Il Madiere di Civitanova richiede un incontro urgente e un tavolo di confronto con Comune e Regione. Il ritorno del progetto di edificazione portuale, sogno della Eurobuilding di Umberto Antonelli, ha generato un maremoto in porto.
In allarme ovviamente tutte le categorie, dal settore ittico al diporto. La domanda che ieri si rincorreva dopo la nota emessa dal gruppo di consulenza e comunicazione aziendale Barabino & Partners a Civitanova è stata: “ma presentato a chi e come?”. Che la volontà di Eurobuilding fosse quella di edificare nell’area portuale con la realizzazione di una marina, hotel e palazzi era ovviamente noto e di dominio pubblico, ma cosa si intervenuto in questi mesi, quali passaggi formali, quali discussioni pare una nebulosa. E in effetti sulla carta il mastodontico progetto da 150milioni non c’è. Il sindaco dice di non saperne nulla, anche la Capitaneria di porto da quanto si apprende è all’oscuro dell’operazione (il porto di Civitanova è oltretutto classificato come porto peschereccio rifugio e per attuare il piano occorrerebbe modificare questo presupposto) e anche la Regione, interpellata dal Madiere, l’associazione del diporto, pare non avere elementi concreti. E per questo proprio Il Madiere torna a richiedere chiarezza: «Dopo alcuni mesi di silenzio rispunta il progetto della società Eurobuilding che propone la trasformazione del nostro porto in una grande darsena privata per grandi yacht, una pesante edificazione nella parte immediatamente a ridosso della darsena e lo spostamento a nord di tutta la cantieristica. Un progetto che cambia in profondità quella che fino ad oggi ha rappresentato l’anima della nostra città ed in definitiva ha contribuito al successo dell’immagine di Civitanova.
L’imprenditore Umberto Antonelli
Come la volta precedente la presentazione del progetto non ha minimamente coinvolto i diretti interessati, il diporto civitanovese, la pesca e la cantieristica – scrivono i soci – dalle notizie raccolte anche il Comune e la Regione Marche dichiarano di non aver ricevuto nulla di ufficiale anche se è difficile credere che un progetto di tale portata possa essere arrivato all’ultimo atto, il deposito degli elaborati, senza che le istituzioni interessate siano state dettagliatamente informate. All’uscita della notizia “Il Madiere” si è immediatamente attivato per richiedere al Comune e alla Regione un incontro urgente per l’apertura di un tavolo di confronto che esca dalla fumosità degli annunci e finalmente coinvolga i soggetti che nel porto ci vivono e ci lavorano».
Il progetto Dubai c’è ancora Rispunta a sorpresa la “Superyacht Marina”
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I documenti saranno al comune di Dubai?
NON CAPISCO cm QUANDO PARLA DI “PROTAGONISTI”. UNO STRAVOLGIMENTO DI QUESTA PORTATA, UNA “BOTTA” CHE DEMOLISCE L’ASPETTO E LE DINAMICHE DI UNA CITTA’ AFFIDATE, O MEGLIO SI PENSA DI AFFIDARLE, A UN MANIPOLO DI LUPI???. ANCHE LE CATEGORIE INTERESSATE SI OPPONGONO, MA PENSO SOLO PER DIFENDERE I LORO INTERESSI E SEGRETE AMBIZIONI!. E LA CITTA’? I CITTADINI CHE QUI VIVONO, LAVORANO…NON CONTANO UN CZZ..?? ALLORA, SE VOGLIAMO DARE FIATO, COME SCRIVE SM, PER FARE SOLO ARIA, ALLORA OK. IN TEMPI PRE-ELETTORALI CI PUO’ STARE. MA, AL NETTO DEI BAGNI PUBBLICI CHE IN CENTRO NON CI SONO, QUESTA AMMINISTRAZIONE RIESCE A GESTIRE STA’ NAVE OPPURE E’ BENE CHE SI OCCUPI DEI PICCIONI DI PIAZZA XXSETTEMBRE. .. E DEI BAGNI. SINDACO: AVEVI GARANTITO L’APERTURA!! DI QUALCOSA!!
“Dopo quattro anni di silenzio il bell’addormentato Ciarapica vorrebbe mettere mano a porto e varco….
Estrapolato da un articolo molto più chiarificatore su chi non vede di buon occhio questa eventuale operazione, riporto testualmente : … come “la più grande speculazione immobiliare che Civitanova abbia mai ricordato. Bisogna fermare questo scempio…
Adesso, sappiamo tutti che come agente immobiliare Ciarapica non vale un gran che pur avendo venduto per conto suo senza chiedere a chicchessia pareri “ Villa Eugenia”, giudizio confermato dal tentato affare Strever per affittare Civitanova e che gli è rimasto sul gozzo. Celebre la tentata costruzione di un palazzo di tre piani attaccato al marciapiede da cui scendendolo ti ritrovavi direttamente sul lungomare tra auto e motorini ma bocciato tragicamente anche dai suoi. Ex suoi, visto che ha cambiato due partiti da quando è stato eletto, arrivando ad essere dopo un triplo salto della quaglia ( record italiano 2020) socio di Gasparri, Brini & soci. Sappiamo tutti che è da un pezzo che il sindaco è al corrente di questa storia e che non si potrebbe tirare su tutto l’ambaradan senza l’autorizzazione dell’amministrazione. Considerando che i soldi sono tanti e notando una certa predisposizione ad una smisurata passione per il potere che fa sempre rima con soldi dell’attuale sindaco, credo che un periodo di riposo a costruire bagni pubblici e ad occuparsi di piccioni non gli farebbe male oltre a dare una dimostrazione che se vuole qualcosa di serio riesce a farlo. Potrebbe aggiungerli ai 93 eventi preparati per l’estate.
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