Un trasporto Covid oggi davanti all’ospedale di Macerata
di Federica Nardi
«Se non riapriamo un ospedale Covid come quello di Camerino, noi siamo al collasso. Ho sentito il sindaco di Camerino, il presidente Acquaroli, l’assessore Saltamartini. Stasera alle 19 ho una riunione per programmare il futuro della situazione, che è drammatica». A dirlo Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata a presidente della Conferenza dei primi cittadini di Area vasta 3. L’ipotesi nelle parole di Parcaroli che l’ospedale di Camerino torni a essere esclusivamente dedicato ai pazienti Covid come a marzo, si è palesata in risposta all’interrogazione di David Miliozzi (Macerata Insieme) sulla situazione pandemica in città. La decisione comunque spetta alla Regione.
Parcaroli ha spiegato che «dal 26 ottobre stiamo monitorando i dati – spiega Parcaroli -. Ogni giorno ho la tabella. Il problema però è l’ospedale. Sto monitorando la situazione perché è al collasso. Abbiamo 14 persone nel container e 10 nel Pronto soccorso. Tutto il mio tempo lo sto dedicando a questo settore. I medici del Pronto soccorso sono disperati. La curva pare stia rallentando. Speriamo che sia così. Questa settimana è decisiva. Se ci portano via i medici per mandarli al Covid hospital di Civitanova va in collasso la struttura di Macerata. E non possiamo bloccare l’ospedale: ci sono operazioni, anche per tumori». Sul fronte dati «il problema è la piattaforma Cohesion. Sarebbe utile sapere oltre a quante persone si infettano anche come si infettano. Ma perché a maggio non si è pensato a questo? L’Rt non è affidabile, ha una forbice troppo ampia. È come l’exit poll. Oggi siamo zona arancione non tanto per la diffusione del contagio ma perché le strutture sanitarie sono al collasso».
Il sindaco Sandro Sborgia
Al momento la riconversione dell’ospedale di Camerino resta comunque solo un’ipotesi. Il sindaco Sandro Sborgia conferma che la comunicazione con Parcaroli è costante ma in termini, appunto, generali: «Mi ha spiegato la drammatica situazione di Macerata ma nessuno ha palesato un’ipotesi di riconversione dell’ospedale di Camerino. Io rimango alla volontà della Regione di non procedere alla riconversione finché sarà possibile. Nel caso non dovesse essere più possibile si poteva pensare a una riconversione. Atteso che l’ospedale di Camerino ha dato personale per aprire il modulo Covid di Civitanova, e questo ha comportato una riduzione dei servizi sanitari dell’ospedale, accorpando diversi reparti. Mi pare che il personale di Camerino stia facendo quindi tutto il possibile, insieme agli altri. Se in queste ore si parla di altro, né dalla Regione né dalla direzione generale mi sono arrivate notizie che prevedono questa possibilità».
Tornando al Consiglio le altre due interrogazioni hanno riguardato le nuove piscine e il progetto Macerata Accoglie. Sul fronte polo natatorio il capogruppo del Pd Narciso Ricotta ha chiesto conto della gara in corso. Parcaroli ha spiegato che «la precedente amministrazione si è precipitata a fine mandato a fare il bando. Noi ci siamo insediati a settembre con la gara già in corso e nel rispetto della normativa non abbiamo posto in essere nessuna azione per modificarla». Ricotta ha ribattuto: «Voi oggi vi trovare l’impianto, i soldi per farlo e l’area. Dovete dire con chiarezza se volete farlo o traccheggiare».
