di Alessandra Pierini (foto di Fabio Falcioni)
L’ex Venanzetti non c’è più. L’interno dello storico bar nel centro storico di Macerata è stato montato pezzo pezzo negli ultimi giorni e le operazioni sono ancora in corso ma già il locale è profondamente ferito.
Il bancone non c’è più e si fa fatica a ricordare il suo aspetto di solo qualche mese fa. «Siamo stati obbligati dalla Provincia di Macerata che ha disposto di togliere tutto» spiega Eraldo Marchetti, titolare della gestione. «Era ora – controbatte il presidente della Provincia Antonio Pettinari – a breve faremo il bando per la nuova gestione».
E’ una storia lunga e negli ultimi anni dolorosa quella del Caffè Venanzetti iniziata già negli anni Cinquanta quando l’architetto Cesare Bazzani disegnò gli interni. Poi negli anni Settanta la gestione di Jimmy Fontana, tra il 1985 e il 1994 una cooperativa di ragazzi portò avanti l’attività, fino ad arrivare alla gestione di Franco Simoncini al quale si deve il nuovo arredamento e la saletta Frau. Nel 2004 il locale è stato affittato da Eraldo Marchetti che ne ha rilevato la gestione per poi subaffittare di volta in volta a subgestori. Poi a gennaio, dopo le ferie post natalizie, la decisione di non riaprire i battenti e per mesi sulla vetrina che dà su via Gramsci) è rimasto il malinconico cartello “Chiuso il lunedì”, nonostante la chiusura fosse ormai definitiva. Unico spiraglio di luce per le “polverose” stanze, il confronto tra i candidati alle primarie del centrosinistra che Cronache Maceratesi ha organizzato all’interno del locale. Allora la gestione concesse l’utilizzo della sala Frau al piano di sopra. da qualche giorno poi sono apparsi i furgoni di una ditta di traslochi e le operazione di smontaggio non sono passate inosservate, finchè oggi è sparito anche il bancone.
«Non abbiamo avuto scelta – dice Eraldo Marchetti – abbiamo chiesto alla Provincia una riduzione del canone da 3 a 2mila euro. Non è stato possibile quindi abbiamo dovuto procedere con la cessazione dell’attività e lo sgombero dei locali. E’ un vero peccato. Avrei dato tutto l’arredamento gratuitamente, i costi per lo smontaggio sono stati enormi».
«Venanzetti non c’è più da tempo – esordisce il presidente della Provincia Pettinari – dopo Simoncini che era un genio e il suo gruppo, che avevano rinnovato e rilanciato il Caffè Simoncini con grossissimi investimenti, l’ex Venanzetti è andato avanti con diverse gestioni. L’ultima quella dell’osimano Marchetti che dava in subgestione. La Provincia ha un rapporto di locazione con lui». Ora che l’attività è cessata sarà rifatto il bando. «Facciamo il bando per tutti gli interessati – continua Pettinari – e confido che tra le tante offerte, ci sarà chi avrà voglia di fare un investimento importante per il luogo, l’edificio e la città. Il desiderio dell’amministrazione è di rilanciarlo».
Palazzo degli Studi è stato ristrutturato e il restyling è terminato di recente. «Ci sono ancora dei locali sfitti, oltre all’ex Venanzetti in Galleria. Anche quelli saranno soggetti a bando come anche il bar Maracuja, anche questo liberato dal gestore». Pettinari sottolinea anche l’importanza del patrimonio immobiliare della Provincia: «E’ molto ricco e questo fa onore alla storia della comunità. Nonostante i tempi durissimi che corrono l’amministrazione è riuscita a mantenerlo intatto. Non è stato venduto nulla a differenze di altre province in Italia e nelle Marche».
I candidati alle primarie al Caffè Venanzetti durante il confronto organizzato da Cm a febbraio. Da sinistra David Miliozzi, Narciso Ricotta, Stefania Monteverde e Luciano Pantanetti
Poker sul tavolo del centrosinistra, gli assi nella manica dei candidati (Il video del confronto)
Caffè Venanzetti chiuso per ferie: «E’ probabile che non riapriremo»
Abbassare l'affitto pur di mantenere vivo uno dei posti più belli e suggestivi di Macerata, io avrei preferito muovermi così. Ma poco ha da fare il "vecchio" Carancini, visto che gli immobili sono della provincia. Due aste, nell'ultimo decennio, andate deserte e locali dati in gestione per via diretta. Richieste da parte di interessati, per immobili del complesso "galleria", negli anni ce ne sono state...eppur eccoci qua, a commentare lo spoglio del locale storico della nostra città. Non ci resta che piangere, citando Troisi, e non ci resta che sperare che il locale trovi un nuovo locatario disposto a pagare la cifra, altrimenti ci ritroveremo con un ulteriore scempio al centro di uno dei luoghi più belli della città. Meglio un bancone con le luci spente che un muro strappato. Opinione personale, sia chiaro.
Ho visto tanti video in cui venivano buttati via banchi nuovi della scuola, per "rinnovare" con quelli a rotelle....beh, la stessa disgustosa senzazione di inutile ed offensivo spreco, l'ho avuta leggendo questo articolo...
