Buonaccorsi: oltre duemila visite in 24 ore
La cultura trascina anche lo shopping

MACERATA - Le nuove sale di arte moderna fanno il pieno. Boom di presenze nel week end dell'Immacolata in centro storico. A beneficiarne anche i negozi, ma restano delle perplessità sulla pedonalizzazione. I commercianti: "Abbiamo registrato una discreta affluenza. Ora pensiamo ad un'anticipazione degli orari per il parcheggio gratuito. Si potrebbero rendere liberi anche i restanti sabato di dicembre per incentivare l'afflusso"

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Sgarbi al Buonaccorsi (3)

File all’ingresso di Palazzo Buonaccorsi

di Claudio Ricci

Il lungo week end dell’Immacolata premia il centro storico di Macerata. Migliaia di visitatori spinti anche dall’evento trascinatore: l’apertura del museo civico di arte moderna al piano nobile di palazzo Buonaccorsi, promossa anche dalla visita a sorpresa di Vittorio Sgarbi (leggi l’articolo). Le cifre parlano chiaro: «1500 gli ingressi registrati ieri – riferisce la dirigente comunale del Servizio Cultura Alessandra Sfrappini – Mentre non possiamo dare un dato definitivo per il secondo giorno di apertura. Oggi, fino alle 14, abbiamo avuto all’incirca 600 visitatori. Il dato da rilevare è che la gente non si è fermata solo all’arte moderna ma ha colto l’occasione per riscoprire anche le sale di arte antica e tutto il resto del palazzo compreso il museo della carrozza».

immacolata

Il week end dell’Immacolata a Macerata. Numerosi i visitatori giunti in città sulla scia dell’apertura del museo di arte moderna di palazzo Buonaccorsi

Quindi oltre duemila visitatori nell’arco di 24 ore per il gioiello Buonaccorsi. Una scia che non si è conclusa all’interno dei musei civici. I visitatori hanno colto l’occasione per fare un giro in centro e inaugurare lo shopping natalizio. Vincendo, sembra, anche i dubbi suscitati dal piano sperimentale (almeno fino al 31 dicembre) di sosta all’interno delle mura cittadine. A confermarlo sono gli stessi commercianti che parlano di una sostanziale tenuta dell’affluenza. «C’ è stato un discreto numero di clienti – dice Michela Agostinelli, titolare di Black Fashion in corso Matteotti – Le persone non si sono fatte condizionare dagli orari di accesso e parcheggio nelle vie del centro quando si organizza un’attrattiva degna di nota, come l’apertura del museo in questo caso. Non pensiamo che il centro ci penalizzi e al momento crediamo di rimanere aperti qui».

Il centro di gravità permanente rimane al momento quello culturale, dato che la corsa agli acquisti per il Natale pare non sia ancora effettivamente iniziata e l’unico volano efficace è stato l’apertura dei musei.

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Stefania Meletani all’interno del suo negozio con delle clienti

«In genere le compere natalizie iniziano sempre verso la metà di dicembre – rivela Stefania Meletani dell’omonima boutique al crocevia tra i centralissimi via Gramsci e corso Matteotti – Il fine settimana dell’Immacolata non è mai un indicatore incisivo sulla media natalizia. Eppure  le diverse iniziative organizzate per questo fine settimana stanno portando i loro frutti. Non nascondo che ci sono ancora perplessità sulle modalità di parcheggio e accesso in piazza. Questa mattina una cliente mi confidava la sua difficoltà ad arrivare al negozio. Noi cerchiamo di rieducare i clienti spiegando quali possono essere le soluzioni migliori per lasciare l’auto in tutta tranquillità. D’altronde la nostra bravura di commercianti si misura anche attraverso la capacità di reinventarci in base ai cambiamenti del momento».

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Giuseppe Romano, commerciante del centro storico

“Un cantiere in continuo movimento” per usare le parole del sindaco Romano Carancini, quello che stanno vivendo gli stessi commercianti alle prese con il primo Natale dopo l’entrata in vigore del piano sosta in centro a Macerata. «Non posso dire che la decisione della chiusura di piazza ci abbia avvantaggiato – dichiara Giuseppe Romano dell’omonimo negozio di abbigliamento in via Gramsci – ma di sicuro non ha creato il temuto calo che paventavamo all’inizio, quando la decisione ci venne comunicata dall’amministrazione senza un confronto preliminare con noi commercianti. Detto questo, col senno di poi, credo che il piano possa portare qualcosa di positivo, qualora però gli eventuali cambiamenti vengano concertati insieme. Prima di tutto vanno corrette le segnalazioni che indicano orari e modalità di accesso e sosta. Devono essere più chiare e disposte in posizioni più agevoli per i visitatori, senza escludere l’impiego di personale che all’ingresso di rampa Zara spieghi bene come e dove lasciare l’auto senza incappare in sanzioni». Di fatto la prova del nove dell’affluenza sembra superata. Le criticità a quanto rivelato dagli stessi esercenti riguardano più che altro le modalità di comunicazione con il pubblico impressionato dall’idea del centro blindato.

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Cinzia Tommasoni (in primo piano) titolare del negozio Celeste in via Garibaldi

«Purtroppo diversi nostri clienti dicono che a Macerata non si può più venire – racconta Cinzia Tomassoni, del negozio Celeste all’incrocio tra via Garibaldi e via Tommaso Lauri – credo che il giro del centro abbia risentito della decisione di chiudere parzialmente vie e piazze. A tal proposito suggerisco all’amministrazione di concedere una deroga per il periodo natalizio, con la possibilità di anticipare l’orario di accesso al centro alle 18 e magari di rendere completamente gratuiti i parcheggi per i restanti sabato di dicembre».

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