Francesca D’Alessandro
Sul progetto di accoglienza Siproimi interrotto dalla nuova Giunta la richiesta di chiarimenti arriva invece da Alberto Cicarè (Strada comune-Potere al Popolo). A rispondere la vicesindaca Francesca D’Alessandro. «Non vuol dire che la città non li prenderà più in considerazione. Ma prima vogliamo garanzia e certezze su modalità di gestione, sulla effettività di progetti, sulla possibilità di attivare le opportune forme di controllo per prevenire i fenomeni criminosi che l’accoglienza rischia di favorire, se non seguita da un’adeguata attenzione all’integrazione. Gli ospiti del progetto Siproimi saranno collocati in altre città. Lo stato d’animo e il vissuto della città sono ben noti al prefetto che è persona avveduta. Siamo sicuri che non ci sarà alcun aumento indiscriminato nei Cas e che anche su questo tema faremo un confronto costruttivo con la Prefettura». Sul progetto Famiglie a colori, che invece D’Alessandro ha elogiato: «E’ vero che un atto dovuto e imposto per legge ma noi abbiamo sposato questo progetto nell’ottica di una vera integrazione».
Alberto Cicarè
Cicarè ha replicato: «L’amministrazione sente l’umore e lo spavento della città per Osegale e Traini e decide di privarsi di uno strumento già finanziato che poteva essere d’aiuto. Per i prossimi due anni, quantomeno, saremo privi di questo strumento e di professionalità consolidate. Per gestire un problema che comunque esiste. Ne vedremo le conseguenze. Il Comune ha appoggi in prefettura che eviteranno il Cas a Macerata? Lo staremo a vedere. La politica non dovrebbe guardare alla pancia delle persone ma ai bisogni reali delle comunità».
«L’amministrazione silente sul Covid pensa solo a ztl e al Natale»
Mi risulta che ci sono pazienti in p.s. da giorni fermi sulla lettiga. Cosa aspettiamo?
Solo il signor governatore non aveva capito e ancora si dice amareggiato per essere in zona arancione. Cosa voleva aspettare?!
Cè già !
Fino a qualche anno fa c'erano più ospedali in provincia. Poi si è pensato solo ai soldi. Adesso servirebbero come l'aria che manca alle persone che stanno male
Ma qualcuno sa che gli operatori di Camerino sono già, in buona parte stati trasferiti a Civitanova? E che ci sono otto OSS per tutto il Covid Hospital? Avrei invece una domanda: Ancona, che ha più casi di Macerata, come si sta organizzando? Quanta gente ha assunto negli ultimi sei mesi? Giusto per avere un confronto
Avete l'ospedale nuovo mai aperto a Civitanova e continuate a fare avere problemi ai pronto soccorsi di altri ospedali mah..
Toh... S'è svegliato. Ma ancora è un po' intontito e non capisce ancora i dati... Fortuna che siamo il 16 novembre.
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Per Cicarè… proprio perckè la politica dovrebbe guardare ai bisogni reali delle comunità, che sono stati esplicitati in maniera inequivocabile nelle recenti elezioni, l’Amministrazione ha fatto benissimo a prendere quella decisione. Ma a voi interessa poco sapere come la pensa la gente comune.. per questo vi siete ritrovati con un pugno di mosche in mano !!
Oggi ricorre l’anniversario in cui il Consiglio Comunale il 16 novembre 1952 intitola Macerata “Civitas Mariae”, città di Maria. Rinnoviamo questa protezione con Fede per la salute fisica e spirituale di Macerata.
Sig. Cicarè l’umore/spavento della città non è per Traini o Oseghale, che potremmo considerare casi limite, ma per la delinquenza e lo spaccio derivati dall’accoglienza massiccia e senza garanzie sulla reale natura del migrante, nonché per tutti i casi di aggressione alle forze dell’ordine e contravvenzione di regole e leggi quotidianamente riportati dalla cronaca in tutta la nazione.
Che il problema esista lo sappiamo già, purtroppo, e le conseguenze le abbiamo GIÀ VISTE, ma quelle della folle politica a favore di sbarchi indiscriminati anche in una situazione in cui il paese è allo stremo.
Appunto, la politica non dovrebbe guardare alla pancia delle persone (=quelle che si arricchiscono con questi progetti) ma anche, ogni tanto, al bisogno della comunità (bisogno di sicurezza). Comunità che peraltro ha espressamente detto la sua con le recenti elezioni.
