«L’Erap ha vinto il bando per la Pace
A settembre puntiamo a finanziare
il nuovo parcheggio a Rampa Zara»

MACERATA - L'assessore all'Urbanistica Silvano Iommi chiarisce l'iter e la logica dei bandi con cui si tenta di realizzare i vari progetti in ballo, dopo le critiche di Narciso Ricotta (Pd): «La terza fase di questa operazione vedrà come intervento principale quello del Belvedere Leopardi». Sulle fonti storiche: «Non è una mia stravaganza di tipo culturale ma un dovere anche giuridico occuparsene»

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L’assessore Silvano Iommi durante un sopralluogo alle fonti storiche

di Federica Nardi

«Io non mi occupo delle fonti per una stravaganza di tipo culturale ma perché è un dovere anche giuridico dato che sono tutte proprietà comunali censite dal piano regolatore vigente come beni storico documentali e in molti casi con vincolo notificato dalla Soprintendenza». Inizia così la replica di Silvano Iommi, assessore all’Urbanistica, al capogruppo del Pd Narciso Ricotta, che ieri in Consiglio lo ha accusato di anteporre la riqualifica delle fonti all’edilizia popolare per i maceratesi a rischio sfratto per la crisi (leggi l’articolo).  «Lasciarle in abbandono è un reato culturale, civile e giuridico», ribadisce Iommi, che poi affronta il cuore della questione: l’edilizia popolare e la mancata partecipazione a un bando dedicato alle aree cratere.

«Macerata ha partecipato con un progetto di edilizia economica e popolare relativo alla Pace su un progetto fornito dall’Erap, già inserito nel bando di marzo. Poi aveva ipotizzato altre richieste per l’edilizia popolare in fondo a via Trento e c’è un’altra area, sempre nel bando sulla qualità dell’abitare, nell’area ex Cus. Quindi già una scelta nella direzione dell’edilizia residenziale pubblica era stata fatta. Su questo specifico bando Erap presentava lo stesso identico progetto presentato da noi sulla qualità dell’abitare alla Pace, abbiamo preferito che fosse quindi Erap a presentarlo anche perché non avevamo tempo sufficiente per fare nuovi progetti. L’invito al bando infatti è arrivato il 22 aprile e il 3 maggio scadeva. Quindi non c’era materialmente il tempo per fare un nuovo progetto, che comunque Erap alla fine ha vinto. Le tante scadenze non consentono ai nostri uffici di cogliere al massimo tutte le opportunità che si presentano – ribadisce l’assessore Iommi -. Questo inserito ieri nella variante al Piano triennale è il secondo bando nel giro di tre mesi a cui partecipiamo. Nel primo bando possiamo ottenere fino a 15 milioni di euro, su questo sono altri 15 interventi di cui 11 milioni e mezzo per il centro storico, il resto diffuso in varie zone della città, per complessivi 20 milioni di euro. A settembre la terza parte di questa operazione dove l’intervento principale sarà quello del Belvedere Leopardi con parcheggio e attracco meccanizzato al centro storico».

Conclude Iommi: «Staremo a vedere perché oggi è difficile fare programmazione con il sistema dei bandi. Non consente di avere tanto tempo, non finanzia progetti iniziali e di massima, ma solo la fase esecutiva. E non abbiamo negli archivi comunali un parco progetti adeguato e sufficiente per partecipare a questi treni in corsa che provengono dall’Europa, che richiedono l’esistenza di progetti fattibili in tempi brevi. Lo dobbiamo costruire, occorrono tempo e investimenti da inserire dentro l’idea complessiva di trasformazione radicale della città. Serve la collaborazione di tutti, le polemiche non aiutano a crescere».

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