di Luca Patrassi
Non solo Covid. Si cerca di dare un obiettivo a breve termine che sia diverso dalla curva dei contagi, nella speranza che prima o poi si torni a parlare d’altro. Parlare e pensare d’altro, sembra un sogno di questi tempi. Il sindaco Sandro Parcaroli però con i sogni sembra avere dimestichezza e, dopo quelli elettorali, ne coltiva altri anche se la stagione non sembra propizia. Allora sindaco, dicono che abbia già individuato il prossimo obiettivo. «Dobbiamo concentrarci sulla città, sui maceratesi, su chi in questa città vive e lavora». Quindi? «Il Natale si avvicina, abbiamo deciso di promuovere alcune iniziative per mantenere il senso della tradizione anche in un momento difficile. Prima di tutto le luminarie, perchè danno il senso della festa, il voler sottolineare un momento che è da sempre nel cuore e nell’animo di tutti». Bene, poi? «Non faremo grandi iniziative, non appuntamenti di forte richiamo per evitare che un momento di festa possa avere ripercussioni negative e far riprendere quei contagi che per Natale speriamo si affievoliscano. Dunque un sacrificio in più, ma con in mente il risultato finale, il ritorno alla socialità di sempre, alla vita e agli incontri di tutti i giorni, in famiglia e con gli amici. Torniamo a fare squadra, comunità». Da che parte si comincia? «Il Natale è accoglienza, condivisione, gioia, ricordi e futuro. Ed a proposito di futuro c’è una cosa che voglio dire e desidererei che i maceratesi facciano propria nei modi che riterranno opportuni ove possibile». Di cosa si tratta? «Vorrei far passare un messaggio che è questo. Chi ha un negozio in questa città svolge anche una funzione sociale, contribuisce a rendere più bella e vivibile la nostra Macerata, ha fatto degli investimenti correndo dei rischi. Ecco penso che a Natale dovremmo ricordarci di essere una comunità condividendo con tutti il senso di una festa che è anche legata al momento dei regali, penso che dovremmo fare i nostri regali nella nostra città, ci sono tanti bei negozi, ci sono tante persone che meritano di vedere riconosciuto il loro impegno, l’impegno di chi porta avanti un’attività, offre occasioni di lavoro, paga le tasse in questa città. Natale è un appuntamento importante, religioso, sociale, solidale, familiare. Diamogli anche un volto economico nel senso buono del termine. Regali e shopping made in Italy, meglio se made in Macerata».
Non credo che il sindaco si riferisse solo ai negozi del centro storico. In tutta Macerata ci sono tantissimi negozi e credo che qualcuno riuscirà a soddisfare anche le esigenze degli incontentabili
Giusto!
Tradotto non venite a rompere in giro restate a Macerata
Magari... Chi ci può venire a fare acquisti
Bravo
Con il presidente di regione che emette de - cretini a raffica di sicuro ci sarà movimento a Macerata...
Ci dica in quale negozio dobbiamo andare tra quei 15-20 rimasti al centro
Ferramondo se ne sono rimasti 15-20 la colpa è di chi l'ha voluto,non di colui che vorrebbe dare una mano a quelli rimasti,mi sembra chiaro no?
Ferramondo Gabriele Io direi in quale negozio a Macerata si può fare dei pensierini x Natale!!! Considerando i prezzi dei negozi del centro!!
Giancarlo Fiammelli I negozi di corso Cairoli e corso Cavour, hanno una discreta affluenza, ma nessuno considera che chiusa la Standa e l'Upim, il centro si è cominciato a svuotare
Giancarlo Fiammelli non era difficile da capire, eppure qualcuno c'è riuscito
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Ha perfettamente ragione, questo e’ un ottimo sindaco che ha nel cuore i problemi della citta’ e non e’ come il precedente sindaco che se ne fregava ampliamente e insultava a destra e a sinistra.
Bravo, Sindaco! Ovviamente l’appello è riferito a tutti i negozi dell’intera città, ed è giusto che sia così. Da figlio di ex-commercianti, sebbene all’ingrosso, credo che dopo anni di sistematica ed ideologica battaglia a chi investe in un’attività propria, faccia un gran bene a chi resiste sapere che le istituzioni stanno dalla sua parte. Mi auguro anche, tuttavia, che i commercianti sappiano fare i commercianti rivedendo almeno un po’ i costi delle proprie proposte. Che troppo spesso, in città, hanno tariffe un po’ troppo salate…
“Si,si,mo me lo segno!”.PS Made in Italy da uno che ha fatto la grana con una Mela AMERICANA non se pò proprio sinti’.
Grazie del consiglio, adesso provo subito a cercare, con il mac disponibile, prodotti interessanti sul motore di ricerca, di cui ho già sentito parlare in queste pagine, che mette a disposizione una vetrina per tutti i commercianti locali che ne hanno fatto richiesta…peccato ma non ho trovato l’home page! Mi tocca andare su amazon…per comprare made in italy, si intende!