In ogni caso ritengo che accogliere e mantenere nei progetti per un tempo limitato e poi lasciare questa gente a se stessa non sia integrazione, né crescita, né tanto meno bontà, bensì solo l’origine dei problemi di sicurezza. La quantità arricchisce certe pance. Pochi ma bene, invece, sarebbe stato eticamente un’altra cosa.
…sarebbe stato per la vecchia amministrazione.
A distanza di anni la cosa mi è chiara: la Sinistra vuole instaurare un “ordine nuovo” fondato sulle “buone intenzioni” solidali e ambientali, cancellando il vecchio ordine giudaico cristiano. Sono duecento anni che lo stanno tentando e stanno arrivando al successo, confidando nella ignoranza (non conoscenza) della popolazione.
La droga, dalla leggera alla pesante, serve per distruggere la consapevolezza della società umana, a cominciare dai giovani.
Poichè il questore Pignataro aveva gettato con la sua opera sabbia negli ingranaggi delle diffusione della droga (soprattutto leggera, anticamera di quella più pesante) è stato rimosso da Macerata e promosso in un “cimitero per gli elefanti” troppo ligi al dovere. Onde non potere più agire nel piano della drogatura della gioventà per il progressivo annichilamento della società.
Contemporaneamente alla droga, la distruzione della società prevede l’immissione massiccia di elementi estranei alla nostra civiltà. I musulmani hanno uno sviluppo di civiltà diversa dall’occidentale. Non si integreranno mai (vedi la Francia). E presto diventeranno un problema. I clandestini del Continente Nero hanno una civiltà inferiore – sia come organizzazione politico-statale, alla nostra e alla musulmana. Il cristianesimo portato dai missionari al seguito dei colonialisti, pur dando frutti, non hanno cambiato l’istinto tribale che attanaglia quelle popolazioni. Pochi sono gli esseri illuminati, pochi sono i martiri per la fede, rare le forti menti del cattolicesimo.
C’è poi l’ulteriore tentativo di creare nelle giovani generazioni la mentalità di “sentirsi dio”, oppure “di fare ciò che vogliono”. E questa è tutta la legge. Salvo poi essere un branco animale indotto ad una sopravvivenza materiale e ad istinti carnali. Ossia, una società dalla mente omologata dallo stimolo-risposta, secondo il sistema marxista, ove tutti concorrono a dei diritti proiettati verso il basso e senza più il vincolo di religioni “oppio dei popoli”, ma con l’unico “oppio” di una società di uguali, soggiogati da una nomenklatura al comando.
Macerata è ancora vittima di questa politica di Sinistra che fa entrare persone del Terzo Mondo dietro il falso slogan che fuggono da guerre e carestie. Magari sono proprio i loro governi a liberarsi di individui già criminali, che qui vengono per delinquere, soprattutto con lo spaccio della droga, con il favoritismo di un regime di Sinistra, che accoglie i fuggiaschi e magari ci lucra sopra, come abbiamo visto.
Se adesso il vento amministrativo è cambiato, si chiudano definitivamente le porte ai cosiddetti clandestini, utilizzando quei soldi risparmiati per aiutare le donne e le puerpere in difficoltà per cercare di arginare l’aborto, soppressore di un individuo, senza dimenticare le persone anziane sole e prive di mezzi.
E se proprio si vogliono aiutare le persone del Terzo Mondo, si faccia un’analisi politica onesta della situazione, con i governi dell’Occidente e dell’Oriente che sfruttano quelle popolazioni, e che creano governi corrotti e spesso criminali, a cui vendere armi e corresponsabili dello sfruttamento dei loro sudditi.
Sig .Cicare’ quello strumento gia’ finanziato di cui parla poteva essere d’aiuto per non creare un” enorme danno occupazionale” come da lei asserito nel precedente incontro, quindi quel progetto per voi altro non e’ che un’ industria dove le risorse si perdono in altri rivoli prima di arrivare all’aiuto concreto.