La planimetria del progetto Eurobuilding
«Eurobuilding sarà ben lieta di prendere in considerazione osservazioni, critiche e suggerimenti da parte dell’Università di Camerino, in sede di osservazioni, riprendendo un dialogo che all’inizio della progettazione è stato fruttuoso». La società che ha proposto a Civitanova il mega progetto di riqualificazione del porto fa sapere di essere più che lieta di valutare le proposte dell’ateneo camerte, con il quale collabora. Anzitutto Eurobuilding «si aspetta che il Comune, come gli altri interessati, motivino le loro posizioni, anche negative, ma sempre relative a singoli aspetti della richiesta di concessione» fa sapere la società per conto dell’architetto Andrea Silipo che si occupa del piano economico e finanziario all’interno del pool di esperti che ha studiato al progetto.
Andrea Silipo
Silipo che è stato anche assessore al Comune di Narni, lanciandolo come nuova destinazione turistica. «Tutte le richieste di modifica saranno esaminate – aggiunge il professionista – e, ove possibile, di concerto con i richiedenti, saranno studiate soluzioni alternative». Silipo fa sapere che «lo studio universitario ha permesso l’esatta e circostanziata conoscenza delle concessioni portuali in essere, alcune di fatto decadute per morosità prolungate. Abbiamo anche potuto capire che lo studio si concludeva “sul più bello” perché indicava diverse alternative di riqualificazione dell’area portuale, rinviando al Comune la scelta cruciale. Scelta che non c’è stata. D’altronde – continua Silipo – sia i redattori dello studio sia il Comune, non possono non essere consapevoli che scegliere una soluzione significa anche ottenere il consenso di uno o più investitori pronti ad investire per realizzare le opere e per gestire adeguatamente il porto. Gestione oggi quasi totalmente assente, anche perché non ci sono posti barca e servizi per chi volesse attraccare o sostare durante una crociera». Allo stato delle cose, se dovesse passare il progetto Eurobuilding, secondo il professionista «svanirebbe il rischio, per gli operatori del porto di perdere le concessioni demaniali. A ottobre, infatti, è fissata una sentenza definitiva del Consiglio di Stato ed è assai probabile che si dichiarerà l’illegittimità della proroga delle concessioni al 2033 attuata nel 2018 dal primo governo Conte. Si dà il caso che la Commissione europea – aggiunge – abbia posto come condizione imprescindibile la riforma della norma che proroga al 2033 le concessioni per l’ottenimento del contributo del piano nazionale di ripresa e resilienza. Di conseguenza se passa il progetto sul porto di Eurobuilding ci sarà un concessionario e tante subconcessioni per tutti gli operatori che insistono sul porto e, se vorranno, potranno mantenere la loro attività senza rischiare la concessione fra un anno, magari. Per questa ragione gli operatori del porto dovrebbero avere interesse a unirsi sotto l’ombrello di una nuova concessione, come quella che verrebbe rilasciata con la procedura Eurobuilding, che sarebbe perfettamente in linea con il Pnrr. Offriamo la possibilità ai concessionari di riacquisire i diritti di concessione – conclude Silipo – questo a garanzia per tutti di continuare l’attività sull’area portuale».
Ci manca la frase finale: così se salta Eurobuilding saltano tutti. Una domanda sorge: se Eurobuilding abusasse della sua posizione di monopolista nellarea portuale? Giocando a rialzo negli anni oppure facendo subire agli altri le proprie eventuali perdite in corso dopera? 90 anni sono lunghi, e Antonelli non è nemmeno più un ragazzo.
chi presenta un progetto è tenuto a esporne le qualità in termini di utilità per la città, per ottenerne il consenso. Chiedere di motivare le ragioni del NO mi pare una richiesta che va oltre, la città non è composta solo da gruppi di interesse. Anche se i portuali trovassero interesse a mantenere le concessioni con Eurobuilding, non avrebbero dalla loro parte l'intera città.
Per chi non lo sapesse, a Narni ci sono le rovine di uno dei primi porti Italiani. Perché non iniziare dalla riqualificazione ti tali manufatti?
Me sa che cossora non ha capito che sta a Citanò..!
Me Nanni ma non me ndormi a casa dovete gli......lo porto non se Tocca...
