di Federica Nardi
«Io non mi occupo delle fonti per una stravaganza di tipo culturale ma perché è un dovere anche giuridico dato che sono tutte proprietà comunali censite dal piano regolatore vigente come beni storico documentali e in molti casi con vincolo notificato dalla Soprintendenza». Inizia così la replica di Silvano Iommi, assessore all’Urbanistica, al capogruppo del Pd Narciso Ricotta, che ieri in Consiglio lo ha accusato di anteporre la riqualifica delle fonti all’edilizia popolare per i maceratesi a rischio sfratto per la crisi (leggi l’articolo). «Lasciarle in abbandono è un reato culturale, civile e giuridico», ribadisce Iommi, che poi affronta il cuore della questione: l’edilizia popolare e la mancata partecipazione a un bando dedicato alle aree cratere.
«Macerata ha partecipato con un progetto di edilizia economica e popolare relativo alla Pace su un progetto fornito dall’Erap, già inserito nel bando di marzo. Poi aveva ipotizzato altre richieste per l’edilizia popolare in fondo a via Trento e c’è un’altra area, sempre nel bando sulla qualità dell’abitare, nell’area ex Cus. Quindi già una scelta nella direzione dell’edilizia residenziale pubblica era stata fatta. Su questo specifico bando Erap presentava lo stesso identico progetto presentato da noi sulla qualità dell’abitare alla Pace, abbiamo preferito che fosse quindi Erap a presentarlo anche perché non avevamo tempo sufficiente per fare nuovi progetti. L’invito al bando infatti è arrivato il 22 aprile e il 3 maggio scadeva. Quindi non c’era materialmente il tempo per fare un nuovo progetto, che comunque Erap alla fine ha vinto. Le tante scadenze non consentono ai nostri uffici di cogliere al massimo tutte le opportunità che si presentano – ribadisce l’assessore Iommi -. Questo inserito ieri nella variante al Piano triennale è il secondo bando nel giro di tre mesi a cui partecipiamo. Nel primo bando possiamo ottenere fino a 15 milioni di euro, su questo sono altri 15 interventi di cui 11 milioni e mezzo per il centro storico, il resto diffuso in varie zone della città, per complessivi 20 milioni di euro. A settembre la terza parte di questa operazione dove l’intervento principale sarà quello del Belvedere Leopardi con parcheggio e attracco meccanizzato al centro storico».
Conclude Iommi: «Staremo a vedere perché oggi è difficile fare programmazione con il sistema dei bandi. Non consente di avere tanto tempo, non finanzia progetti iniziali e di massima, ma solo la fase esecutiva. E non abbiamo negli archivi comunali un parco progetti adeguato e sufficiente per partecipare a questi treni in corsa che provengono dall’Europa, che richiedono l’esistenza di progetti fattibili in tempi brevi. Lo dobbiamo costruire, occorrono tempo e investimenti da inserire dentro l’idea complessiva di trasformazione radicale della città. Serve la collaborazione di tutti, le polemiche non aiutano a crescere».
«Iommi pensa alle fonti storiche invece che alle case popolari»
Tre proposte per rivoluzionare la città, Macerata a caccia di fondi La mappa dei progetti
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Quando si farà un piano agevolato di ristrutturazione abitativo a partire dal centro storico e di tutto il territorio per il recupero abitativo, commerciale e pubblico degli immobili ponendo fine in modo definitivo al consumo del territorio ed incentivare la residenza e le attività del comune di Macerata?????
Senza questa programmazione tutto il resto non ha senso.
