AGGIORNAMENTO DELLE 16 – Raddoppiati in cinque giorni i ricoveri per coronavirus. E’ quanto emerge dal secondo bollettino di giornata del Gores: martedì erano 4, oggi siamo arrivati a 8 in tutta la regione, nessuno dei quali nei reparti intensivi. Nello stesso periodo sono aumentate anche le persone in isolamento domiciliare: da 904 a 1.034. Tra queste: 326 sono nell’Anconetano, 393 nel Pesarese, 202 nel Maceratese (+ 73 rispetto al 28 luglio), 61 nel Fermano e 52 nell’Ascolano. I dimessi/guariti sono in totale 5.758, +31 rispetto a quattro giorni fa. Per quanto riguarda i contagi invece, ecco il dato aggiornato ad oggi: 1.883 in provincia di Ancona, 2.814 nel Pesarese, 1.168 nel Maceratese, 476 nel Fermano e 299 nell’Ascolano. Se si aggiungono i 239 si arriva a un totale di 6.889.
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Sono cinque i nuovi casi di coronavirus nelle Marche, quattro in provincia di Macerata. Lo comunica il Gores, riportando l’analisi dei tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. I tamponi analizzati sono 960, di cui 567 nel percorso nuove diagnosi e 393 nel percorso guariti. I positivi rilevati sono 5: 4 in provincia di Macerata (1 caso accertato e 2 suoi contatti e 1 rientro dall’estero), e 1 caso in provincia di Ancona da accesso al Pronto Soccorso.
Cominciamo da capo questo succedere per causa ignorare regole
UFFA!!!!!!!!!
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Le sedicenti autorità – quelle che fanno scrivere che un locale è chiuso perché il gestore, andato in ospedale per tutt’altra cosa, ha ricevuto un tampone che ha scoperto qualcosa e che, prima, hanno violato la Costituzione angariando il cittadino sovrano con provvedimenti chiaramente incostituzionali, vedasi, per ultima, la sentenza del Giudice di Pace di Frosinone che ha annullato le cosiddette multe – mettano nero su bianco in un documento pubblico e da loro firmato, fondamentalmente:
1. quale tipologia di tampone è stata usata, con tutti i dettagli tecnico-scientifici sull’affidabilità della modalità di test;
2. cosa è stato trovato da quel tampone, con tutti i dati qualitativi e quantitativi;
3. tutte le referenze scientifiche disponibili che portano ad adottare determinate decisioni e non altre.
Questo perché la Costituzione e le leggi italiane prevedono alcuni criteri per l’adozione di provvedimenti aventi forza di legge e, ancora di più, per i provvedimenti amministrativi, fra cui la proporzionalità, l’economicità, l’efficacia, l’imparzialità, la pubblicità e la trasparenza.
E, infine, il metodo scientifico si deve basare sui fatti.
Ovviamente, è difficile.
Basti pensare che il governo è ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR di Lazio che obbligava il governo medesimo a rilasciare entro 30 giorni i dati del sedicente Comitato Tecnico Scientifico che il governo ha detto essere stati alla base delle decisioni assunte.