Progetto porto, clamoroso dietrofront
Ciarapica: «Il Comune non è interessato
alle proposte dei privati»

CIVITANOVA - Retromarcia dell'amministrazione comunale, la svolta lo scorso fine settimana quando la maggioranza ha fatto capire che in Consiglio non ci sarebbero stati i numeri per portare avanti l'idea della Eurobuilding. E rispunta lo studio di Unicam della precedente amministrazione. Il primo cittadino: «Non abbiamo mai abdicato al ruolo di pianificazione urbanistica, soffermarci su ciò che dice il privato non è la nostra priorità». Corvatta attacca: «Con quest'ultima giravolta il sindaco riesce nell'impresa di fare ancora peggio»

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Il progetto della Eurobuilding sui cui l’amministrazione ha fatto dietrofront

 

di Laura Boccanera

Dietrofront sul porto, Ciarapica: «il Comune al momento non è interessato alle proposte dei privati». Clamorosa retromarcia sul progetto di edificazione portuale da parte dell’amministrazione comunale di Civitanova, la svolta lo scorso fine settimana quando la maggioranza ha fatto capire al sindaco che in Consiglio non ci sarebbero stati i numeri per portare avanti il progetto dello studio Harbours e dell’imprenditore di Eurobuilding allo studio da 4 anni.

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Il sindaco Fabrizio Ciarapica

In molti infatti erano contrari e la spinta data dai comitati e dall’avvio della raccolta firme che in pochi giorni ha raggiunto le oltre 1400 sottoscrizioni hanno fatto il resto. I consiglieri hanno esplicitato le proprie perplessità e il sindaco le ha accolte. E dal cassetto è rispuntato il progetto commissionato dal precedente sindaco Tommaso Corvatta, un preliminare elaborato dall’università di Camerino e che prevede una viabilità differente e una riqualificazione delle zone a terra, dei cantieri, senza nuova edificazione. E su questo progetto la giunta oggi pomeriggio approverà una presa d’atto. Si tratta di un documento che rimarca la volontà dell’amministrazione di tracciare una strada pubblica per la riqualificazione del porto.  Il sindaco Fabrizio Ciarapica rimanda a domani ad una conferenza maggiori dettagli sull’iter che si vorrà seguire. «Stiamo perfezionando un atto che andrà in giunta oggi pomeriggio – ha aggiunto Ciarapica – a fronte di tutto il chiacchiericcio che c’è stato in questi giorni. Il Comune non ha mai abdicato al suo ruolo di pianificazione urbanistica. C’è questo studio dell’Università di Camerino che intendiamo portare avanti e partiremo da quella base per la valorizzazione e rigenerazione del porto coinvolgendo gli operatori. Con l’atto ribadiamo che la governance sarà pubblica e chiederemo alla Regione di inserire il porto di Civitanova nel piano nazionale di ripresa e resilienza. Il progetto prevede tre ipotesi, da un lato la riconnessione del borgo marinaro col porto, il riordino delle aree dei cantieri e a seguire porteremo avanti il piano particolareggiato».

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Tommaso Corvatta

L’impressione è che al momento il progetto Eurobuilding rimarrà arenato, almeno fino alle prossime elezioni previste nel 2022. L’argomento porto era infatti una bomba a mano elettorale e la raccolta firme massiccia degli operatori del porto e della marineria rischiava di far naufragare la ricandidatura di Ciarapica sindaco. E così il Comune decide, con un dietrofront clamoroso di riprendere le redini pubbliche. «Soffermarci su ciò che dice il privato non è la nostra priorità – conclude il sindaco – oggi c’è Antonelli, ma anche altri privati possono presentare progetti, potrebbero arrivare altre proposte, il Comune al momento non è interessato a proposte private». «E’ l’ennesimo dietrofront su di un progetto urbanistico – commenta l’ex sindaco Tommaso Corvatta – dallo spostamento dello stadio alla lottizzazione del cantiere “Santini”, dall’idea di fare del Varco sul mare un megaparcheggio alla rotatoria provvisoria sulla statale, questa amministrazione è stata tutta un susseguirsi di tentativi di sfregiare il nostro territorio con speculazioni a vantaggio di pochi ricchi privati, tentativi tutti abortiti. Con quest’ultima giravolta Ciarapica riesce nell’impresa di fare ancora peggio, in quanto non solo rinnega l’ennesimo incubo spacciato come sogno mirabolante per la città, ma per uscire dalla difficoltà di avere mezza maggioranza contro e contro buona parte della città, finge di accogliere la visione del porto propugnata dalla precedente amministrazione che di fatto è diametralmente opposta al suo “sogno”. Ma ciò non basta, senza il minimo senso del pudore, nei fatti Ciarapica per cercare di salvare la sua amministrazione chiede aiuto all’Università di Camerino che ha cercato in tutti i modi di cacciare dalla città, contraddicendo anche in questo tutto il suo operato sino ad ora. Da tutto ciò emerge ancora una volta lo scarto tra questa amministrazione e questo sindaco, dovrebbero dimettersi».



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