Profitto per pochi...danni Commerciali, ambientali e urbanistici per tanti cittadini non solo di Civitanova Marche ...BRAVI SAPETE DELLE SENTENZE PER LE CONCESSIONI DEMANIALI IN ANTICIPO...? PER VOI UNICI CONCESSIONARI X 90 ANNI TUTTO SI PUÒ FARE...MI AUGURO CHE L 'AMMINISTRAZIONE COMUNALE SIA LA MAGGIORANZA CHE L' OPPOSIZIONE BOCCIANO SUBITO QUESTA PROPOSTA. QUI NESSUNO È FESSO, CAMBIATE PORTO VI CONVIENE...
Nelia Calvigioni se vole riqualificare a Porto San Giorgio il progetto di riqualificazione della darsena da diporto non è mai stato iniziato e l'area è libera da edifici possono iniziali li
Mimmo Beniamino Pennesi lo sbocco naturale sul mare di Servigliano è proprio Porto San Giorgio.
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Io continuo a non capire molte cose. In riferimento a questo articolo ad esempio, in particolare, non ne ho capite due. Se qualcuno me le può spiegare mi fa un gran favore, anche perché queste domande non me le sto facendo solo io in città.
DOMANDA 1) Se alla Commissione Europea NON va bene la proroga delle concessioni per 15 anni, cioè dal 2018 al 2033, come può andar bene di accorpare tutte le concessioni in una e poi dare questa unica concessione per 90 anni, cioè partendo da quest’anno ad esempio 2021 ed arrivare fino al 2111? Quale è il percorso amministrativo? Ma soprattutto quale è la logica?
DOMANDA 2) Si parla di coinvolgere le parti in causa. Ma le parti in causa quali sono? sono solo le categorie Portuali? Siamo sicuri? Facendo un conto approssimativo ipotizziamo che gli operatori portuali siano, comprensivi dei loro familiari, circa 3000 persone (cifra ipotetica giusto per il ragionamento). Civitanova ne fa più di 40000. Allora gli altri 37000? Se si vogliono edificare 13 palazzi di cui 4 alti più di 8 piani, su area demaniale in riva al mare, NON credo che gli altri 37000 cittadini che non operano nel porto o che non hanno concessioni debbano o possano essere esclusi. Qui si parla di stravolgere la città. Anzi credo che abbiano tutto il diritto di esprimersi sul Progetto. Chi sono, secondo i Proponenti il progetto, secondo l’attuale Amministrazione ma soprattutto secondo la Legge gli “altri interessati” di cui si legge nelle prime righe dell’articolo?
Ma il bello di tutto questo è che ad consigliere comunale come il sottoscritto pur essendo all’opposizione, non gli è stato consegnato nessun documento, progetto ecc da poter leggere per rendersi conto di cosa stiamo parlando! Ma è normale tutto questo? È normale che un rappresentante della cittadinanza (pur in minoranza) non abbia la possibilità di leggere dei documenti per farsi una idea del progetto? Lo dobbiamo leggere dai giornali? È questo il rispetto che questa società ha delle istituzioni?
Ciarapica verso l’ennesimo insuccesso. Sempre più ristrette le richieste dei palazzinari che per costruire 2,3 edifici ben grossi e in buona posizione stanno creando tutta questa manfrina.
Poichè, in tutta Italia, ci sono tantissimi precedenti di pianificazione urbanistiche finite alla membro di segugio.
Abbiamo, in tutta Italia, grandiosi progetti faraonici che sono finiti, alle ortiche, con scheletri mai finiti e viabilità mai realizzate.
In tutta Italia abbiamo costosissime cattedrali nel deserto, impianti sportivi diventati accampamenti, maestose strade diventate mulattiere…
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Insomma negli ultimi 30/40 anni di progetti (bellissimi) sulla carta ne abbiamo visti centinaia che, poi, sono finiti nella raccolta differenziata lasciano macerie, fallimenti, distrazioni di fondi, furbetti del quartierino vari, ecc. ecc. ecc.
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Non sarà questo il caso, anzi lo escludco categoricamente.
E tutto verrà, sicuramente, realizzato nel migliore dei modi.
E tutti avremo la possibilità di godere di una Marina da fare concorrenza a Dubai.
Però…
Però…
Però, per i motivi esposti sopra (e lo ripeto NON è questo il caso) io qualche dubbio lo tengo