà come ha sempre fatto sicuro di una sua precisa opinione e cioè che i civitanovesi non hanno memoria, non pensano più di tanto, sono facili da persuadere e convinti che lui abbia ben governato perché non sanno che cosa non ha fatto e soprattutto non sanno ciò che gli toglierebbe qualsiasi velleità di riconferma: quello che ha fatto. Potrebbe anche avere ragione. Se invece le cose fossero anche leggermente diverse e ci sia una pur piccola e parziale memoria dei suoi cinque anni trascorsi a solleticarsi come se fosse sempre San Faustino, la giornata dedicata all’amor proprio, non so che uso farebbero di quella “croce” che hanno il diritto di usare.