Progetto Eurobuilding,
mozione sulla bocciatura
«Avviare percorso partecipato e trasparente»

CIVITANOVA - L'opposizione chiede che il sindaco si impegni in consiglio a respingere il progetto e parla di fallimento della sua giunta . Roberto Mancini (Dipende da noi): «Va pensato un ente porto che assicuri la gestione democratica ed ecologica dell'area»

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L’opposizione civitanovese

 

«Il sindaco Ciarapica venga in consiglio comunale e si impegni a respingere il progetto Eurobuilding». E’ una mozione a firma di tutta l’opposizione quella che i consiglieri di minoranza presenteranno per chiedere nero su bianco il respingimento del progetto della società sul porto. «L’eclatante fallimento della politica di Ciarapica, certificato dalla vicenda del porto, in cui il sindaco è costretto a salvarsi aggrappandosi ad un documento programmatorio dell’Unicam affidato dalla giunta Corvatta, continua ad essere accompagnato da passaggi poco trasparenti, gestiti senza confronto e solo nel contesto della maggioranza impegnata a limitare i danni in prospettiva elettorale e a votare in giunta delibere toppa. E’ il momento di portare la questione davanti ai cittadini attraverso un passaggio in consiglio comunale e per questo le opposizioni hanno presentato una mozione per respingere il progetto Eurobuilding, per anni gestito dal sindaco in sedi non istituzionali, con pezzi della sua maggioranza, all’oscuro dell’intera opposizione e soprattutto della totalità dei cittadini». L’opposizione chiede un passaggio in consiglio comunale «che per volontà del sindaco sarà in streaming per evitare la presenza dei portuali – aggiungono i consiglieri – mentre le conferenze stampa della maggioranza, le commissioni consiliari e le conferenze dei capigruppo sono in presenza». Con la mozione si chiede di dare indicazione al sindaco di non accettare proposte di riqualificazione che prevedano il rilascio di concessioni di 90 anni ad unica società e che prevedano la realizzazione di strutture residenziali in area demaniale, di fatto la bocciatura del progetto Eurobuilding, e di avviare un percorso partecipato e trasparente».

Roberto-Mancini

Roberto Mancini

Sulla questione interviene anche il movimento Dipende da noi di Roberto Mancini: «È un progetto dannoso per i cittadini, per gli operatori economici, per l’ambiente e per una corretta gestione di quello che è un fondamentale bene comune di tutta la città. Al tempo stesso è vero che non basta dire no a un progetto sbagliato, occorre costruire un vero progetto di rilancio e di rigenerazione della zona portuale e delle sue attività, prevedendo l’istituzione di un ente Porto che ne assicuri la gestione democratica ed ecologica. Lungo la costa adriatica ci sono esperienze da cui possiamo imparare, come quella di Fano e altre. Occorre mettere insieme le proposte migliori per il futuro del porto e avviarne il rilancio prima possibile». Il movimento annuncia l’organizzazione di un convegno su “Il porto bene comune” ad inizio di settembre.

(l.b.)

 

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