DA CITTADINO , PENSO CHE NON CI SIA BISOGNO DI UN NUOVO PARCHEGGIO , ADDIRITTURA DA PRENDERE UN PROGETTO DEL LONTANO 1987 . PENSO CHE SIA ORA DI ELIMINARE I PARCHEGGI A PAGAMENTO INTORNO LE MURA ,E QUELLO DEL PARCHEGGIO GARIBALDI . SEMPRE SECONDO LA MIA IDEA C’E’ BISOGNO DI SISTEMARE STRADE , MARCIAPIEDI , TROVARE UNA BUONA SOLUZIONE PER LE PERSONE CON DISABILITA’CHE NON POSSONO PRENDERE IL SOTTO PASSO CORSO CAVUOR VERSO I CANCELLI . SISTEMATI QUESTI CASI ALLORA SI PUO’ INIZIARE A PENSARE AD UN NUOVO PARCHEGGIO , CON ANNESSO UNO O PIU’ BUS CHE PORTINO LE PERSONE AL CENTRO .EPPOI UN’ALTRA VOLTA L’ASSESSORE LA LAVIANO HA PERSO L’OCCASIONE DI STARE ZITTA . ” VUOLE FAR METTERE I TAVOLI DEI BAR FUORI DEI LOCALI NEGLI SPAZI ADDETTI AL PARCHEGGIO DEI RESIDENTI ” UNA BUFFONATA ALLA SALVINIANA , DALTRONDE E’ UNA LEGHISTA .ANCHE PERCHE’ I RESIDENTI PER ACCEDERE NEI LORO SPAZI PER PARCHEGGIARE ( QUANDO TROVANO POSTO ) DEVONO PAGARE UNA TASSA ANNUA . QUESTA NON E’ ROBA DELLA NUOVA GIUNTA ,SECONDE ME ERA DA ABOLIRE
Le idoelogie sono ormai finite: Sinistra, Centro, Destra sono posizioni senza senso, retaggio del passato. Occorre decidere in base ai bisogni della cittadinanza, tenendo pure conto delle motivazioni umane della stessa.
Silvano Jommi fa bene a salvare ciò che è di retaggio del passato, che rischia di scomparire, o che è scomparso. Ciò è incomprensibile per chi punta al Nuovo Ordine Mondiale, come il PD e Leu, che vuole un potere miliardario accentrato nelle mani di pochi e una massa di schiavi ai quali dare sussistenza. Quindi, che senso ha salvare la Storia passata nei suoi manufatti?
Il parcheggio dei Giardini, pagato profumatamente dalla vecchia amministrazione, serve per qualla fascia urbana che va da metà Corso Cavour e metà di Corso Matteotti. La parte più importante della città, rappresentata dal Comune, dalla Prefettura, dal Palazzo Bonaccorsi e dai relativi uffici, negozi, ristoranti e bar deve essere servita da un opportuno parcheggio, da secoli individuato sotto Rampa Zara. Vedremo, se dopo tante giravolte di opinioni, verrà fatto dalla nuova amministrazione Parcaroli. Tralascio altri argomenti.
Voglio vedere quale sarà il futuro di Macerata.
Le precedenti amministrazioni di centrosinistra (DC, PSI, PRI e PCI d’appoggio) hanno speso soldi e tempo per collegare la viabilità intervalliva passando sotto Le Fosse, per poi collegare, con spese faraoniche e trafori, la città con Valleverde.
Poi, fallita questa ipotesi, si è fatto cio che i Verdi dicevano quindici anni prima: un traforo sotto il Monumento dei Caduti; una strada quasi in linea retta tra la valle del Potenza e quella del Chienti. Si sarebbe dovuta poi fare una strada in linea retta tra la strada di scorrimento Sud e, passando sopra il Chienti, collegare Macerata a Campogiano di Corridonia. La strada era gratis, ma non si volle fare. E andiamo al punto.
Civitanova Marche, con un porto per le grosse imbarcazioni da diporto privato, e con relativi alberghi e attrazioni, farà diventare la Città un polo turistico unico in tutto l’Adriatico. Pure, grazie al collegamento veloce con l’Umbria, la Toscana, il Lazio. Quale sarà il ruolo di Macerata? Non quello commerciale (che è già a Civitanova). Di sicuro turistico con tutta la Provincia intorno, piena di opere d’arte e di cultura e di Storia. Forse allora l’Abbazia di San Claudio, con la sua storia carolingia e con il percorso delle chiese carolingie dalla costa a Genga, ai Sibillini, acquisterà quei risalti turistici che putroppo le amministrazioni di Corridonia non le hanno saputo dare, o che non le hanno volute dare.
Per cui, se Corridonia continua a dormire, ci pensi la nostra Macerata a valorizzare a livello europeo l’Abbazia di San Claudio-Cappella Palatina di Carlo Magno. Non ci si era riusciti fino ad oggi a causa degli intralci messi dal PD per motivi ideologici. Speriamo che con l’Amministrazione Parcaroli ciò possa avvenire quanto prima.