La senatrice Rossella Accoto
«Qual è l’entità delle erogazioni effettuate dalla Banca d’Italia alla Regione Marche per contribuire al contrasto dell’emergenza sanitaria e, soprattutto, a quali enti sono stati dati questi soldi e come sono stati utilizzati?». E’ questo il quesito posto al ministro dell’Economia Gualtieri che la senatrice Rossella Accoto (M5S), capogruppo in commissione Bilancio, ha esplicitato in una interrogazione parlamentare strutturata in collaborazione con il candidato candidato governatore del Movimento 5 Stelle alla Regione Marche Gian Mario Mercorelli.
Il candidato governatore Gian Mario Mercorelli
«C’è un velo di mistero intorno ai contributi straordinari di cui la Banca d’Italia ha dato notizia lo scorso 25 marzo attraverso il proprio portale – aggiunge la senatrice – Una somma di 20,9 milioni di euro, incrementati successivamente a 54,9 milioni, da destinare alle Regioni italiane per iniziative di contrasto all’emergenza Covid-19. Per alcune Regioni sono stati indicati nel dettaglio i beneficiari di tali erogazioni, previa individuazione degli stessi di concerto con le Autorità sanitarie regionali. Per quanto riguarda la Regione Marche, invece, si è fatto solo un vago riferimento alla realizzazione di 100 posti letto in una non meglio precisata “area di Ancona”. Per questo spero che il ministro Gualtieri possa fare chiarezza su questa situazione; per una questione di trasparenza su fondi pubblici e, non meno importante, per dare certezze ai cittadini delle Marche colpiti duramente dal Coronavirus». Per quanto riguarda le Marche 5 milioni di Bankitalia erano stati utilizzati per realizzare il Covid center alla fiera di Civitanova, costato alla fine circa 12 milioni.
Le regioni vanno abbolite.
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LE REGIONI DOVEVANO PORTARE le istituzioni più vicine ai cittadini. I cinque partiti che le vollero dissero che avrebbero abolite le province. Invece: le province le hanno moltiplicate poi abolite a chiacchiere; paghiamo tutto il personale, ma i lavori che facevano non si sa chi li deve fare, infatti le scuole cadono a pezzi e la manutenzione delle strade è quasi inesistente. Sono anni che scrivo che devono essere abolite sia le regioni che le province. E’ inutile lamentarsi della burocrazia e delle troppe tasse tra le quali anche quelle incostituzionali come l’IMU e bollo auto o quelle poco chiare come l’IVA, visto che quello che compriamo lo paghiamo con i soldi che lo Stato ci ha lasciato dopo aver concorso alle spese pubbliche in ragione della nostra capacità contributiva, art. 53 Cost. Prima delle regioni o meglio (POLTRONIFICI), non pagavamo la Bugalossi e nemmeno le addizionali IRPEF regionali e comunali; in sostanza non ci facevamo male da soli per mantenere tanti poltronifici tanto cari ad una becera politica. Quindi:la prossima tornata elettorale regionale trasformiamola in un referendum popolare andando tutti dico tutti a votare per scrivere sulla scheda, che le regioni e province vanno chiuse definitivamente. Se tali schede saranno un numero considerevole, qualche politico sarà costretto a rifletterci e farci qualche pensierino.