La costituzione di una cabina di regia economica ad hoc per affrontare le conseguenze del Covid. E’ la proposta di Mattia Orioli, coordinatore del Nuovo Cdu Macerata che lamenta: «Avrei voluto suggerire questa proposta ed altre considerazioni di persona al sindaco Parcaroli, ma va detto che da oltre 3 mesi dalle elezioni non siamo ancora riusciti ad incontrarlo formalmente, fatto strano, singolare per una forza politica che lo ha sostenuto senza riserve sin dall’inizio e fino alla vittoria, un comportamento che ci lascia senza dubbio esterrefatti e francamente molto amareggiati, soprattutto sul piano umano, oltre che politico, perché veramente poco rispettoso di una storia politica, dell’impegno profuso, e degli elettori che rappresentiamo; ma al di la di questi aspetti politici e personali, ciò che conta per noi è la città ed ovviamente i valori che umilmente vogliamo rappresentare».
Dopo la freccia scagliata verso l’amministrazione che Orioli richiama a porre l’attenzione sull’economia del territorio Maceratese, duramente colpito dal Coronavirus, precisa: «Sono trascorsi circa 3 mesi dall’insediamento della nuova amministrazione comunale di Macerata, sostenuta anche dal Nuovo Cdu Maceratese, e di fatto la campagna elettorale è finita da un pezzo, purtroppo nel contempo la pandemia e quindi la crisi sanitaria è perdurata, per queste ragioni ho ritenuto importante lanciare un appello ed una proposta a partire proprio dalla politica cittadina ma valida anche per tutto il territorio regionale e nazionale, affinché sul tema economico ci sia una massima convergenza di strategie per l’elaborazione di soluzioni da mettere in campo per arginare la crisi economica, mediante la costituzione di una cabina di regia economica ad hoc, speciale, costituita da maggioranza ed opposizione e dalle migliori competenze ed energie sul territorio, volte a far fronte alla crisi economica che purtroppo è parallela a quella sanitaria, e che nel complesso si può, proprio per la sua portata, paragonare ad una guerra. Per tali ragioni, penso che la maggioranza se è in grado, si debba aprire alle opposizioni, per affrontare insieme il tema economico cittadino futuro, in questo momento speciale di crisi, in quanto ritengo che una buona politica debba prima di tutto cercare di prevenire e non operare solo nell’emergenza, riuscendo ad ogni modo a trovare quelle convergenze utili e fondamentali per superare crisi straordinarie come questa».
Orioli conclude con un apprezzamento per alcune azioni della nuova amministrazione di cui si dice in parte soddisfatto. Tra queste «l’apertura momentanea alle auto in centro storico e l’ottima iniziativa dei presepi, piccoli passi e segnali che hanno dato una speranza; ma allo stesso tempo è ancora presto per dare un giudizio maturo sull’andamento generale dell’operato amministrativo, dal quale senza dubbio pretendiamo la piena realizzazione del programma amministrativo insieme a noi elaborato e sottoscritto, in quanto aspetto centrale per la città ed il suo rilancio, e quindi anch’esso imprescindibile per far fronte alla crisi economica in atto».
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Mattia Orioli pone con schiettezza ma con misura questioni politiche e di metodo che meritano una discussione nel dialogo e nel confronto.
Se fossi il sindaco cercherei di trovare il tempo per ascoltare ciò che ha da recriminare, da consigliare, da apprezzare Mattia Orioli. Inoltre, per non essere soffocato dalla maggioranza, tornerei nelle vie ad incontrare la gente.
Buonasera a tutti, quello che dice Mattia Orioli è vero. Mi presento mi chiamo Fabrizio Fattori e sono un normale cittadino di Macerata nonché mi ero presentato come candidato nella lista NCDU alle ultime elezioni comunali. Io ho scritto una mail al sindaco sull’indirizzo che si trova sul sito del comune di Macerata ma non ho ricevuto nessuna risposta ne da lui ne dalla sua segreteria. Quando l’ho incontrato in piazza Libertà glielo ho detto e lui mi ha risposto che non l’aveva mai ricevuta e mi ha consigliato di mandargliela su quella personale della sua azienda la Med Store ma anche lì non ho ricevuto nessuna risposta. Non riesco a capire questo silenzio da parte del sindaco.
Perché Parcaroli dovrebbe incontrare un partito che passa dall’ appoggio alla sinistra, addirittura alla minimale politica di Lega/Salvini, “dietro i prosciutti niente”. Lui che affermava di non avere tempo di fare il sindaco e che poi, sembra convinto da personaggi di spessore, abbia aderito al movimento diventando più salviniano del mediocre quanto inutile politico traballante che ancora insiste con i suoi slogan,” prima di qua , secondo di là” iniziando il suo quinquennio al potere con una legge dal profumo razziale e l’altra dal profumo di smog dando il famoso “ un colpo al cerchio ed uno alla botte” concludendo così i suoi compiti da sindaco per il popolo. In certi ambienti sapete come si chiamano i “ partiti ed altro” che si pentono e passano a collaborare? Lo sanno tutti e qui c’è da fare solo un elogio a Tacconi che si è dissociato dalla nuova organizzazione di destra, passata alla destroide e più religiosa e ridicola con tutte quelle perline al collo del capoccia. Comunque l’errore di base e quello di voler pensare a Parcaroli come sindaco. Non lo è, lui è un sognatore, un innovatore e il parcheggio in piazza lo dimostra e sicuramente chissà quante altre cose farà per Macerata visto che la deve rivoltare come un calzino e farla ritornare ai vecchi fasti, forse come quando c’era la celebre cantina “ Il Giardinetto “ che solo un pericoloso mentecatto mentale poteva abbattere e visto che vi riempite tanto la bocca con la parola “cultura” è meglio se passate il vostro tempo in qualche friggitoria o al caffè filosofico dove sembra non ci si ubriachi, canti e nemmeno si litighi. Comunque è chiaro che non gli interessate o che vi veda di mal’occhio e con la “sindrome di Giuda” che mi dicono che in un suo vangelo apocrifo abbia scritto che sia stato il Salvatore ( da non confondere con il Capitano ) a scongiurarlo di tradirlo affinché si fosse compiuto il suo disegno di figlio del Padre. In breve molti si lamentano di non poter contattare il sindaco, il quale non riceve e sa perché. Un sindaco normale, come ad esempio quello di Civitanova, il Ciarapica, ha voluto fare il sindaco per cambiare qualcosa nella sua vita. Non ci è riuscito, tonfando nelle grandi operazioni urbanistiche e in quelle polical-economical-regional. Però adesso sta cercando di reagire e fra poco farà asfaltare pure il Castellaro, noto torrente a carattere torrentizio al centro di Civitanova. Finisco qui e posso provare solo a dare un consiglio all’Orioli:” Fagli la posta davanti al comune e se c’ha un ingresso diverso o più da quello centrale, metti i tuoi consociati ed aspettatelo. Generalmente, un sindaco, anche anomalo, fuori dalle righe e non mi pare proprio, un salto ogni tanto ce lo fa”.