L’esponente di Sel ed ex vice sindaco Lorenzo Marconi torna a parlare di centro storico. Nei mesi scorsi criticò l’assessore indicato dal suo partito Stefania Monteverde, in seguito all’approvazione di una pedonalizzazione ritenuta “a metà” (leggi l’articolo) oggi il presidente dell’Anpi di Macerata interviene sul mancato avviso da parte dell’Apm per i rinnovi dei permessi di parcheggio dei residenti in seguito alla scadenza. Lo fa scrivendo una lettera direttamente ai vertici dell’azienda Pluriservizi e al sindaco Romano Carancini.
«Scrivo per segnalare un fatto che ritengo essere la spia di un modo di concepire il proprio ruolo calato esclusivamente sul mero calcolo economico piuttosto che sulla qualità del servizio erogato – scrive Marconi nella lettera – Mi riferisco al modo in cui si è modificata la modalità di rilascio dei permessi di sosta per residenti. Quest’anno si è deciso di sopprimere l’invio via posta dell’avviso di scadenza di validità del permesso di sosta dei residenti, prassi consolidata ormai da circa 15 anni, senza che qualcuno si sia preoccupato di preavvisare gli utenti. Io non so quanti residenti, avendo in mente tale prassi hanno mancato di verificare la data di scadenza del permesso e non avendo proceduto al rinnovo sono stati multati in conseguenza della omessa esposizione di un idoneo titolo di sosta. Nulla da eccepire dal punto di vista formale ma voglio segnalare il fatto che ci si trova di fronte ad un modo di concepire il proprio ruolo, da parte dell’Azienda APM e quindi del Comune di Macerata, che non tiene in nessun conto l’utenza»
«Spiace dover constatare – continua Marconi – che ancora una volta ci si trova di fronte alla verifica pratica che la tanto decantata aziendalizzazione dei servizi comunali si risolve in una sempre più marcata burocratizzazione degli stessi. Le motivazioni addotte per tali scelte sono sempre legate alla necessità di incrementare l’efficienza economica e gestionale mentre di fatto l’utente si trova di fronte ad una sempre più marcata deresponsabilizzazione dell’ente pubblico ed a una dequalificazione del servizio; eppure, ad esempio nel caso specifico, con un uso accorto delle tecnologie informatiche si potrebbe benissimo gestire il tutto tramite l’invio di una mail (altrimenti perché richiederla in sede di rinnovo ?) che avverte dell’approssimarsi della scadenza. Naturalmente un tale servizio al cittadino non costerebbe nulla a condizione che l’organizzazione aziendale sia semplicemente aggiornata agli standard attuali».
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Mi associo al pensiero espresso da Marconi nella prima parte della sua lettera in cui si esprime rammarico per il modo di concepire il ruolo di “servizio” al cittadino espresso dall’azienda. In un paio di occasioni, a colloquio (non è stato semplice ottenere il colloquio con il direttore perché persona impegnatissima e di rilievo…) , ho espresso personalmente al direttore dell’azienda (gentilissimo poi nel ricevermi a colloquio, concedendomi BEN 3 MINUTI, credo siano troppo pochi per un cittadino che esprime un disagio verso un servizio erogato) il disagio che un utente può avere nel rapportarsi con gli obblighi imposti dalla gestione dei parcheggi portando alcuni esempi e suggerendo anche semplici soluzioni. La risposta ricevuta è stata che l’azienda sta operando nel migliore dei modi e che siamo noi utenti a non informarci………… Bene. Opinione legittima (la sua) ma questa vicenda sembra dimostri il contrario. Suggerisco al direttore di osservare la gestione del servizio parcheggi in diverse altre realtà non dico straniere ma almeno italiane. Suggerisco infine una cosa molto semplice ma di grande efficacia: accanto a parcometro dei semplici dispositivi che possano cambiare le monete al fine di effettuare il pagamento contribuendo alla giusta causa (pagamento parcheggio) in modo corretto e equo per il tempo di sosta reale che si intende effettuare. Cudini risponderà che questa possibilità esiste ma non sono stato informato!!!!
Cudini non può perdere tempo con seccature di questo genere.E’ pagato per prendere disposizioni dal suo presidente che a sua volta le prende dal sindaco.
Ciaffi,Ciaffi,la tua legge non ha mai funzionato ed ha partorito solo dei mostri!
Tempo fa pensavo alla buona fede,ora non più.
Faccio parte delle persone che si sono viste multate per “mancata esposizione dell’idoneo titolo di sosta”; la cosa che mi ha fatto maggiormente arrabbiare è la malcreanza della burocrazia: non si può avere a disposizione anche un’altra dicitura del tipo “Le facciamo notare che il suo titolo di sosta è scaduto”?
Soprattutto, dopo aver letto l’articolo, mi sono ricordata come non abbia segnato nessuna scadenza sul calendario convinta che avrei ricevuto il preavviso, come era successo in passato.
Comunque, a scanso di equivoci, la multa l’ho pagata, sia chiaro; anche se, dovendo ancora smaltire la rabbia, usando molto poco l’auto, quando me ne servo vado a caccia di parcheggi bianchi.
EGM