Scusate ma quando il locale era aperto xché non andavate ha fare colazione aperitivi oppure la pausa pranzo lì? Adesso tutti ha dire un altro locale storico chiuso ecc ecc. Predicate bene e razzolate male .
Che tristezza! Che menti lungimiranti!!!
Se non vengono abbassati gli affitti le speranze di riaprire locali è bassa... I tempi d'oro sono finiti da un pezzo!!!
Nessuno per quelle cifre esorbitanti prenderà in affitto quei locali Macerata sta morendo giorno dopo giorno c'è un poco di vita solamente durante il periodo di opera festival diciamo pure che a reggerla in piedi ė rimasto lo Sferisterio
Ecco anche uno storico locale maceratese in frantumi. Concreto segnale di una città agonizzante.
Ma si può smantellare un locale storico in questo modo??? Per 1000 euro?
Potevano far lasciare i mobili e i banconi, erano molto belli. Ora chi affitterà dovrà ricomprare tutto
Innominato
Finita un un'epoca.!
Che peccato
Pettinari VERGOGNATI
DAVVERO DEPRIMENTE, SOPRATTUTTO PER IL SIG. MARCHETTI. MA MI CHIEDO DOVE ERANO TUTTI I MACERATESI CHE " ORA" SONO DISPIACIUTI........
Cioè uno de Santa Maria in selva che più della polenta non conosce esprime giudizi estetici?
Un locale veramente elegante che dava un' impronta alla città....
L’arredamento non era compatibile con quello di una nota catena americana di caffetterie?
Che tristezza vederlo cosi!
Pettinari fa parte della maggioranza del Cdx che guiderà il Comune di Macerata, per cui sa quello che fa'.
Vado contro tutti. Quello non era un locale storico quanto ad arredi. Era tutto rifatto. Rifatto negli anni '80 /90, credo. E si vedeva. E si sentiva pure dai muri, con quelle tappezzerie coi pennacchi incorniciate e tutte uguali, tutte stile old english, che davano un senso di estraneità unico nel pieno centro di Macerata, in un Palazzo storico, oltre ad una pesantezza che metteva disagio a quegli avventori che non fossero sempre gli stessi, cioè la crème de la crème di Macerata, cui meglio si confaceva l'altezzositá del locale. Io lo ricordo ancor prima del rinnovo, quando alla cassa c'era ancora la mamma di Jimmy Fontana e ci andavo a pranzo come tavola calda in pausa lavoro. Altra epoca.Altra storia. Nessun rimpianto, almeno per me, per questo sfasciamento. Meglio era andare da Pierino, alla Romcaffé, che almeno un sorriso aperto e un complimento ti regalava sempre, e non lesinava mai, accompagnato alla tazzina, come nella migliore tradizione italiana dai tempi di Flaiano 1941-42 " il titolo di laurea é finito nei parcheggi" , un dottore o dottoressa, anche quando non eri.
Giusto ieri sono andata a Macerata e ci sono rimasta malissimo. Non sapevo, era il bar dove amavo far colazione la mattina presto prima di andare all'università
Non ci voglio credere
sono anni che non si capisce più nulla di quel bar....chi lo tiene e chi....no....così come il maracuja.....non hanno fatto altro che cambiare e cambiare e cambiare
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Un’altro pezzo storico di Macerata che se ne va via.
È incomprensibile lo smantellamento dell’arredo dello storico bar VENANZETTI e le dichiarazioni del presidente della Provincia PETTINARI che afferma di “…voler rilanciare il locale con un nuovo bando…” : togliere l’arredo prima di sapere se ci sarà un interessato vincitore del bando che potrebbe essere nuovamente un bar, a patto che il canone di locazione sia più basso e sostenibile data la realtà di crisi ancor di più per il centro storico di Macerata, è una sciocchezza ed eventualmente lo si doveva fare dopo nel caso di utilizzo per altra attività.
è un pezzo della mia storia che se ne va. Non è un argomento pure suo il Caffè Venanzetti, signor sindaco Parcaroli?
Sono anni che al bar Venanzetti non andava più nessuno, si sono inventati di tutto compresa una discoteca assordante sotto la galleria adiacente, incubo notturno per gli abitanti dei palazzi attorno, e ci lamentiamo della sua chiusura e del suo smantellamento? Con che cosa si regge una qualsiasi attività economica? Con le chiacchiere? Come si dice? “Morto un papa se ne fa un altro” e chissà che al nuovo Sindaco non venga qualche idea diversa e nuova per salvare questa nostra città ormai ridotta ad uno studentato e un dormitorio nemmeno tanto moderno!
Smontiamo Macerata pezzo pezzo, e portiamola sulla costa, magari vicino Civitanova eh eh eh, sicuramente si ravvivera’ di più.
Era ora,speriamo che i nuovi(se ci saranno)portino qualcosa di più vivo!
Vive Macerate
Secondo me era un bar troppo elegante per quegli eleganti che pero’ se dopo li scapordi… da le saccocce non je casca manco un centesimu….